Il “BIG COMPLOTTO” DELLA SINISTRA INTELLETTUALE

Data 26/8/2004 20:12:55 | Categoria: terrorismo









Il “BIG COMPLOTTO” DELLA SINISTRA INTELLETTUALE





26.08.04 - C’è tutta una “sinistra”, in Italia, che si è schierata,
silenziosamente e vigliaccamente, su posizioni ambigue e profondamente
di comodo, riguardo all’11 Settembre.





Noi qui partiamo dal presupposto che chi vuole sapere la verità (o almeno che cosa di certo non è avvenuto quel giorno) può farlo con
assoluta tranquillità: le informazioni a disposizione, grazie ad
Internet, ci sono tutte, e sono più che sufficienti a prendere una
posizione precisa al riguardo. A quel presupposto aggiungiamo anche
spesso che i giornalisti non solo hanno la possibilità, ma hanno il
dovere sacrosanto di informarsi con ogni mezzo a loro disposizione,
prima di assumere quella posizione. E’ a loro infatti che si affida la
stragrande maggioranza della gente, con cieca fiducia, per sapere
quello che davero accade nel mondo.





Ma sempre più spesso scopriamo, fra le righe dei mille articoli
pubblicati qua e là, che invece la nostra “sinistra” o quelle
informazioni non le ha cercate, o - ancora peggio - ha scelto di
ignorarle.




E’ il caso di un articolo odierno su Il Manifesto, a firma di Roberrto
Silvestri, che tratta della imminente uscita del film di Michael Moore,
Fahrenheit 9/11.      (continua)

LETTERA A "IL MANIFESTO"



di Roberto Beltrame



Egregio Sig. Silvestri,  sono un abbonato del Manifesto e questa
mattina (26/8) ho letto il suo articolo sul film di Michael Moore
"Fahrenheit 9/11".



Ad un certo punto dell'articolo scrive: " ... Non spaccia
verità, non abbindola. Ricerca i pericoli e li affronta, senza
farsi prendere dalle isterie del Big Complotto...".



A tal proposito (del Big Complotto) avevo già scritto alla
Redazione vostro del giornale (senza peraltro ricevere risposta) per
chiedere proprio quale fosse la posizione in merito alle ipotesi che
circolano (almeno in libreria e su Internet) sulla possibilità
che gli attentati dell' 11 settembre non siano stati ideati e
realizzati così come ci è stato "riferito" (da Osama
& C.) ma che abbiano invece una diversa matrice.



(continua in coda all'articolo)






 Al di là delle opinioni che l’articolo esprime sul film,
chi scrive ad un certo punto si lascia scappare un certo compiacimento
per Moore, perchè “non spaccia verità, non abbindola.
Ricerca i pericoli e li affronta, senza farsi prendere dalle isterie
collettive del Big Complotto.”



Ohibò. Volete forse dire che voi, al manifesto, credete davvero
che sia stato Osama a buttare giù le torri? Volete davvero dire
che, con tutte le voci che circolano da anni, e con tutto il vostro
antibushismo endemico, non vi è nemmeno venuta la voglia di
andare a guardare da vicino che cosa sia davvero successo?



Non ci credo neanche se mi pagate. Siete troppo intelligenti, troppo
colti, e troppo pieni di ambedue le cose per non averlo fatto. Il che
mi lascia però una sola alternativa valida: a guardare ci siete
andati, ma appena avete capito di che cosa si trattasse – di una
verità fra le più scomode in assoluto, per chiunque –
avete preferito scapolare rapidi e fare orecchie da mercante.



Peccato che poi non abbiate il coraggio – troppo intelligenti, dicevo –
di dire apertamente che è stato Osama. Perchè sapete
benissimo che non è vero. E così, silenziosamente e
vigliaccamente, vi barcamenate in una specie di limbo ideologico, dove
evitate fino all’ultimo di esprimervi con chiarezza su quelle
responsabilità.



Finche un giorno vi scappa una frase come quella citata sopra, e di
colpo il trucco è svelato. Eh sì, perchè è
facile fare gli “anti-bush” a gettone, senza rimetterci niente di
proprio. E’ facile fare “quelli di sinistra”, specialmente con la
destra che c’è oggi al mondo. Ben più difficile sarebbe
“essere” di sinistra, ed assumersi tutte quelle responsabilità
che comporta il fatto di aver capito cosa c’è dietro alla lunga
barba di bin Laden. Lì, proprio perchè siete colti e
intelligenti, sareste obbligati a fare quello che, nel nostro piccolo,
cerchiamo di fare noi sui siti di libera informazione: lottare
perchè la verità arrivi al maggior numero di persone
possibile. Ma questo significa lavorare davvero. Significa litigare con
tutti dal mattino alla sera. Significa farsi venire il sangue amaro
quando vedi la gente che scappa di fronte alle prove più
schiaccianti. Significa perdere amicizie trentennali solo perchè
l’amico d’infanzia non ha nessuna voglia di riorganizzare l’arredamento
del suo cervello.



