Libertà di parola su luogocomune

Data 21/2/2009 3:30:00 | Categoria: opinione

Non è la prima volta sul sito che si scatenano le proteste, per l'espulsione di un utente che si trovava in quel momento al centro della discussione.

Ogni volta che accade, vengo accusato da qualcuno di "eliminare le voci contrarie alla mia”, e quindi, sostanzialmente, di contraddire i principi stessi su cui il sito è fondato.

Questa volta è accaduto con un utente che contestava le teorie di Simoncini, e che nel farlo è arrivato ad affermare che egli pubblichi casi e testimonianze false o manipolate, senza dimostrarlo. Lo ha cioè palesemente – e intenzionalmente - diffamato.

Purtroppo a molti utenti sfugge proprio questo fatto importantissimo: tutte le volte che la "voce contraria alla mia" viene cacciata, ha appena finito di trasgredire una delle poche fondamentali regole del sito, mentre la stessa voce aveva tranquillamente vissuto sul sito, esprimendo liberamente le sue opinioni, per giorni, per mesi e a volte anche per anni.

Come mai?

Era successo nel caso in questione (l'utente sospeso aveva partecipato ad una recente discussione, nella quale aveva apertamente sostenuto le sue "opinioni contrarie alle mie" senza per questo venire toccato da nessuno). Era successo nel caso del CICAP (cerchi nel grano), quando i loro rappresentanti hanno imperversato per intere settimane sul sito, prima di venire espulsi per diffamazione contro gli scienziati di cui contestavano le teorie. Ci fu poi il caso più clamoroso di tutti, in cui Paolo Attivissimo, che era stato iscritto al sito per ben due anni, scrivendo liberamente su tutti i forum, fu espulso dopo avermi calunniato.

Se c’è qualcuno che vuole sostenere che Paolo Attivissimo non professi idee contrarie alle mie, si faccia avanti.

Ho appena chiesto a chi mi accusava, nei commenti, di portarmi un solo caso in cui un utente sia stato espulso SENZA aver prima violato palesemente le regole, e non ne sono stati capaci.

Chiunque disponga di un normale quoziente di intelligenza dovrebbe quindi concludere che su luogocomune TUTTI hanno diritto di parola, purchè rispettino certe regole fondamentali.

A questo punto, resta da domandarsi perchè ci sia comunque questo tipo di insurrezione, ...
... in casi come questo, nonostante la palese violazione delle regole da parte dell'espulso. Perchè, invece di sentirsi rassicurati dal fatto che io protegga chiunque dalla diffamazione, mi si accusa di “voler tacitare voci contrarie alla mia” ?

Non sarà per caso che costoro protestano perché ho cacciato qualcuno che è favorevole alle LORO idee? Curiosamente infatti, quasi tutti (*) quelli che protestano condividono le idee dell'utente espulso, e viene quindi il sospetto che costoro protestino non per difendere l’utente, ma per aver perso una voce a loro favore. Protestano quindi in modo egoistico, senza tener conto che se fossero stati loro ad essere calunniati in quel modo avrebbero messo in piedi un vero e proprio putiferio, finché gli fosse stata resa giustizia.

Il meccanismo che porta all’espulsione, inoltre, è molto più complesso e sottile di quello che può apparire. Il vero scopo dell'utente disturbatore non è – come vorrebbe far sembrare - quello di “partecipare costruttivamente alle discussioni”, ma quello di screditare definitivamente l'avversario, con qualunque mezzo a disposizione. Questo emerge chiaramente quando questi personaggi si rendono conto di non essere abbastanza efficaci, nella loro "crociata ideologica", con la semplice discussione, e ricorrono all’arma ultima della diffamazione plateale.

In tutto questo, chi ci rimette è il lettore che è interessato ad una discussione corretta e costruttiva, il quale non si è accorto che lo scopo ultimo di queste persone era proprio quello di farla deragliare.

E a chi non vedesse questo scopo ultimo, rivolgo una semplice domanda: quanto un utente dice che Simoncini mostra testimonianze false, e poi lo RICALCA dicendo “Lo ripeto, FALSE”, pur sapendo benissimo cosa lo aspetta, secondo voi vuole fare una “discusione costruttiva”, o vuole in realtà farla deragliare?

Eccola qua, la dimostrazione della “buona fede” di questi poveri innocenti. Se uno vuole davvero fare una discussione costruttiva, non c’è nessun bisogno di arrivare a calunniare la controparte. E se proprio è convinto che questa controparte esponga testimonianze false, PRIMA presenta le sue prove, e poi casomai trae le sue conclusioni.

A quel che mi risulta, ciascuno dovrebbe risultare innocente finchè dimostrato colpevole, e non “considerato colpevole” in attesa di questa dimostrazione. Le kangaroo courts lasciamole ai neocons.

Fra l’altro – e qui sta la sottigliezza che sfugge ai più - costoro contano proprio sul fatto che io, espellendoli, mi sentirei criticare "per soffocare le voci contrarie alla mia”, e quindi se ne approfittano in modo vergognoso per spingere all’estremo i propri interventi provocatori.

Ma con me hanno sbagliato i calcoli. Io me ne fotto altamente del loro ricatto, e faccio quello che ritengo giusto fare, accada quel che accada.

Era successo esattamente così con Attivissimo, era successo esattamente così con quelli del CICAP, ed è successo esattamente così l'altro giorno, con l’utente in questione.

Le menti di questi personaggi sono molto simili - subdole, ipocrite e vigliacche - ed il meccanismo che adottano è sempre lo stesso: approfittano della loro conoscenza nel campo per apparire come nobili crociati della verità, mentre il loro intento reale è proprio quella di seppellirla, usando come scudo quella conoscenza.

Sta agli utenti diventare un pò più smaliziati e imparare a riconoscere questi meccanismi (**), e non a me cambiare i criteri con cui gestisco il sito.

Grazie dell’attenzione.

Massimo Mazzucco


* Ci sono altri che suggeriscono di non espellere certi personaggi perchè esporrei il fianco a critiche di censura. A costoro ho già risposto nel corso dell'articolo.

** A chi è interessato, posso suggerire un criterio molto semplice: quando uno arriva a diffamare senza che ce ne sia bisogno, quello è il suo vero intento.




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