I sondaggi hanno ragione

Data 25/9/2009 21:50:00 | Categoria: 11 settembre

Nei commenti all’articolo precedente è accaduto un piccolo episodio molto significativo. Un utente che sostiene la versione ufficiale del 9/11 ha sfottuto i complottisti, citando un sondaggio nel quale solo il 14% degli americani ritiene in qualche modo il governo coinvolto negli attentati.

“Intanto però dovete cercare di risollevare un pò le sorti del complottismo - ha scritto con sarcasmo l’utente - visto che i sondaggi ormai vi danno per semi-scomparsi...”

Ed ha perfettamente ragione, purtroppo: che quel 14% sia accurato o meno, la cifra di persone nel mondo convinte dell’autoattentato è decisamente più bassa di quella di chi crede alla versione ufficiale.

Ma il problema sta proprio nelle persone come il nostro utente. Lo stesso individuo infatti, nei giorni scorsi, ha voluto rispondere alle famose ”12 domande a chi sostiene la versione ufficiale”, ed ha fatto più o meno la figura di un analfabeta che cerchi di tenere una lezione di teologia in sanscrito.

Ha cioè dimostrato di non essere minimamente in grado di difendere la versione ufficiale in cui dice di credere.

Non cito le sue risposte in particolare (*), perchè non ho alcun interesse ad umiliarlo pubblicamente: non è delle singole persone che ci occupiamo, qui su LC, ...
... ma delle idee che ciascuno di noi rappresenta. Il nostro amico infatti non è stato certamente l’unico a scornarsi con la realtà dei fatti dell’11 settembre: il fior fiore del debunking nazionale è sceso in massa sul sito, per rispondere alle famose 12 domande, ma l’unica cosa che sono riusciti a dimostrare – e per questo non smetteremo mai di ringraziarli - è che la versione ufficiale sia semplicemente insostenibile.

Ecco quindi dove sta il problema: persone relativamente intelligenti, che vengono messe di fronte ad una serie di fatti che oggettivamente contraddicono la loro tesi, ma che continuano imperterrite a sostenerla, per partito preso. Come se fosse una fede calcistica, e non il risultato di un percorso ragionato.

A sua volta, la grande maggioranza degli ignoranti (senza virgolette, in questo caso) trova molto più comodo ascoltare la loro voce, invece di porsi direttamente dei quesiti impegnativi come quelli sull’11 settembre. A loro volta ancora, i grandi media hanno tutto l’interesse a mantenere lo status quo, e quindi cavalcano - con consapevole vigliaccheria - questa ignoranza collettiva.

Il problema dell’11 settembre è tutto qui.

Ecco perchè nessun difensore del sistema, Piero Angela o Attivissimo che sia, si presenterà mai ad un aperto confronto. A loro non interessa la verità, interessa soltanto mantenere lo status quo.

Sono loro i veri responsabili delle conseguenze dell'11 settembre nel mondo.

Esiste una versione ufficiale che copre i veri responsabili di quegli attentati, ed esiste una certa quantità di persone che, per quanto incapace di sostenerla, continua a proclamare quella versione ufficiale, offrendo da un lato l’alibi alla “maggioranza silenziosa” – che non conosce i fatti da vicino - per guardare altrove, mentre di fatto copre la responsabilità criminale di chi davvero gli attentati li ha compiuti. Noi non sappiamo con precisione chi sia stato, ma sappiamo con certezza che non siano stati i 19 dirottatori della versione ufficiale.

Se anche queste persone dovessero finire, teoricamente, in tribunale, nulla le distinguerebbe da un vero e proprio complice dei crimini commessi.

Non sta però a noi il diritto di esprimere quel giudizio, come non sta a noi cercare di capire che cosa li porti a cozzare così violentemente contro la Ragione, pur di non riconoscere nemmeno il minimo dubbio su quanto affermato. Se non sapranno tacitare adesso il loro orgoglio, e non vorranno confrontarsi ora con la propria coscienza, lo dovranno fare comunque in seguito, con le “entità preposte” a quel giudizio.

E a quel punto possiamo solo augurargli che tale giudizio avvenga mentre ancora si trovano sulla terra.

Nel frattempo noi andiamo avanti, senza bisogno nè di insultarli nè di aggredirli. Restiamo pronti a riabbracciarli come a perderli per sempre, e facciamo semplicemente quello che la nostra natura, il nostro istinto, la nostra voce interiore ci dicono di fare.

Il resto avverrà da solo, che lo vogliamo o meno.

Massimo Mazzucco


(*) “Non cito le sue risposte in particolare”, dicevo, e invito gli altri a fare altrettanto. Prendersela con un utente singolo può anche dare una breve soddisfazione personale, ma questo significa in realtà fare il gioco della menzogna, che prospera proprio nella confusione e nella rissa di basso livello.



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