America: lo "choc" che non esiste

Data 27/12/2012 19:10:00 | Categoria: media

La mattina del 24 (due giorni fa) ho dato un'occhiata alle news in Internet, e ho visto che molti siti (Cnn, Huffington Post, BBC) riportavano la notizia di un altro massacro, avvenuto poche ore prima nello Stato di New York: uno squilibrato ha dato fuoco ad una casa, poi ha aspettato che arrivassero i pompieri e si è messo a sparare all'impazzata su di loro.

Due pompieri sono rimasti uccisi, altri due feriti gravemente. Lo squilibrato si era poi suicidato, prima che arrivasse la polizia.

Vado ad accendere il televisore, convinto di trovare le "breaking news" su ogni canale. Mi dicevo "questa è grossa, sommata alla faccenda di Newtown la faranno diventare l'argomento di fine anno". Invece, non c'era ancora niente.

Ho pensato "come è lenta la televisione, rispetto ad Internet. Probabilmente stanno mandando i reporter sul posto, e ci vorrà ancora un po' prima che stabiliscano il collegamento".

Torno su Internet, e c'era già un primo aggiornamento con il nome dell'assassino, e la sua storia personale: nel 1980 aveva ammazzato sua nonna, poi aveva fatto 17 anni di galera ed era tornato in libertà. Nessuno evidentemente aveva valutato il suo equilibrio psichico.

Torno davanti alla televisione, dopo un'ora, ma non c'era ancora niente. [...]
Fox News, CNN, NBC, ABC, CBS, nessuno dei grandi network dava ancora la notizia. "Che strano - mi dico - nemmeno un elicottero che inizi a mandare immagini dall'alto, in attesa che arrivino i reporter?" (Di solito gli elicotteri delle TV locali fanno a gara ad arrivare per primi, per poi dare la diretta a tutta la nazione).

Torno nuovamente in Internet, e c'era già in rete la registrazione della drammatica telefonata fatta da uno dei pompieri feriti, che si era nascosto sotto il proprio camion: "Sono ferito alla schiena e a una gamba, perdo sangue, sento che cominciano a mancarmi le forze. Sbrigatevi ad arrivare!"

Sono tornato ancora davanti alla tv, aspettando pazientemente che parlassero di questo fatto, ma nessuno dava la notizia. Le ore passavano, ma c'erano soltanto i documentari sul Natale, quelli su Gesù Cristo e quelli - i più spinti di tutti - sulla "vera storia di Maria Maddalena". Ma dei pompieri massacrati quel mattino nulla.

A quel punto ho capito: la nazione non doveva sapere. I grandi networks - probabilmente d'accordo, o ciascuno per conto proprio - avevano deciso che questa notizia sarebbe stata troppo per una nazione già pesantemente scioccata dal massacro di Newtown.

A parte chi frequenta Internet, quindi, la grande massa degli americani ha passato il Natale senza sapere nulla, in tranquillità, grazie a questo gesto di "premurosa compassione" a reti unificate.

Ho passato due giorni pensando che non ci sia niente di più vergognoso di qualcuno che, all'alba del 2013, si arroghi il diritto di decidere quello che la gente deve sapere e quello che non deve sapere.

Oggi invece ho scoperto che qualcosa di più vergognoso esiste: si chiama "inventarsi le notizie". Sull'Ansa di oggi infatti compare il titolo: "Gli Usa sotto choc per il killer dei pompieri."

Bisognerebbe istituire una regola per cui viene tolta la licenza di fare giornalismo a gente che dimostri chiaramente di pubblicare falsità come questa.

Massimo Mazzucco



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