SADDAM DOVREBBE TORNARE IL LIBERTA'

Data 15/6/2004 7:42:24 | Categoria: Iraq






SADDAM DOVREBBE TORNARE IL LIBERTA’





15.06.04 - Le contraddizioni scatenate dall’arbitrarietà con cui
gli americani hanno affrontato le ultime due guerre stanno tornando ad
esplodergli in faccia una dopo l’altra.



Secondo la Terza Convenzione di Ginevra, sotto la quale gli americani
hanno voluto a tutti i costi “catalogare” il prigioniero iracheno
Hussein Saddam (link in coda), il 1° di Luglio di quest’anno,
cioè fra tre  settimane circa, quest’ultimo dovrebbe essere
rimesso in piena libertà.



Il 30 Giugno è infatti la data prevista per il passaggio formale

dei poteri dall’esercito di occupazione ad un governo provvisorio, e
rappresenta quindi anche la data della cessazione ufficiale delle
ostilità fra le due nazioni. Ma la Terza Convenzione, che ha
fatto così tanto comodo agli americani per non “essere
obbligati“ a torturare l’uomo più cattivo dell’Universo (toccava magari chiedergli dove avesse nascosto quelle maledette
ADM) dice anche che allo scadere delle
ostilità...
 ... tutti i prigionieri arrestati dall’esercito di occupazione
devono essere liberati, a meno che non li si sia formalmente
incriminati di qualcosa entro quella data. Ma gli Stati Uniti non
avevano nessuna intenzione di incriminare Saddam, perchè questo
significa ritrovarsi in tribunale uno che ti confessa davanti al mondo
che tutte le armi che lui abbia mai avuto gliele ha vendute Rumsfeld.
Preferivano invece di gran lunga mollare il sacco di pulci ai beduini
locali, facendo così nel contempo il ”bel gesto democratico” di
rispettare l’autorità irachena. E invece ora gli tocca
inventarsi qualcosa dalla sera alla mattina, per evitare che la
semplice consegna del prigioniero nelle mani delle autorità
locali diventi un’ennesima violazione della Convenzione stessa.





Non che questi ci facciano troppo caso ormai, nè peraltro esiste
più alcun organo internazionale che abbia un minimo di
rispettabilità per “richiamarli” in alcun modo.





Abbiamo però davanti agli occhi questo paradosso inaccettabile:
da una parte, metà dei carcerati di Abu Ghrab sono ancora dentro
(eh sì, ce ne stavano già dimenticando), nonostante gli
americani stessi abbiano ammesso che “il 70-90%” per cento di loro sono
innocenti (il che significa 99,99), e che non hanno avuto diritto
nemmeno alla protezione della Convenzione di Topolino, mentre la “causa
prima” di tutti questi mali viaggia con la scorta e l’aria condizionata
sotto la protezione della Terza di Ginevra.





E non mi sembra che – tanto per tornare sul discorso della nostra
grandiosa sinistra all' "opposizione" – da questa accozzaglia di
ipocriti ed opportunisti sia giunta una sola voce che voglia ricordare
al nostro presidente, che tanto tiene all’alleanza con gli americani,
la situazione di brutale ingiustizia che perdura in Iraq anche per
causa nostra. 





Ma ora basta con ’ste stronzate, ragazzi, c’è da correre tutti a
Capalbio e ornare il paesino a festa per il fine-settimana: “Abbiamo
vinto, compagni, abbiamo vinto!”





Massimo Mazzucco



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