LA PERLA DELLA SETTIMANA

Data 14/5/2004 22:30:00 | Categoria: rubriche

La Perla della Settimana


LA PERLA DELLA SETTIMANA




ANSA  (09.12.04)

"Sulla legge elettorale il premier punta a un 'perfezionamento tecnico' che preveda 'una scheda unica senza preferenze'."

Anche Hitler la voleva.






FRANCESCO COSSIGA

L'ex Presidente della Repubblica Cossiga ha dato a Romano Prodi dello "scostumato" (C.d.S 04.12.04), per aver rivelato i contenuti di un suo incontro privato con Ciampi, che per prassi invece dovrebbero rimanere riservati. A conclusione del suo sfogo, Cossiga ha aggiunto: "In più, sembra che nel colloquio il prof. Prodi abbia chiesto al capo dello Stato di opporsi ad ogni modifica della legge elettorale e della legge sulla propaganda elettorale nella radiotelevisione, la cosiddetta legge sulla "par condicio", che fossero presentate dal governo Berlusconi o da parlamentari della Casa delle Libertà: una vergogna che dimostra qual poco rispetto delle istituzioni abbia».

Ha perfettamente ragione a lamentarsi Cossiga: non si rivelano i contenuti degli incontri privati del Presidente. (Lui cosa ha appena fatto?)


Alla dichiarazione del gip di Bari, secondo il quale "gli italiani erano veri e propri fiancheggiatori delle forze di coalizione …'', Maurizio Agliana ha reagito seccato, commentando: "E' l'ora di finirla con queste cose. Eravamo in Iraq incaricati di protezione ravvicinata con un contratto della sicurezza privata, ovviamente nell'ambito del programma delle Forze di coalizione''.

Suona leggermente stonato - se mai esistesse - un così sottile distinguo in bocca a chi ha in qualche modo partecipato ad una guerra d'invasione che viene definita "missione di pace", ed in cui i partigiani locali vengono definiti "terroristi".

(13.10.04) Michele Cogo, docente di narrazione all'Università del Progetto di Reggio Emilia, che ha lanciato una "provocatoria" votazione per il presidente americano al ranch "La California", vicino a Livorno:  "Gli Usa sono la prima potenza mondiale e governano le sorti del mondo, quindi ho pensato che tutti noi abbiamo il diritto di scegliere chi li guida".

Sarebbe splendido se anche solo cominciassimo a scegliere meglio chi non debba vergognosamente fargli da sguattera in casa nostra.


(Ansa 11.10.04)

Parlando delle future elezioni in Iraq, Gianfranco Fini ha detto che "dobbiamo prendere a modello l'Afghanistan, dove si e' votato per l'elezione di un presidente espressione della volonta' popolare''.

Tanto forte deve essere stata questa volontà popolare, che risulta che alcuni cittadini abbiano votato fino a cinque volte ciascuno, approfittando del fatto che la tecnologia adottata per impedire che ciò avvenisse si riduceva ad un colpo di pennarello sull'unghione dell'elettore. Doveva essere indelebile, ma pare che così non fosse.



Domenico Siniscalco
(Ansa 06.10.04)

Il tetto del 2% alla crescita della spesa ''e' un taglio delle promesse, non della realta'' ha spiegato Siniscalco aggiungendo che ''la base che si incrementa e' molto piu' certa rispetto al tendenziale che e' un esercizio di stima''. Inoltre il confronto ''e' con la realta' e non con le pretese''.

Visto che, secondo Siniscalco, le promesse non sono la realtà, proponiamo una nuova legge che preveda per il cittadino la possibilità di tagliare il mandato a chi ha eletto: tu mi tagli le promesse del 2%? E io ti taglio di altrettanto il tuo mandato, e il 2% da oggi lo passi all'opposizione.



ANSA 03.10.04

"L'ipotesi che dietro il traffico internazionale di reperti archeologici -un affare di svariati milioni di dollari che fa gola a molti- possa esserci anche un canale di finanziamento per le formazioni armate e per il terrorismo e' da tempo considerata seriamente negli ambienti investigativi".

Mentre l'ipotesi che si tratti delle bande di trafficanti d'arte internazionali, che sin dall'inizio hanno avuto da Rumsfeld e Cheney il prezioso "pass" per l'Iraq (come "consulenti di storia dell'arte"), quando ancora a Baghdad non potevano entrare le organizzazioni umanitarie, è assolutamente da scartare a priori.

L'importante, nell'informazione "d'agenzia", è essere equilibrati.


FRANCESCO RUTELLI
(ansa 29.09.04) anche a nome di Fassino, Boselli ''e di tutti i partiti della nascente federazione dell'Ulivo: Ci ritroviamo nelle parole del presidente del Consiglio quando sottolinea la concordia nazionale che ha portato alla liberazione delle due Simone''.

