LETTERA A VITTORIO ZUCCONI DI REPUBBLICA

Data 5/10/2005 10:21:45 | Categoria: 11 settembre


NUOVA LETTERA A ZUCCONI (nei commenti)

Pubblichiamo, nell'ordine, la "lettera al direttore" di un lettore di Repubblica (3.10), la risposta di Vittorio Zucconi, e la nostra lettera al proposito, inviata oggi allo stesso Zucconi.

[La lettera iniziale a Repubblica]

Le bufale che volano

Caro Direttore, è a conoscenza delle numerose voci e dei numerosi e inquietanti filmati che mettono in dubbio la versione ufficiale dei fatti dell'11 settembre? Mi riferisco in particolare alla questione del crollo delle torri, sin dall'inizio abbastanza strano per la velocità e il modo con cui le stesse sono venute giù. Si parla ora apertamente di tecniche di implosione, ovviamente preparate ben prima degli attentati; analizzando attentamente i filmati del crollo che circolano su Internet e che affiancano le scene del crollo delle torri a scene di palazzi fatti implodere, si vede chiaramente ...
... una serie di piccole esplosioni mirate tipiche di quel sistema di demolizione controllato. Se a ciò si aggiunge che le torri erano state progettate per sopportare l'impatto con un grande velivolo e che i resti dell'aereo del Pentagono non si sono mai visti ne ritrovati qualche elemento non proprio chiaro c'è, o no? Lei che ne pensa? Tutte stupidaggini o siamo di fronte alla madre di tutte le "strategie della tensione" (anche alla luce degli eventi successivi)?
Grazie per l'attenzione.
Damiano Di Sotto

[La risposta di Zucconi]

Oddio mio, ricominciamo con il complotto delle Torri e l'aereo fantasma del Pentagono. La invito a consultare il sito www.attivissimo.net/antibufala/elenco.htm io non ce la faccio più a smentire tutte le fregnacce che circolano in rete sull'11 settembre. Grazie.

[ La nostra lettera di oggi]

Egregio Sig. Zucconi, mi chiamo Massimo Mazzucco, e sono il responsabile del sito luogocomune.net. Le scrivo anche a nome di tutti quegli iscritti che condividono con me alcuni dubbi di fondo sulla versione ufficiale dei fatti dell'11 Settembre.

Ho letto infatti con un certo stupore la sua risposta ad un lettore ("Le bufale che volano", 3.10.05), che chiedeva lumi sulle "numerose voci e numerosi e inquietanti filmati che mettono in dubbio la versione ufficiale dei fatti dell'11 settembre".

Lo stupore è dovuto sia al tono tranchant con cui definisce "fregnacce" le suddette voci (per un attimo, le confesso, ho temuto di leggere Magdi Allam), sia soprattutto al rimando che lei fa ad un sito internet sul quale, a suo dire, tali voci sarebbero tranquillamente smentite.

Le posso garantire invece che tutte le "smentite" proposte da quel sito (e da tutti i siti simili, in lingue diverse dalla nostra) vengono smontate - queste sì, con grande facilità - nella pagina dedicata ai "debunkers", all'interno della nostra Sezione 11 Settembre. Il nostro lavoro però, a differenza del loro, è basato esclusivamente su documentazione ufficiale, in molti casi fornita dallo stesso DoD di Washington. Non basta definirsi "cacciatori di bufale" per garantire un carniere sempre pieno (anzi, è casomai la curiosa "specializzazione" che dovrebbe insospettire, non crede?)

Ma la cosa che mi sta più a cuore dirle, è che io sono proprio l'autore di uno dei filmati di cui le parla il lettore iniziale. Il filmato contiene, peraltro, le stesse immagini ufficiali messe in onda dalle TV quel giorno (CNN, ABC, ecc.), analizzate con un pò più di attenzione. Nient'altro.

Mi permetto quindi di dedurre che lei non abbia ancora potuto vederlo personalmente, e vorrei metterle a disposizione una copia, che potrà scaricare con un semplice "salva come" direttamente dal link che trova in coda.

Ciò non la impegna, ovviamente, a risposte di alcun tipo, ma sono certo che dopo averlo visto vorrà per lo meno riconsiderare la sua sommaria definizione di "fregnacce", data alle obiezioni che onesti cittadini da ogni parte del mondo stanno sollevando - in numero sempre crescente - alla cosiddetta versione ufficiale dei fatti. It just won't go away, dicono in qualche parte del mondo che lei ben conosce.

