I TAGLIAGOLE A SCOPPIO RITARDATO

Data 23/6/2004 0:48:18 | Categoria: Iraq

I TAGLIAGOLE A SCOPPIO RITARDATO



Ma chi decapita tutta questa gente?



21.06.04 - Curioso questo mondo islamico. Più si avvicina il
momento in cui terminerà ufficialmente l’occupazione
militare  dell’Iraq, più dei presunti jihadisti si sentono
in bisogno di richiedere, con mezzi non certo diplomatici, che questa
occupazione abbia termine. Sono stati a guardare per più di un
anno, senza, mai farsi venire in mente che si poteva prendere e
decapitare un ostaggio alla settimana, mettendo davvero in ginocchio la
cosiddetta coalizione, e ora che questa comunque se ne va, si mettono a
ricattare tutti affinchè ciò accada.



Quattrocchi, per quel che ne sappiamo, è probabilmente morto, ma
sul come, dove e perchè ciò sia avvenuto la coltre del
mistero resta più fitta che mai. L’italiano è inoltre
morto “prima” che qualunque richiesta in cambio della sua vita venisse
ufficialmente avanzata, e senza comunque che ci fosse quel canonico
intervallo di ”trepidazione nazionale”, che è appunto il piede
di porco con cui si può pensare di scardinare l’unità
degli occupanti.



Nicholas Berg è sicuramente morto, molto probabilmente prima di
essere decapitato, ma anche lì ricatti veri e propri, del tipo
andatevene o lo uccidiamo, non ce ne sono stati. Prima è morto,
poi ci hanno fatto sapere che ciò era avvenuto perchè noi
occidentali gli abbiamo invaso il paese. Cioè, praticamente,
sarubbimo potuti andressimo via se solo ce lo diribbero.



Per gli altri tre ostaggi italiani, invece, il ricatto formale è avvenuto, ma è stato ....
...così flebile e confuso (ritiratevi subito, anzi no, basta che
la nazione manifesti contro la guerra, anzi no, basta che lo facciano i
familiari con sei  amici ed al massimo un paio di politicanti
opportunisti, anzi no, in fondo ci basta che si sappia che Berlusconi
ha un caratteraccio – ci mancava ancora che si scusassero del tutto,
fra un pò - e noi ve li rimandiamo belli grassi ed abbronzati
come se tornassero dai mondiali di golf alle Bermudas), che ha reso la
sua “conclusione positiva” un poderoso boomerang per chi sperava di
trarre vantaggio dalla fortuita coincidenza elettorale.



E ora che invece si sta comunque per alzare le tende, questi animali
musulmani avrebbero finalmente capito che bisogna chiedere ciò
che desideri ”prima” di tagliare la testa alla gente, non dopo. Nella
trattativa ti rimane – come dire – il coltello dalla parte del manico,
no? E così, mentre i messaggi di “torno a casa mamma” si
incrociavano con quelli di “andatevene o lo uccidiamo”, il povero Paul
Johnson a casa ci torna morto. (Che sia stato decapitato lui è
certo: ho visto, purtroppo, le foto, ma non le pubblico perchè
quelle di Berg, al confronto, sembrano le foto di un matrimonio in
Provenza: il sangue di Johnson c’è, ed è fresco - come
minimo di giornata).



Ieri infine, in una specie di corsa contro il tempo prima che chiudano
le iscrizioni, ci è andato di mezzo pure il sud-coreano
Kim-Sun-Il. Anche lui ci si dice che sia morto decapitato, ma qui il
video di Al Jazeera si arresterebbe quando l’ostaggio è ancora
in vita. Curioso fra l’altro notare, nella classica foto pre-decap,
come tutti gli assistenti chirurgi portino cappucci multicolori, i
quali rendono ancor più macabro quello nero del boia. Che mostra
il coltellaccio ben visibile per le telecamere, infilato nella cintura
Sandokan. (Ma il nero e’ il colore subliminale dei cattivi anche
nell’Islam, o solo nei film di Hollywood?)



Qualcuno dirà, ma che vantaggio avrebbero gli americani a massacrare così tutta questa gente?



Non solo ci rinforza – questo direttamente a livello conscio, altro che
subliminale – l’idea di un Islam barbarico, ostile e brutale, ma non
dimentichiamo che proprio questa settimana è esploso il caso dei
collegamenti inesistenti fra l’Iraq e Al-Queda, con Bush che si
è ritrovato per l’ennesima volta a difendere una bugia
indifendibile.



Ma lo sapete voi chi ha tagliato la testa al coreano?  Abu Musab al-Zarqawi, di Al-Queda. E a Paul Johnson? Abdul Aziz al-Muqrin, sempre di Al-Queda. E a Nick Berg? Lo stesso onniipresente al-Zarqawi, di Al-Queda. E lo sapete cosa ha annunciato con orgoglio, proprio qualche
ora fa, il Generale Kimmitt? Di aver appena colpito e distrutto un
“covo”, vicino a Falluja, usato come nascondiglio da una cellula
terroristica che operava agli ordini di al-Zarqawi, di......



Siamo sempre così sicuri che Al-Queda non abbia niente a che fare con questa balorda guerra in Iraq?



Massimo Mazzucco







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