"Abbiamo il nemico in casa!"

Data 20/5/2015 20:10:00 | Categoria: terrorismo

Figuriamoci se prima o poi non arrivava in Italia il "terrorista marocchino con i barconi degli immigrati".

Era scritto nelle stelle, era scritto sui muri, era scritto fra le righe degli articoli e delle dichiarazioni degli ultimi mesi, era scritto persino sull'oroscopo di Novella 2000. E non solo la cosa si è avverata, ma è successa proprio nel momento in cui Renzi aveva un bisogno estremo di distrarre l'attenzione dalla sua ultima mossa vigliacca, nella quale ha deciso di rimborsare agli italiani solo una parte minima delle pensioni arretrate, e solo "una tantum".

Cosa c'era di meglio, a questo punto, che non un "brividone" nazionale come l'arresto di Touil Abdelmajid?

Un perfetto "Wag the Dog" all'italiana, con tanto di urla e strepiti dei leghisti in Parlamento, i quali aspettavano soltanto una notizia del genere per dare la stura agli ultimi conati di imbecillità programmata.

"Erano mesi che lo dicevamo - strillano i leghisti - che i terroristi arrivano sui barconi. Ora ne abbiamo la certezza!" E la Gelmini starnazza: "Abbiamo il nemico in casa!"

Nel frattempo nessuno si preoccupa del fatto che la madre e i vicini di casa di Abdelmajid sostengano in modo categorico che il giovane si trovasse in Italia il giorno della strage. Ma soprattutto, nessuno si preoccupa della totale mancanza di logica ...

... nella ricostruzione dei suoi movimenti: soltanto un imbecille patentato che mangia peyote e beve candeggina tutti i giorni rischierebbe la vita su un barcone da emigrante per riuscire ad arrivare in Italia, solo per poi ripartire, un paio di settimane dopo, e tornare proprio nell'Africa da cui era appena scappato.

E poi, come ci sarebbe andato in Tunisia, senza documenti? E come sarebbe tornato la seconda volta in Italia? Con un altro barcone forse? La prima esperienza non gli era bastata? Oppure questa volta ha viaggiato in prima classe, magari con l'Alitalia?

Ma ai nostri giornalisti la mancanza di logica non interessa. Loro sono soltanto delle macchine fotocopiatrici, che sputano dalle dita quello che qualcuno gli ha infilato nelle orecchie.

E intanto il nostro caro Renzi questa sera dorme tranquillo.

Massimo Mazzucco




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