Non avrei mai osato disturbarla sull'argomento, ma visto che si è dato la pena di leggere che cosa dicono i cosiddetti "debunkers" in rete, mi sembra giusto a questo punto che voglia dare anche un'occhiata, un pò più da vicino, a ciò che sostiene la parte avversa.

In fondo, non era il dibattito il sale della democrazia?

Cordialmente

Massimo Mazzucco - luogocomune.net



AGGIUNTA ALL'ARTICOLO:

Evidentemente convinto delle proprie posizioni, Zucconi ha ripreso oggi l'argomento, pubblicando una seconda lettera, che lamentava la sua sbrigativa risposta alla prima. Ha però risposto, a nostro parere, in maniera ancora più sbrigativa.

***

[la lettera del 5.10 a Zucconi]

IL GRANDE SATANA
Caro Direttore,
mi é molto dispiaciuto leggere la risposta che lei ha dato a Damiano Di Sotto in relazione alle sempre piú numerose e serie ricerche che demoliscono la versione ufficiale sull'11 settembre. Pensavo che anche lei fosse un amante della ricerca della veritá nei fatti, e pensavo che fosse in grado di leggere tra le righe delle molte menzogne che il governo e la propaganda americana ci propinano ogni giorno. Lei spesso critica le bugie di questo governo americano ma quando si tratta del 9/11 si fida cecamente. Piuttosto strano. Come minimo poteva rispondere educatamente al lettore ed esprimere un'opinione personale invece di dirigerlo verso un sito poco serio come quello di Paolo Attivissimo che si occupa di debunking in maniera abbastanza infantile. Capisco che per lei sia impossibile a livello professionale sostenere pubblicamente quelle che lei definisce "fregnacce" (termine piú adatto alla versione ufficiale, direi), ma almeno potrebbe sostenere il libero scambio di idee ed opinioni ed invitare le persone ad informarsi correttamente da molteplici fonti, ufficiali e non, per farsi un'opinione propria non inquinata dai condizionamenti della propaganda mediatica. Perché non indicare oltre al sito antibufala anche un altro che sostenga tesi differenti?

Grazie per l'attenzione
Riccardo Farabegoli

[la risposta di Zucconi]

Non tutte le tesi sono eguali e rispettabili soltanto perchè sono opposte. Mi dispiace, ma fino a quando sentirò parlare di “ebrei avvertiti prima dell'attacco”, di “aerei fantasma mai caduti sul Pentagono”, di “rottami introvabili”, di “cariche esplosive predisposte nelle Due Torri” non accetto discussioni nè critiche con i “dietrologi”. Non pratico nè la circonvenzione di incapace a fine di autopubblicità o di lucro (come i libri che stanno sfruttando la nostra incredulità davanti a tanta malvagità) né la bio coltivazione della paranoia. Criticare il governo americano (come ho fatto con tutti i governi delle nazioni dove ho lavorato) è il mio dovere di giornalista.. Incentivare i culti satanici dell'antiamericanismo a tutti i costi, no.

***

Questo è il nostro commento, che però non inviamo a Zucconi per non intasargli inutilmente la casella postale (l'email di Zucconi, che sta su repubblica.it, è vzucconi@aol.com). Se un giorno mai passerà di qui, potrà leggerlo con comodo.

Citazione:
Non tutte le tesi sono eguali e rispettabili soltanto perchè sono opposte.


Al punto da non sentirsi nemmeno in dovere di confutarle? Non le sembra un pò troppo comodo? (Le ripeto, per quel che mi riguarda, Attivissimo confuta solo se stesso).

Citazione:
Mi dispiace, ma fino a quando sentirò parlare di “ebrei avvertiti prima dell'attacco”, di “aerei fantasma mai caduti sul Pentagono”, di “rottami introvabili”, di “cariche esplosive predisposte nelle Due Torri” non accetto discussioni nè critiche con i “dietrologi”.


Per quel che riguarda gli ebrei, è evidente che lei non legge Haaretz. Qui trova la copia in cache di un loro articolo che metterebbe "fuori discussione" - secondo i suoi criteri - anche il noto quotidiano israeliano.

Per quel che riguarda gli aerei fantasma e i rottami introvabili, basterebbe che qualcuno ci dicesse dove sono, e credo che nessuno disturberebbe più.

Per gli esplosivi nelle Torri, a questo punto non posso che chiederle se ha finalmente visto il filmato che le ho messo a disposizione.

M.M.




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