LUOGO TRANQUILLO CON ARIA PULITA CERCASI. DISPERATAMENTE.

Data 16/5/2005 13:56:02 | Categoria: Medicina

LUOGO TRANQUILLO CON ARIA PULITA CERCASI. DISPERATAMENTE.

Un appello da parte di un amico.

Curioso, il mondo che siamo riusciti a costruirci. Da una parte siamo schiavi della cosiddetta "scienza", secondo la quale a meno che tu non sappia "dimostrare scientificamente" anche i liberi pensieri che fai sotto la doccia, la tua parola conta meno del due di picche. Se però sono i nostri soloni a non sapere qualcosa di scientifico.. allora ci rimetti comunque tu.

Questo è, in sintesi, il caso descritto in questo appello, che ci ha mandato Giovanni Giavelli, meglio noto fra di noi come "Padre Aldo". Il caso si commenta da solo. Pubblico la lettera integrale, poichè nel finale Giavelli avanza un'ipotesi ...
... che a molti di noi suonerà tutt'altro che bizzarra.

M.M.


Caro Massimo, ti chiedo se conosci qualcuno che potrebbe darmi una mano ad aiutare un amico ammalato. Ti riporto la lettera immessa sul forum di www.neuropatia.it che abitualmente frequento. Sai di qualcuno cui potrei mandare questo stesso appello? Chiedo anche un contributo di idee sul come riuscire a informare la gente che esistono anche questi problemi.
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Cari Amici del Forum,

mi trovo a richiedere la vostra attenzione per aiutare un nostro amico, Michele, a uscire da una situazione di vera emergenza sanitaria. Michele sta combattendo una battaglia per riuscire a convivere (o meglio, sopravvivere) con la patologia che gli è stata diagnosticata, la MCS, multiple chemical sensitivity. Tutte le informazioni su questra malattia le potete trovare a http://www.riconoscimentomcs.135.it/ Sottolineo solo un aspetto, tragedia nella tragedia: il sistema sanitario italiano non riconosce questa patologia e non riserva a chi ne è colpito alcuna provvidenza.

Michele era intervenuto circa una anno fa sul forum (rif.: http://www.neuropatia.it/forum/viewtopic.php?t=46&highlight=michele ) perché stava brancolando nel buio e nessun medico riusciva a fornire una diagnosi per i gravi sintomi che mostrava. Ora la diagnosi c’è, ma pare che stia assumento i tratti di una condanna senza appello.

Il nostro amico vive attualmente vicino a Bari, in campagna, ma ciò nonostante la sua situazione, a quanto mi ha riferito per telefono pochi minuti fa, sta precipitando. Ha estremamente bisogno di soggiornare in un luogo incontaminato per il tempo necessario affinchè il suo organismo riprenda forza. Ideale sarebbe una zona remota in montagna, ospite di un monastero o convento o comunità che sia disposta ad ospitarlo a condizioni (anche economiche) che siano per lui sostenibili.

Se avete conoscenti, contatti, indirizzi cui potreste rivolgervi o segnalarmi, ve ne sono grato sin d’ora. Sottolineo il carattere di urgenza che la situazione presenta.

Attendo fiducioso. Un saluto a tutti.
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Ho ascoltato la trasmissione di Radio Spazio Aperto sulle scie chimiche. Complimenti davvero, grande professionalità e ... speriamo che i vostri sforzi aiutino a cambiare 'sto cacchio di mondo. Ecco, potremmo dire che il tema è calzante con quanto sta succedendo a questo mio amico e a molti altri in Italia e nel mondo.

Se poi penso (la notizia l'ho afferrata stamattina ascoltando Radio3 mentre andavo all'H per un prelievo) che circa 300mila italiani soffrono di Sindrome della stanchezza cronica (CSF, http://www.salutemed.it/cfs/, altra malattia altamente invalidante e non riconosciuta dal SSN italiano, allora capisco che siamo messi proprio male.

Grazie per quanto potrai fare, e un caro saluto.

-- Giovanni Giavelli






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