IL TABU' VIOLATO

Data 25/5/2004 9:35:14 | Categoria: palestina

IL TABU VIOLATO



di Massimo Mazzucco



25.05.04 - Se c’è una cosa che in Israele pare sia proibito
anche solo nominare, all’interno di un qualunque dibattito politico,
è l’Olocausto.



Ne sa qualcosa il ministro della giustizia Lapid, che l’altro giorno ha
osato suggerire, durante una intervista radio, che la recente immagine
di una anziana donna di Rafah, china sulle macerie di casa propria,
disperata e piangente, gli aveva ricordato da vicino sua nonna, morta
ad Auschwitz più di cinquant’anni fa.



Apriti cielo. Ariel Sharon in persona è intervenuto, anche a
nome dei colleghi di governo, per ammonire pubblicamente il ministro
Lapid, che appartiene al partito moderato della coalizione, il Shinui.
In un altro momento, forse, l’episodio sarebbe passato inosservato, ma
evidentemente qualche coda di paglia più lunga del solito ...



 oggi deve esserci, in Israele, visto che il cosiddetto “ritiro”
da Gaza rischia quasi di far rimpiangere i momenti peggiori
dell’occupazione israeliana: 40 morti civili in tre giorni, dozzine di
case distrutte, infrastrutture polverizzate, 1600 persone (in
più) senza un tetto o un semplice piatto di minestra.



“E’ per proteggerci dal terrorismo” recita la ormai stantìa
autodifesa di Sharon. La frase di Lapid, infatti, aveva un significato
che andava chiaramente al di là del nostalgico ricordo, e lo
stesso ministro ha dovuto in seguito scusarsi per “non aver voluto fare
nessun paragone fra il nazismo di allora e il sionismo di oggi.“



Ma intanto l’ha fatto. Ha poi rivelato che il nuovo piano di Sharon
prevede l’abbattimento di almeno altre 2.000 abitazioni, ed ha
aggiunto, rispetto alla politica di devastazione di Israele di questi
ultimi mesi: “se andiamo avanti così, saremo espulsi dalle
Nazioni Unite, ed i responsabili di queste azioni dovranno prima o poi
risponderne al tribunale dell’Aia.”



Certo, avere un un ministro che ti dà del nazista e del
criminale alla Milosevic, non è poco. Ma Sharon evidentemente ha
la pelle dura, se non corrazzata del tutto ormai: sembra un bufalo
lanciato a testa bassa verso l’obbiettivo che insegue da una vita
intera, e man mano che lo sente avvicinarsi sembra perdere sempre di
più il ritegno e il controllo delle proprie azioni.



Solo il suo stesso popolo potrebbe ormai salvarlo, se non fosse
così accecato - da Sharon stesso - e riuscisse a vedere che
quello sarebbe anche l’unico modo per salvare se stesso.



Massimo Mazzucco













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