Chissà se adesso qualcuno si ricorderà anche di cercare chi ci ha fatto questo bello scherzetto.



SILVIO BERLUSCONI (21.09.04) , rispondendo alle critiche portegli da Montezemolo sulla politica economica del governo. "Io avevo già detto al suo predecessore D'Amato che il posto di presidente del Consiglio per il futuro era a sua disposizione: lo ripeto al presidente Montezemolo»."

Forse a causa di questo suo impeto di generosità, il nostro Premier si deve essere scordato che a noi non dispiacerebbe continuare ad usufruire di quel metodo - obsoleto certo, e forse anche superfluo - detto processo elettorale, attraverso il quale poter scegliere personalmente chi debba essere il nostro futuro leader. Se non altro, per poter conservare l'illusione, a cui ultimamente ci eravamo affezionati, di esserci fottuti con le nostre mani.





FRANCO FRATTINI (10.09.04) - 'Per la liberazione delle due italiane rapite in Iraq e dei due iracheni, si preghera' oggi anche nelle moschee di Gaza'. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, aggiungendo: 'questa e' la dimostrazione che il terrorismo si sta indebolendo'.

Ma davvero, Signor Ministro, lei si illude che noi facciamo confusione fra terrorismo e "islamico che non prega?" Già fra terrorismo e islamico non passa, adesso vuole pure che crediamo che sono buoni solo quando "pregano come noi"? Se vuole, già che ci siamo, domenica andiamo tutti allo stadio e gridiamo uniti: "Islam, Jàveh, Gesu Crìsto! Chi-non-prega-è-terrorista!"









VLADIMIR PUTIN, accusato dall' Europa di non avere cercato in nessun modo di salvare gli ostaggi della scuola, ha risposto seccato: "Io non tratto con sequestratori di bambini".

Evidentemente preferisce lasciar morire i bambini, piuttosto che dare a quelle "bestie" di ceceni la soddisfazione.

 La risposta incongruente che ha dato, in realtà, tradisce il fatto che i veri motivi per non farlo dovevano essere ben altri. E a quanto pare la piazza, che si sta unendo "indignata contro il terrorismo", gli sta dando ragione. 



UMBERTO BOSSI
(19.07.04)

"La Lega Nord non intende far cadere il governo[...] i ministri della Lega Nord resteranno nel governo e manterranno la parola data anche di fronte a un palese tradimento degli alleati''.

Ovvero: qualcuno a bordo aveva gridato all'iceberg. Io ho fatto che spararmi una bella cannonata nella fiancata, ma ora affondo eroicamente col resto della ciurma perchè non si possa dire che il traditore sono stato io.



MONICA BELLUCCI
(ANSA 14.07.04)

"Mi sono fatta fotografare
[nuda e incinta] su Vanity Fair, in segno di protesta contro questa legge sulla fecondazione assistita, coercitiva ed iniqua, che limita il sacrosanto diritto delle donne ad avere figli.

Monica Bellucci, essendo infatti regolarmente sposata, ed avendo ottenuto questo figlio grazie alla sofisticatissima tecnologia detta "dell'operaio" (amore, mettiti sopra tu che io ho mal di schiena), è il testimonial ideale per portare un messaggio così complesso e delicato ad un pubblico più vasto.

E' noto inoltre come i ricavati delle vendite di Vanity Vair, che raddoppieranno in questo numero, sommati ai ricavati che l'attrice otterrà da questa chiara operazione di "rilancio immagine", andranno tutti a finanziare una tambureggiante campagna stampa intesa a promuovere una revisione della legge.






Giulio TREMONTI  e Gianfranco FINI

(CdS 03.07.04)

Tremonti: «Solo chi non capisce niente di economia può dire che i numeri sono falsi».

Fini: «Se io non capisco niente di economia, tu non capisci un c... di politica».

Direi chi ci guadagna siamo comunque noi, che vi paghiamo lo stipendio per stare al governo.

(Segnalata da Emanuela)





GEORGE W. BUSH (NYT 29.06.04)

Dalla lettera di congratulazioni di Bush al primo ministro iracheno Alawi, in occasione dello scioglimento anticipato della Coalition Provisional Authority: "It is my honor to propose the establishment of diplomatic relations between the United States and Iraq with permanent missions". E' mio onore proporre di stabilire relazioni diplomatiche fra Stati Uniti ed Iraq con sedi permanenti.

Detto da chi ha già impiantato a Baghdad l'ambasciata più grossa del mondo (più di tremila persone, di cui solo un terzo funzionari amministrativi, il resto tutti dipendenti delle varie società di Cheney che hanno avuto le commesse da parte di Cheney per ricostruire l'Iraq di Cheney) richiede come minimo un simposio internazionale per la ridefinizione del termine "ipocrisia".


