CAPORETTO NAJAF

Data 28/5/2004 7:04:02 | Categoria: Iraq





CAPORETTO NAJAF



Gli americani costetti a ritirarsi dalla città di Al-Sadr'.





L’avevano circondata con interi battaglioni, carri armati, elicotteri,
sensori a infrarossi, mezzi di trasporto corrazzati, postazioni di
visione notturna, recinzioni spinate, segnalatori elettronici,
sacchetti di sabbia, palle da bowling e lattine di coca-cola. Avevano
detto dateci Al–Sadr’ perchè è un cattivo e deve andare
in prigione. Avevano dato ai cittadini “poco, pochissimo tempo” per
ubbidire, se no sarebbe stato l’inferno.



Ma quando quelli hanno risposto con una pernacchia lunga un'ora, e hanno detto venite a prendervelo voi, se ci tenete tanto, i militari
americani hanno cominciato a sospettare di non essere in un film
western. Non avevano circondato infatti un qualunque villaggio di pellerossa,
armati di frecce; avevano circondato una città santa dell’Islam,
armata del Corano.



E infatti dopo un mese passato inutilmente ad abbaiare nella sabbia, la più potente armata del mondo...


.. ha alzato vergognosamente i tacchi, come un chihuaua col raffreddore
di fronte a un pitbull da combattimento. Ma mentre il chuhaua ha almeno
la dignità di andare a nascondersi sotto il divano, e non farsi
più vedere per tre giorni, questi hanno ancora addosso tanta di
quella arroganza da credere di poter convincere il mondo che comunque
hanno vinto loro.



Abbiamo "concesso" un accordo agli insorti, ha detto l'indomito
Kimmitt, e sia ben chiaro che non facciamo questo per piegarci alla
volonta di Al-Sadr'.



E a dimostrazione che loro con i fuorilegge non trattano, a comandare
Najaf – come già era successo a Falluja un mese fa – ci
andrà un ex-boia del partito di Saddam.



Chissà quando perdono allora, che cosa succede.



***




Non resta che fare una considerazione forse ancora più amara,
che riguarda la storia in genere: sembra proprio confermarsi, anche in
questa guerra, lo strano vizio degli americani di saper demonizzare in
maniera magistrale il nemico di turno - tramite i mass-media - solo per
poi metterne accuratamente in salvo gli esponenti più
pericolosi, a loro possibile uso e consumo.



Era accaduto sul finire della guerra mondiale, quando Pio-XII e
Washington si accordarono per il “cambio di casacca”, e mentre gli
italiani festeggiavano la liberazione in corso, loro si premuravano di
mettere in salvo decine e decine di criminali di guerra nazisti e
ustascia (croati), incanalandoli, con la palese complicità della
Croce Rossa, verso il Sudamerica, per poterli eventualmente riciclare
un giorno contro Stalin. Mica ci è arrivata con la fionda, in
Sudamerica, gente come Klaus Barbie. Nè è certo un caso
che l’uomo che ha messo in ginocchio, come capo della NASA, la corsa
allo spazio sovietica, cioè Werner Von Braun, fosse la stessa
persona che pochi anni prima progettava, per conto di Hitler, le
micidiali V2 che seminavano morte e distruzione nei cieli di Londra.



Era successo persino con lo stesso Saddam, nel '91, quando la poderosa
avanzata verso Baghdad, che stava letteralmente macinando tutto quello
che trovava sul cammnino, si arrestò misteriosamente a quaranta
chilometri dalla capitale, solo per rivedere il buon Saddam tornare in
sella, pochi mesi dopo, come se niente fosse successo.



E anche adesso, se ci facciamo caso, non soltanto riciclano gli uomini
del "mostro", ma lui stesso, l’uomo responsabile di tutti i mali in
medio oriente da Abramo in poi, è l’unico che stranamente venga
trattato con guanti e controguanti, e che non si sia mai potuto toccare
nemmeno con un lenzuolo umido (chessò, per chiedergli dove ha
mai cacciato ‘ste benedette armi di distruzione di massa, per esempio),
perchè lui “è protetto dalla convenzione di Ginevra”.



Ma lo sanno, questi neoconquistadores da cartolina, che il resto del mondo è anche capace a fare 2 + 2, volendo?



Massimo Mazzucco





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SADDAM È UFFICIALMENTE “PRIGIONIERO DI GUERRA”.

Di colpo gli Stati Uniti si ricordano della Convenzione di Ginevra.









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