L'ALTRA PEDOFILIA

Data 24/2/2005 2:57:45 | Categoria: dagli Usa

L'ALTRA PEDOFILIA

Tutte le legislazioni moderne proibiscono, ovviamente, agli adulti di avere rapporti sessuali con minorenni, e quasi tutte, altrettanto ovviamente, considerano aggravanti le situazioni in cui l'adulto si trovi in posizione di esercitare diretta autorità sul minore. Dal genitore stesso all'insegnante, quindi, si arriva al caso più estremo del prete pedofilo, ove costui possa addirittura paventare un'autorità divina, che contempli la tua dannazione eterna.

Ma che dire se l'atto criminale viene invece a combaciare alla perfezione con il più comune sogno che qualunque ragazzino tredicenne possa fare, specialmente se la tua insegnante di ginnastica è la ragazza della foto?

Questa è Pamela Turner, 27 anni, insegnante di educazione fisica in una cittadina della Contea di Warren, nel Tennessee. Ora, già il fatto di essere stato assegnato ad una sua classe per molti studenti deve essere sembrato un dono divino, ma cosa fare poi se la "teacher" divorzia, si ritrova di colpo senza casa, ...
... e lei viene ospitata proprio da te "per un breve periodo"? Te l'immagini la situazione: tredicenne, lo specchio del bagno trasformato in tiro a segno perenne per brufoli, ormoni che ti escono anche dalle orecchie, innamorato pazzo della bionda dei tuoi sogni, e te la ritrovi a dormire proprio nella stanza accanto? Cosa fai alla sera, morsichi il rosario e preghi l'Angelo Custode che l'ospite non si faccia prendere da strani pensieri, o passi la notte a fissare allucinato lo spigolo del comodino, pensando a come scavare al più presto un buco nel muro per arrivare direttamente sotto il suo letto?

Comunque sia, "la legge è uguale per tutti", e finchè vige in certi termini, secondo quelli va rispettata. Passi quindi l'incriminazione per abuso sessuale su mìnore, ma cosa dobbiamo dire di fronte all'aggravante, invocata dall'accusa - la famiglia - che lei avesse "potere disciplinare" sulla vittima. (Come lo ricattava, secondo voi? Venti flessioni in più domani a scuola, da solo sul materassino puzzolente, se non le fai qui subito sopra di me?)

Naturalmente, ci dicono gli avvocati, "le parti ora stanno trattando in privato", e c'è chi si arrischia a dire che si metteranno pure d'accordo. Ovvero: la solita, schifosa faccenda di soldi travestita da giustizia, dove una certa cifra di compensazione al padre a) guarirebbe per sempre le ferite incurabili del figlio, b) non obbligherebbe più la teacher ad andare in prigione ad "espiare e rieducarsi", mentre un solo dollaro in meno porrebbe improvvisamente una serie di problemi in più.

Ma chiamiamolo ricatto e facciamo prima, allora.

Io infatti a questo punto denuncerei piuttosto il padre, per aver chiaramente teso una trappola maliziosa, che ora si mostra in tutta la sua plateale incongruenza: se sai che la legge è uguale per tutti, e sai anche di essere quel tipo di bacchettone che denuncerebbe una teacher di ginnastica che ti tocca il pargolo, cosa fai? Prima lasci che il figlio veda Baywatch tutti i pomeriggi fino a rincoglionire, e poi una sera gli fai sfilare davanti alla stanza la Pamela in sottoveste che va a lavarsi i denti?

(O forse l'ha denunciata perchè sperava di fare lui il colpo gobbo, invitandola in casa, mentre lei manco se l'è filato, e a preferito investire direttamente sulle generazioni future?)

Massimo Mazzucco

Fonte: AP 02-23-05 12:37 EST



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