SILVIO BERLUSCONI (Ansa 27.06.04)

"Non vedo perche' il governo non debba rimanere. Abbiamo un mandato di cinque anni e intendiamo rispettare il programma. Tutto il resto e' strumentale".

A parte notare come la stessa sua Milano, la Milano da bere che lo aveva creato, dissetato e coccolato, oggi gli abbia rovesciato l'intero crodino in faccia, non possiamo sottolineare come il caso umano sia a questo punto molto più tragicamente impellente di quello puramente politico.

E' davvero possibile che quest'uomo sia riuscito a creare intorno a sè un tale vuoto umano, circondandosi solo di estensioni di sè stesso, per cui oggi non ha nessuno accanto che lo possa aiutare con dolcezza a capire cosa sta succedendo?




SILVIO BERLUSCONI
(14.06.04)

«Del calo elettorale di Forza Italia, che si conferma peraltro di gran lunga primo in Italia, assumo, naturalmente, la piena responsabilità»

Anche Rumsfeld si è assunto tutta quelle per le torture, se è solo per quello. Dopodichè se ne è tornato tranquillo dietro alla sua scrivania a lavorare, come se non fosse successo niente. (E' evidente che le "responsabilità", per certe persone, devono pesare sulle spalle come piume nel vuoto siderale).

E poi questo «è un voto dovuto in gran parte agli effetti distorcenti della cosiddetta "par condicio"». Detto da chi controlla anche il televisore di plastica di mio figlio, è un pò come se Hitler si lamentasse perchè la democrazia gli impedisce di aprire altri campi di concentramento.


(Scarica il boomerang grande da regalare agli amici)

BRIGATE AL QUDS

"
Col favore di Dio si applica oggi la legge del taglione mediante l'epurazione degli ostaggi italiani per fornire una risposta all'arrogante presidente italiano Berlusconi"

Certo che queste curiose brigate Al-Quds, che presero il nome dal noto fondatore Tirit-Orno (pronuncia nome e cognome), devono aver passato molto tempo in vicinanza di Arcore, per pensare che il caratteraccio del nostro presidente sia così importante da valere ben tre esecuzioni in diretta mondiale. Per Bush, Cheney e compagnia, allora, cosa programmavano di fare? Decapitare l'intero pubblico di uno stadio di calcio? E poi, scusate, quello dei favori non lo chiamavano Allah, da quelle parti? (Io però questi li assumerei, quasi quasi: da buoni produttori televisivi, non avevano ancora affilato i coltelli, che già avevano preparato i titoli di coda!)


GEORGE W. BUSH 
(Normandia 06.06.04)

"It is a strange turn of history that called on young men from the prairie towns and city streets of America to cross an ocean, and throw back the marching, mechanised evils of fascism."  (E' una strana svolta del destino che fece attraversare l'oceano a giovani dai villaggi del west e dalle strade delle città d'America, per respingere la marcia dei mostri meccanizzati del fascismo).

Ed è una svolta addirittura perversa, in questo caso, che abbia fatto attraversare l'oceano, per venire a commemorare quegli eventi e ringraziare i sopravvissuti, proprio al nipotino preferito di uno di coloro che più si adoperarono per far nascere e per rinsaldare quel nazi-fascismo: Preston-Scott Bush.

(Nota: Negli anni '30, la Chiesa del futuro Papa Pacelli, Pio XII, ed i grossi gruppi industriali, europei ed americani, si ritrovarono alleati naturali -ciascuno per i propri motivi - contro la crescente minaccia del comunismo. E fu per erigere un baluardo contro Stalin che essi sostennero - moralmente e finanziariamente - l'ascesa al potere sia di Mussolini che di Hitler. Solo per ritrovarsi la bestia impazzita nel proprio cortile, quando ormai era troppo tardi per fermarla. E fra i gruppi industriali americani che maggiormente contribuirono all'insediamento del nazismo in Germania fu proprio quello capeggiato dal nonno paterno di George W. Bush, Preston-Scott. Oggi quindi il presidente americano, paradossalmente, abbraccia e ringrazia i supertstiti di una battaglia, i cui compagni sono morti sotto le cannonate sparate grazie ai soldi di suo nonno).


GEORGE W. BUSH


Pare che il Presidente americano, in arrivo in Italia, si stia portando da casa di tutto, compreso l'acqua minerale.

Al proposito riportiamo il commento di un iscritto, che preferisce restare anonimo: "Una volta ho avuto una fidanzata americana, la quale, prima di partire per venire a trovarmi in Italia, mi chiamò per chiedermi se c'era bisogno che si portasse anche la carta igienica, perchè la mamma le aveva detto che noi non l'abbiamo. E' tornata a casa con le fotografie di un bidet, perchè l'ha scoperto qui  da noi.






