Blair scopre le energie pulite. O quasi.

Data 31/10/2005 6:59:42 | Categoria: news internazionali



Con un tempismo perlomeno curioso, anche Tony Blair ha trovato il modo di dissociarsi dalla destra "enronomica" di Cheney & Company, in questi giorni non facili per la junta texana insediata a Washington. Per farlo, il Primo Ministro inglese approfitta del meeting internazionale che avrà luogo martedi a Londra, sul fondamentale problema del "global warming" e del protocollo di Kyoto.

"141 nazioni - ha ricordato Blair - hanno già sottoscritto il protocollo, che ci impegna tutti a diminuire le emissioni di carbonio del 20% [rispetto al 1990], entro la fatidica data del 2010. Ma all'appello manca ancora l'America", che guida la lista degli inquinatori, come è noto, con grande distacco da qualunque altra nazione.

Se non altro, nel rifiutare di sottoscrivere, Bush disse probabilmente per l'unica volta nella sua presidenza la sincera verità: "Sorry - annunciò sconsolato - ci costa troppo. Non se ne parla nemmeno".

Accusato di ipocrisia è invece lo stesso Blair, ...
... a cui qualcuno ha fatto notare che se è vero che l'Inghilterra ha firmato, le misure per correre ai ripari sono ancora tutte da implementare.

Ma per uno che ha avutoi la faccia di sostenere che Saddam era in grado di colpire l'Europa con testate atomiche in 40 minuti, replicare non è stato certo un problema: "The government will be taking action soon to achieve its domestic goal of reducing carbon dioxide emissions by 20% by 2010", "il governo presto entrerà in azione per raggiungere l'obbiettivo di riduzione del 20%, a livello nazionale, entro il 2010".

Mentre Blair ha buttato là un'altra frase, molto più significativa, che traduciamo ma lasciamo all'interpretazione di ciascuno. Blair ha definito le questioni che riguardano il surriscaldamento globale "trouble with so much international politics: a reluctance to face up to reality and the practical action needed to tackle problems", "il problema di molta della politica internazionale: una riluttanza a guardare in faccia la realtà e gli interventi pratici necessari a fronteggiare i problemi".

Blair ha poi aggiunto: "We need to see how the existing energy technologies we have such as wind, solar and - yes - nuclear, together with new technologies such as fuel cells and carbon capture and storage, can generate the low carbon power the world needs." "Dobbiamo verificare come le tecnologie che già abbiamo a disposizione, come il vento, l'energia solare, e - perchè no - quella nucleare, possono integrarsi a quelle più nuove, come le cellule di combustibile e la cattura e isolamento dei residui di carbone possano produrre il tipo di energia a basso consumo di carbone di cui il mondo necessita."

Già, perchè no, quella nucleare? Non sarà mica una Cernobyl ogni tanto a farci venire il mal di pancia.

Al meeting ci saranno anche India e Cina, che secondo Blair avranno un ruolo molto importante nella ricerca di un accordo equilibrato fra le nazioni.

Fate pure con calma, verrebbe da dire. Noi tanto abbiamo davanti almeno 5 anni di vita ancora respirabile, prima che tutto vada a catafascio, e gli anni diventano addirittura 7 nelle previsioni più ottimistiche. Cosa possiamo volere di più, dai nostri governanti? Non si può mica fargli fretta per ogni stupidaggine come questa.

Massimo Mazzucco

Fonte: BBC

I fotogrammi dell'immagine sono tratti da questa animazione della stessa BBC.




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