Assolti. No, colpevoli. Anzi, innocenti.

Data 28/3/2015 11:30:00 | Categoria: opinione

La giustizia italiana è qualcosa di fantastico: prima Amanda e Raffaele vengono condannati per omicidio, e si fanno 4 anni di galera. Poi in appello vengono assolti. Poi la Cassazione annulla l'assoluzione, e chiede il rinvio a giudizio. Il secondo appello stabilisce che sono colpevoli, ma in seguito la stessa Cassazione stabilisce non solo che siano innocenti, ma che non si debba più tornare a ripetere il processo.

Giocarsi la propria vita al totocalcio comporterebbe sicuramente meno rischi che non mettersi nelle mani della giustizia italiana.

Sia chiaro, qui non è in discussione la colpevolezza o innocenza di Amanda e Raffaele: quella è una verità che conoscono soltanto loro. Qui si mette in discussione un sistema di giustizia che riesce a consegnare quattro sentenze diverse, ciascuna l'esatto opposto della precedente, per lo stesso evento criminale.

E poi i giudici si ribellano quando si vuole introdurre la responsabilità civile dei magistrati.

Massimo Mazzucco



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