Riflessioni sulla realtà economica

Data 22/10/2008 8:40:00 | Categoria: Economia

di Pensatore

Dal momento che i sacerdoti dell'economia hanno dimostrato di non capire molto, o peggio, di essere in malafede, vorrei provare ad esporre alcune considerazioni da persona normale che cerca di approfondire ciò che viene detto dai media ufficiali.

Si parla tanto di garanzia dei depositi in conto corrente facendo un'opera di disinformazione, che peraltro ritengo doverosa in quanto la conoscenza brutale della realtà da parte della maggioranza del popolo provocherebbe il collasso del sistema.

Cerchiamo quindi di fornire dei numeri che pur non avendo significato di per se stessi essendo fuori della scala di valori delle persone normali, possono attraverso i loro rapporti dare una tangibile idea della realtà in cui ci troviamo.

I depositi bancari ammontano in Italia a circa 600 miliardi (1) e, leggendo lo statuto del fondo di garanzia (2) si trova all'art.21:

" L'ammontare delle risorse che le consorziate si impegnano a somministrare complessivamente al Fondo per gli interventi è stabilito dall'Assemblea, su proposta del Consiglio, in misura compresa fra lo 0,4 e lo 0,8 per cento dei fondi rimborsabili di tutte le consorziate alla data del 30 giugno dell’anno precedente."

Se l'interpretazione letterale è corretta, questo fondo è dotato di circa 4 miliardi che potrebbero soddisfare solo i clienti di una piccola banca in liquidazione; non è al momento noto cosa farà il governo, ...
... ma non credo che le cifre cambieranno sensibilmente.

E' pur vero che risulta improbabile un fallimento generalizzato tale da prosciugare velocemente il fondo, ma come ben sappiamo per provocare il panico cieco in una grande massa è sufficiente gridare "al fuoco".

Un altro motivo che, anche se non desta immediata preoccupazione è meritevole almeno di attenta valutazione, è costituito dal fatto che tutta la moneta circolante nel paese è di poco superiore a 100 miliardi (3): abbiamo quindi in banca dei denari che in realtà non esistono, sono solo dei numeri e tutti insieme non potremmo fisicamente ottenerne il controvalore in contanti, hanno trasformato i nostri soldi reali in moneta virtuale spendibile solo attraverso le banche.

Il sistema funziona perché non occorre avere i soldi nel materasso per comprare l'automobile, anzi ci hanno proibito di pagarla in contanti, e adesso siamo in grado di capirne il motivo che non aveva certo nulla a che fare con il mitico problema del riciclaggio di denaro sporco.

Cosa cambia per il popolo? Anche la cartamoneta in fondo è senza valore ma va bene lo stesso. Gli "euri" che abbiamo in tasca esistono fisicamente e per il privilegio di poterli usare paghiamo gli interessi sul debito pubblico alla tipografia privata che li stampa cedendole una parte del frutto del nostro lavoro (ormai è risaputo che la Banca d'Italia è una società privata che grazie alle norme contabili restituisce allo Stato ben poco di quanto lucra sul signoraggio della moneta).

La moneta virtuale creata dalle banche vale ugualmente purché non pretendiamo di cambiarla con soldi veri, basta pagare con assegni o bonifici, come se usassimo delle fiches di plastica; il gioco non può tecnicamente definirsi una truffa in quanto è consentito dalle leggi fatte dai nostri(?) rappresentanti che permettono ad una banca che possiede 1 euro di emettere un assegno circolare di 50 euro. Se lo facessi io verrei arrestato, la banca invece sa che quell'assegno non verrà incassato ma finirà in un'altra banca e ogni banca si troverà in cassa assegni (che se fossero miei si chiamerebbero a vuoto) delle altre banche.

Allora si riuniscono in Svizzera o in Lussemburgo e si scambiano tra loro quei foglietti di carta (si fà per dire) e quella che ne ha di più diventa creditrice e incassa gli interessi dalle altre.

Il grande imbroglio (absit iniuria verbis), il gioco che permette di tosare continuamente gli ignari cittadini richiede una crescita continua che trasferisce ricchezza reale ai pupari finché per la troppa avidità, per la reciproca sfiducia e comunque perché la crescita non può continuare all'infinito arriva la crisi.

Mi chiedo cosa pensi la gente quando sente parlare di miliardi bruciati in borsa...

Allora i governi intervengono, non certamente con una colletta tra i ministri ma facendoci pagare attraverso le tasse quanto i banchieri hanno perso in termini di moneta fittizia. In altri parole i banchieri creano numeri che chiamano denaro e quando questi numeri diminuiscono a causa dei loro sporchi giochi se li fanno rimborsare da noi attraverso le tasse.

Il sistema in cui siamo costretti a vivere è basato sullo strozzinaggio legale, purtroppo però non possiamo auspicarne il crollo perché la mancanza di liquidità fermerebbe l'economia reale, il lavoro di tutti i giorni, e allora è meglio che il contadino non sappia, è sempre meglio continuare nel gioco della roulette russa.

Pensatore

Note:

(1) http://www.tidonacomunicazione.com/reports/Depositi_Bancari_1998-2007.pdf
pagina 13

(2) http://www.fitd.it/normative/stat_reg/statuto_regolamento.pdf

(3) http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relann/rel06/rel06it/bilancio/rel06_19_amm_bilancio.pdf
Stato patrimoniale - passivo - banconote in circolazione - pag. 279



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