LO STRANO CASO DEL SIGNOR FERRARA GIULIANO

Data 29/5/2004 1:39:26 | Categoria: politica italiana

LO STRANO CASO DEL SIGNOR FERRARA GIULIANO



28.05.04 - Stando alle indicazioni della stampa odierna – da Panorama a
l’Unità – il problema di cui dovremmo occuparci con particolare
urgenza in queste ore è la posizione di presunta “rivolta” che
il direttore di un foglio come tanti avrebbe messo in atto contro il
nostro attuale presidente del consiglio.



Chissà perchè.



Un signore qualunque, tanti anni fa, decide di crearsi un nome, nel
panorama politico italiano, nell’unico modo in cui sia possibile farlo
nel nostro paese: sbraitando più forte degli altri. Forte di una
decente preparazione scolastica, un certo Ferrara Giuliano si mette un
giorno ad utilizzare l’ars locutoria (“ti fa su con le parole”, direbbe
mia zia Rina) per ricordare al mondo ciò che da Aristotele in
poi – passando doverosamente per Machiavelli - è una
verità di certo inconfutabile: che sia possibile, su qualunque
argomento, dire tutto ed il contrario di tutto, senza apparentemente
contraddirsi mai.



Ma siccome molta gente questa verità o non la conosce proprio, o
se l’era dimenticata, succede che da un giorno all’altro l’Italia
scopre che “Giuliano è intelligentisssimo” [sic]. A quel punto –
giustamente – il nostro sceglie di mettere a frutto la diceria popolare, e ...
...si guadagna le tribune televisive prima, della carta stampata poi,
diventando una persona “la cui opinione conta”. E più questo “ti
fa su con le parole”, più ti crea scompiglio nel resto della
nazione (politica), che si sente obbligata a seguirne a tutti i costi
le contorsioni mentali, pena il sentirsi meno “intelligente” di lui.



Dimenticandosi che non è assolutamente possibile far quadrare la
somma globale dei ragionamenti di una qualunque persona normale, si
trovano ovviamente in estrema difficoltà nel cercare di farlo
con quelli di chi con le parole ci gioca di mestiere. (Non
dimentichiamo che, grazie all’abilità filo-logica, abbiamo
addirittura un Papa che è riuscito a sostenere che “l’inferno in
realtà è un posto freddo”, senza che nessuno se ne
accorgesse nemmeno).



Ma in realtà, domandiamoci, che cosa ha mai “fatto” Ferrara per
chiunque di noi? Ovvero, che cosa ha mai fatto, di utile per il nostro
paese? Bene o male, i colleghi di fama che lo hanno preceduto, nella
storia, hanno dato un contributo grazie ad una (almeno relativa)
coerenza di pensiero, attraverso il quale filtravano quotidianamente
gli eventi, per offrirne una precisa lettura politica, condivisibile o
meno che fosse dal singolo lettore.



Ma se quest’ uomo si è distinto proprio per la qualità
opposta, ed addirittutra di questa incoerenza politica si fa
implicitamente vanto (perchè – se ci fate caso -  l’unico
soggetto importante, in ogni discorso di Ferrara, è Ferrara
stesso, non l’argomento trattato), a noi serve davvero farci
continuamente accalappiare da esibizioni filologiche assolutamente
vuote di contenuto (se non intese a chiare armi di distrazione di
massa), che spesso rasentano l’onanismo vero e proprio?



A noi serve davvero occuparci per più di otto secondi all’anno
di qualcuno che sia, in ultima analisi, la prova vivente che
l’italiano, in certe occasioni, sa diventare uno dei più
ignobili voltagabbana che la storia abbia mai conosciuto? Oppure
vogliamo dedicare quel poco di energia mentale che ci rimane, alla fine
di ogni giornata, per vedere se ciascuno di noi è in grado di
fare qualcosa di concreto, per vivere tutti un pò meglio nella
nazione che tutti insieme abbiamo costruito?



Massimo Mazzucco





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L'unico vero sconfitto è lui. Non perchè passerà il resto della la vita
in galera, ma perchè non ha saputo risvegliare in noi quello che la sua
coerenza sperava tanto di poter risvegliare.




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