State attenti agli “influencer”

Data 27/12/2009 8:00:00 | Categoria: opinione

Un link nei commenti all’articolo su Beppe Grillo mi ha portato a conoscere il mitologico “Casaleggio”, l’uomo che secondo alcuni “manovra” il comico genovese dietro le quinte, per conto naturalmente dell’onnipresente loggia “ebreo-massonica” di matrice satanica. Costui avrebbe pure un antenato che ha partecipato alla guerra dell’Oppio, per cui è evidente che di tratti della maledizione in persona.

Non avevo mai approfondito questa "vox populi", per il semplice motivo che amo indagare partendo da fatti concreti, e non da tesi preconcette, ma la visione del filmato di Casaleggio sugli “influencer” merita sicuramente un’eccezione. Eccolo:



Secondo Casaleggio “il 90% dei contenuti in rete è pubblicato da un 10% degli utenti” che lui definisce “influencer”, cioè coloro che influenzano il pensiero altrui.

Già sarebbe interessante sapere da dove tragga Casaleggio queste percentuali, che presenta come statistiche assodate, visto che quella dell’ “influencer” è una definizione arbitraria, chiaramente personale: chi può stabilire se una persona influenzi o meno gli altri? E quanto bisogna influenzarli, per avere la patente di “influencer”? E se l’influencer fosse influenzato dalle idee altrui, resta un influencer o diventa influenced?

Fra due persone che discutono c’è sempre uno scambio di pensieri, ...
... e per quanto una personalità possa essere più forte dell’altra è da stupidi pensare che sia uno solo ad essere influenzato dall’altro.

Quando un discorso parte su una premessa così ridicola, ciò che segue non può che essere della stessa natura: sempre secondo Casaleggio metà degli influencer ha meno di 22 anni, il 40% è studente, il 60% sono uomini, e molti di costoro “sono persone che hanno una derivazione professionale o artistica o tecnologica.”

Avremmo quindi buona parte della metà degli influencer che sono giovani sotto i 22 anni “con derivazione professionale, artistica o tecnologica”.

Io personalmente sotto i 22 anni conosco solo dei ragazzi disperati, senz’arte nè parte, che non sanno nemmeno cosa vogliono fare da grandi. Altro che influenzare gli altri.

Ma non è finita: “Gli influencer agiscono dove ci sono interazioni, quindi nell'ambito delle comunità on line”, che Casaleggio suddivide in 5 categorie, e "pubblicano i loro contenuti più di una volta al giorno."

Peccato, per un attimo mi ero illuso di essere anch’io un influencer, ma io riesco a malapena a pubblicare un articolo al giorno, quando tutto va bene. Di più non sono mai riuscito a fare.

Gli influencer inoltre, secondo Casaleggio, pubblicano al 94% materiali video, al 92% articoli – si blog personali o altrui – e all’89% recensioni di film o altri prodotti.

Quindi, sempre per la famosa matematica che non è un’opinione, se il 90% dei contenuti in rete è pubblicato da influencer, e se costoro pubblicano video al 94%, la rete dovrebbe essere fatta quasi esclusivamente di video.

Chissà di quale "rete" sta parlando Casaleggio?

Ma poi, ve lo vedete uno che riesce a pubblicare più di un video al giorno? E’ una casa di produzione, non è uno "studente con derivazione professionale o artistica o tecnologica.” Io in sei anni di attività ho pubblicato circa 250 video, e oltre 3.000 articoli. Quindi sono decisamente anomalo.

“Un prodotto – continua Casaleggio - un servizio on line è fortemente influenzato dall'opinione dei cosiddetti influencer”. Talmente potenti sarebbero i pensieri di costoro, nel condizionare gli acquisti altrui, che "senza l’utilizzo di un influencer – remunerato, si intende – una azienda non è in grado di vendere i propri prodotti."

Sappiate quindi che ogni volta che acquistate una saponetta, un maglione o un'automobile c'è dietro lo zampino malefico del 22enne influencer.

Non parliamo poi della chicca finale sulle mamme "influencer", presentata come se fosse sempre la mamma A a influenzare la mamma B, e mai viceversa. Ha mai sentito, Casaleggio, parlare di un semplice scambio di opinioni? (Pare sia questa la vera natura del web, ma non diteglielo: potrebbe restarci molto male).

A questo punto, io dico soltanto una cosa: se questa è la persona che influenza Beppe Grillo consigliamogli qualcun altro, perchè è evidente che i suoi problemi nascono tutti da qui.

Massimo Mazzucco

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