Intercettazioni telefoniche, Travaglio e Berlusconi

Data 13/6/2008 7:30:00 | Categoria: politica italiana

In un terrificante video di oltre 20 minuti, Marco Travaglio descrive la situazione che si verrebbe a creare con il passaggio della legge, già preannunciata da Berlusconi in campagna elettorale, contro le intercettazioni telefoniche.

D’accordo che Berlusconi ieri ci ha provato, e che “invece di un DL era un DDL”; d’accordo che Berlusconi si cuce le leggi su misura, e cura prima di tutto gli interessi suoi e dei suoi amici; d’accordo che, se potesse, Berlusconi farebbe a meno della Costituzione, perché tanto lui è ispirato direttamente da Dio, e sa sempre benissimo quello che deve fare... d’accordo tutte queste cose, ma a sentire Travaglio pare che stiamo per piombare in un periodo storico che nulla avrà da invidiare ai secoli bui del medioevo.



Ma è davvero possibile che le cose stiano esattamente come dice Travaglio? In altre parole, la domanda che viene da porsi è la seguente: da oggi i magistrati non potranno più fare intercettazioni “a piacimento” (come, si suppone, le facevano prima), ...
... oppure non potranno più farne in assoluto, in nessun caso (eccetto quelli previsti dalla legge, ovviamente), nemmeno seguendo una specifica procedura legale?

E’ infatti vero - come dice Travaglio - che nel resto del mondo “le intercettazioni le fanno tutti senza dirlo“, ma anche vero che, ad esempio in America, esistono (*) delle leggi ben precise che impongono ai magistrati di ottenere l’autorizzazione da parte di una giuria superiore, prima di poter procedere con le intercettazioni stesse.

Mentre, almeno a giudicare dal video di Travaglio, sembra di capire che la cosa non sarà più possibile e basta. Ma è davvero così? E se così fosse, la nostra “opposizione“ cosa si propone di fare?

Massimo Mazzucco

(*) Questo almeno valeva prima di Bush, e tornerà sicuramente a valere dopo di lui.



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