E invece così basta un ”imperialista” tirato dietro a Bush ogni
tanto, un “reazionario”, ”revisionista” o “restauratore” tirato dietro
a qualcun altro, che subito si può saltare con la coscienza
leggera sull’ultimo treno per Capalbio, appena in tempo per non
perdersi la sfregugliata di frutti di mare questa sera “tutti da
Silvia”.



E poi vi stupite se mettiamo le virgolette alla parola “sinistra”?



Massimo Mazzucco





***********



(prosegue la lettera di Roberto Beltrame al Manifesto).



[.... ]



Nonostante ci sia una relativamente vasta letteratura sull'argomento ed
in Internet ci siano centinaia di siti che ripropongono la questione,
dai media "ufficiali" (e per tali intendo anche il vostro giornale) non
ho mai avuto nessun riscontro in merito.








Potrà forse essermi sfuggita la singola trasmissione televisiva o
essermi perso il singolo articolo su quel giornale o quell'altro, ma se
paragoniamo l'attenzione dei media all'argomento con il risalto dato,
ad esempio, al delitto di Cogne, il rapporto, per bene che vada, sarà
di 1 a mille.





Per quanto sia scontato a questo punto della lettera, preciso di
appartenere a quella "isteria collettiva" che vede negli attentati
dell' 11 settembre il "Big Complotto".





Fino a qui nulla di particolare direi. So perfettamente che ci sono
teorie "dietrologiche" su tantissimi argomenti (dallo sbarco sulla Luna
alla morte di Lady Diana ecc. ecc.) vere o false che siano, ognuna ha
sostenitori e detrattori. La differenza sostanziale con tutte le altre
vicende però è che l'11 settembre ha inciso e continua ad incidere
pesantemente sul corso di tutti gli eventi a livello mondiale da quella
data in poi.





Personalmente, non sono interessato a scoprire se Lady Diana è morta
per un incidente o se la cosa era stata organizzata, così come non mi
interessa particolarmente scoprire se l'uomo è realmente sbarcato sulla
Luna.





La matrice degli attentati dell'11 settembre invece mi interessa. Moltissimo.





Da due anni a questa parte ho letto molto sull'argomento e soprattutto,
grazie ad Internet, ho visionato (più volte, con molta attenzione) foto
(ufficiali, presenti nel sito del Pentagono stesso), filmati (riprese
televisive dei vari canali TV andate in onda in diretta quel giorno),
letto analisi tecniche molto dettagliate in merito alla struttura delle
Twin Towers, studiato i percorsi degli aerei e gli orari degli
accadimenti e solo DOPO tutto questo ho aderito all'"isteria collettiva
del Big Complotto".





Mi chiedo: è stato fatto altrettanto da chi appunto definisce la cosa una isteria collettiva?





Oppure questa teoria è stata scartata (come dalla quasi totalità delle
persone) in quanto ritenuta "a priori" solo una delle tante ipotesi
dietrologistiche e quindi o "ridicola" o "pazzoide"?





Atteggiamento nel quale posso benissimo immedesimarmi in quanto da me
tenuto nei confronti delle altre teorie. Con una sostanziale
differenza: l'11 settembre non è una storia di UFO o una "bufala"
qualsiasi.


Dall'11 settembre dipendono i destini delle nostre vite e di quelle dei nostri figli e forse dei nostri nipoti.





Parlando della questione con parenti ed amici, ho riscontrato "SEMPRE"
questo atteggiamento di rifiuto "A PRIORI" della teoria; spesso non
sono riuscito ad esporla per intero nè a fornire i relativi supporti
(foto, filmati, ecc.) per un confronto. La discussione è terminata
prima per l'assoluta incapacità non di accettare, ma solo ipotizzare,
che la matrice non fosse quella comunicataci "ufficialmente".





Questo da amici e parenti. Ma da giornalisti?





Mi farebbe piacere avere anche solo un riscontro relativamente al fatto
di aver approfondito VERAMENTE l'ipotesi del "Big Complotto" ed essere
arrivato a conclusioni diverse da quelle alle quali sono arrivato io e
tantissimi altri.





Ringrazio per l'attenzione.





Roberto Beltrame (Refosco)








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