Acqua nella plastica

Data 23/12/2007 8:00:00 | Categoria: Energia e Ambiente

di C. Andrea Eremita

Nell’Era Contemporanea il boicottaggio del naturale impulso dell’uomo verso la libertà e la piena espressione delle sue divine qualità, corre su due fondamentali direttrici. La prima è di ordine macroscopico ed è quella che viene dai massmedia allineati con il mondo dell’ ufficialità indotto dai governi e dai gruppi di potere che vi circolano intorno.

È una forma di manipolazione che ha trovato il suo climax l’11 settembre 2001. In quel caso, la manipolazione mediatica ha creato prima solidi presupposti: il “fondamentalismo islamico è un pericolo”, poi l’evento: “i fondamentalisti islamici hanno colpito”, quindi ha giustificato la reazione politica ed armata che tutti conosciamo: restrizione della libertà in molti i paesi, guerre ad Afghanistan ed Iraq.

La seconda direttrice è quella silente che viene dall’introduzione sul mercato e nella vita di tutti di nuovi prodotti o sostanze. Pensiamo all’amianto, utilizzato a partire dagli anni 50. Nessuno allora poteva mettere in discussione la sua utilità. La sua diffusione non ha avuto ostacoli, finchè non se ne è compresa la pericolosità per la salute e per l’ambiente. Lo stesso si può affermare per esempio per l’aspartame, tutt’ora ampiamente utilizzato,
... ma sulla via di un generale ritiro, vista e comprovata la sua tossicità. La lista di tutto ciò che concorre a rinforzare questa seconda direttrice sarebbe lunga, se si pensa a tutte le sostanze chimiche utilizzate in ogni contesto o che addirittura sono parte integrante di alimenti o farmaci allopatici.

In questo caso la manipolazione non avviene per via diretta, cioè attraverso un messaggio che la mente attenta, nel caso, può filtrare, ma finisce direttamente dentro il corpo. Da questa posizione tali sostanze agiscono attivamente. Esse non parlano apertamente come parla un messaggio, che possiede una forma ed un contenuto. Esse si limitano sostanzialmente a stabilire un’interferenza tale da impedire al corpo e ai suoi organi di adempiere compiutamente alle loro funzioni. Una semplice metafora può chiarire la questione: paragonando il corpo umano ad una radio, tali sostanze non agiscono sui messaggi che la radio riceve, perchè su di essi non hanno controllo, ma fanno in modo che la radio non li riceva o che li riceva distorti. Fuor di metafora, ciò comporta per l’uomo l’ incapacità di ricevere quei fondamentali impulsi che guidano ed alimentano la sua evoluzione, oppure comportano la distorsione degli stessi verso ideali ed obiettivi chimerici: come quando si proclama la fine del terrorismo con una guerra ad hoc o quando, nell’ambito della medicina allopatica, si stabiliscono i tempi per la definitiva sconfitta di una malattia.

Questo discorso si applica perfettamente all’acqua, sostanza più che fondamentale per l’esistenza di questo pianeta e anche di noi stessi, che di acqua siamo fatti per l’80% del nostro corpo.

C’è una manipolazione esteriore dell’acqua che parte dalle multinazionali e quant’altri che per un deviato senso del potere o per lucro, tendono a farne un bene privato.

Ma c’è un’altra sottile e silente forma di manipolazione, che interessa decisamente tutti, a parte tutti coloro che possono bere acqua direttamente da una fonte. Riguarda il modo diffusissimo in cui avviene il suo consumo, ovvero nella plastica.

Una serie di sperimentazioni [*l] di Giancarlo Anelli ha mostrato che la plastica é uno degli elementi con il più basso grado vibrazionale. Questo non desterebbe troppa apprensione se non fosse stato evidenziato che essa influenza radicalmente la qualità dell’acqua. La legge dei vasi comunicanti, vale anche in questo contesto: due sostanze con vibrazioni diverse tendono a equilibrarsi. Vale anche per l’uomo e per la sua vibrazione, che a contatto con quella di un’acqua decaduta, cade a sua volta, predisponendolo ad una condizione di malattia e di incoscienza.

I milioni, miliardi di litri di acqua che da contenitori di plastica di vario genere passano nel corpo di milioni, miliardi di uomini, devono far riflettere. La naturale, istintiva diffidenza che soggiace nell’animo di ogni uomo per la plastica, ha un reale fondamento. La sua presenza e la sua straordinaria diffusione sono parte integrante nella costituzione e nel mantenimento di quel pensiero di massa che è la base fondamentale su cui manipolare e cospirare.

Se guardiamo alle sue caratteristiche fisiche e alle sue applicazioni, la plastica ha via via preso il posto di un gran numero di materiali, primo fra tutti il legno. Platone, 2400 anni fa, nella Repubblica, contestava all’arte di imitare quella che era già un’imitazione, ovvero la realtà materiale immagine riflessa del mondo dell’Iperuranio. Semmai avesse avuto modo di conoscere la plastica, Platone l’avrebbe accusata allo stesso modo, ma con l’aggravante, rispetto all’arte, di voler affermare la sua falsa-natura su materiali vivi come appunto il legno.

Con la plastica emerge definitivamente e prende il sopravvento il gusto dell’imitazione e dell’artificio. La verità nell’epoca contemporanea non è mai una, buona e vera; essa è sempre sapientemente governata, e prende la forma, il colore e la consistenza che necessitano a seconda delle circostanze e dei fini. In altre parole, non è verità, ma è una pura illusione. Ecco il messaggio silente che corre dentro la plastica e che in modo straordinario contribuisce all’occlusione del pensiero di massa: credere nell’artificio, arrendersi all’illusione, non vedere altro che l’illusione. Ecco il contenitore in cui si detiene la sostanza più preziosa del pianeta, l’acqua.

Solo il fuoco può mostrare la vera natura della plastica. Appiccato il fuoco ad un pezzo di legno si ottiene luce e godibile calore. Appiccato alla plastica, le restituisce la sua vera natura: quella di petrolio che bruciando respinge qualsiasi essere vivente.

Se un passaggio epocale avverrà, se veramente ci lasceremo alle spalle la cosiddetta epoca degli idrocarburi, esso passerà necessariamente attraverso il superamento della plastica, sia come sostanza, che come concetto.

C. Andrea Eremita (aeremita)

* Il link contiene un apostrofo, e non viene letto correttamente dal sistema. Per raggiungere il sito indicato è necessario fare copia-incolla del seguente indirizzo:

http://www.astrologico.net/SEZIONEMisurazionedell'energia/1.htm

VEDI ANCHE: Acqua bene comune




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