SILVIO BERLUSCONI 
(Ansa 24.05.04)
(segnalata da Silvio)

" Soltanto con dei governi longevi si può incidere sulla realtà del proprio paese: non a caso Mitterand ha governato 14 anni, Kohl 16 anni, Felipe Gonzales 15 anni, la Thatcher 16 anni. Se io penso a 16 anni per me mi spavento, perchè sono un po' troppi. Siccome io normalmente sono più veloce, 10 anni a me basterebbero".
 

Lanciato a testa bassa nella sua gara di longevità universale, il nostro Presidente ha dimenticato di citare un paio di esempi significativi:

Stalin 31 anni (1922-1953)
Saddam Hussein 36 anni (68-04)
Mobutu (Congo/Zaire) 37 anni (60-97)
Mussolini 21 anni (22-43)
Gengis Khan (Mongolia) 40 anni (1187-1227)
Francisco Franco 28 anni (1939-1957)
Gen. Marcos (Filippine) 31 anni (65-86)
Gen. Suharto (Indonesia) 34 anni (65-99)
Fidel Castro 45+? anni (1959 - ?)
Mi sembra quindi in ottima compagnia, Presidente. Buon lavoro.



JOHN KERRY (27.05.04 fonti varie)

Due giorni fa John Kerry stava tenendo un discorso, davanti alle telecamere, quando si è diffusa la notizia che George Bush, durante una sortita in mountain-bike, fosse caduto, riportando abrasioni leggere. Quando Kerry l'ha saputa, non è riuscito a trattenersi, e ha mormorato a chi gliela aveva passata (con i microfoni accesi): "Cos'è, gli hanno per caso tolto le rotelle?"

Rimane vivo il dibattito nella stampa americana se trattare il commento come on-record, ovvero ufficiale, oppure off-record, cioè confidenziale.









SILVIO BERLUSCONI
(l'Unità 21.05.04):

«Arretrare oggi dall'Iraq significa ammettere che i diritti dell'uomo possono essere calpestati».

Certo, a chi i diritti umani li getta sempre alle spalle, pur di non vederli, può anche capitare.

Oppure per caso i palestinesi sono meno umani i tutti gli altri, signor Presidente?









ANTONIO MARTINO (ANSA 17.05.04):

"I nostri militari hanno il diritto e dovere di difendersi con un uso proporzionato della forza. Ma comunque [....] quella in Iraq rimane una missione di pace, perche' noi non spariamo addosso alla gente."

Certo che non spariamo, noi. Abbiamo pure ripreso la base Libeccio senza sciupare una sola pallottola!

Peccato che per farlo abbiamo dovuto aspettare un'incursione aerea americana, che ha sganciato abbastanza bombe sulla zona da permettere ai nostri di avventurarsi fra le macerie fischiettando l' "Aida". Sempre a proposito di "uso proporzionato della forza", fra l'altro.



PIER FERDINANDO CASINI
(Ansa 14.05.04)

''Le torture rappresentano una pagina nera di cui ci vergogniamo. Mi auguro che come noi anche il mondo islamico si vergogni della decapitazione del cittadino americano''.

(A parte chi sia stato il vero assassino di Nicholas Berg,) ringraziamo il signor Casini per la premura con cui divide "noi" dal "mondo islamico", ma lo invitiamo a parlare rigorosamente per sè stesso, quando vorrebbe unire tutti gli italiani nello stesso calderone di vergogna unificato.

Mentre lui ha tutto il diritto - anzi il dovere - di vergognarsi per quello che gli alleati stanno facendo in Iraq, noi  personalmente ci vergognamo per lui e per il suo governo, per la scelta stessa di aver voluto fare da sguattera a chi di quelle azioni è il protagonista indiscusso.




MASSIMO D'ALEMA (Ansa 8.5.04): ''La democrazia e' un grande valore. Se pero' la democrazia occidentale si presenta con il volto della guerra preventiva, la fa sulla base della menzogna, occupa un paese e lo tiene con la violenza e le torture, allora mette radicalmente in gioco le sue piu' nobili ragioni etiche."

Chi era capo del governo, quando l'Italia entrò nella coalizione NATO che sferrò una guerra non certo difensiva contro la Serbia, basata inoltre sulla clamorosa menzogna dello sterminio etnico degli albanesi?  (Noi però, va detto a onore di D'Alema, non abbiamo torturato nessuno. In Serbia ci siamo limitati a sganciare migliaia di confetti di uranio impoverito, confezionati in delicatissime bombe a grappolo firmate dai nostri più noti stilisti internazionali. Anche questo è Made in Italy).








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