I SIGNORI DELLA GUERRA

Data 11/3/2004 12:38:44 | Categoria: politica italiana

I SIGNORI DELLA GUERRA



 



Oggi la camera ha
definitivamente approvato la conversione in legge del decreto che
proroga la presenza dei mercenari italiani nei vari paesi del mondo fra
i quali l’Iraq, dei quali stanno occupando il suolo proditoriamente,
giustificando la loro ingombrante presenza sotto le mentite spoglie di
fantomatiche missioni umanitarie.
Nell’aula si è consumata ancora
una volta la solita farsa stantia, con i deputati DS (tranne 39 non
allineati), della Margherita e dello SDI che hanno deciso di non
esercitare il diritto di voto del quale gli elettori li hanno
insigniti, preferendo altresì prodursi in un teatrino di dubbio gusto,
sventolando pateticamente le schede per la votazione.
E’ quanto mai
curiosa questa incapacità patologica del centrosinistra di prendere
decisioni che esulino da una visione prettamente democristiana della
politica, associata ad una puerile riluttanza ad identificarsi con
quello che una volta era lo scudo crociato, nel tentativo di carpire
consensi fra le fila della sinistra...


...La confraternita di
Romano Prodi ogni giorno che passa somiglia sempre più a un battello
alla deriva nel mare della propria assoluta mancanza d’idee, di
programmi, di alternative all’operato del governo Berlusconi.
Come
potrebbero mai pretendere di ottenere credibilità uomini che,
rasentando il parossismo, concretano la folle idea di schierarsi con
tutti (e con nessuno) nel velleitario tentativo di racimolare voti di
ogni colore?
Com’è possibile che uno schieramento politico (sia pur
privo di un’identità) parteggi contemporaneamente per i pacifisti e per
i signori della guerra, per i giovani pestati a sangue dai carabinieri
e per i carabinieri, per chi avversa l’invasione dell’Iraq e per chi in
Iraq ci va a fare l’imprenditore, lucrando un bel mucchio di soldi
insanguinati sulle spalle di tante, troppe vittime innocenti?

Com’è
possibile sfilare sotto le bandiere della pace e poi astenersi dal
votare contro l’infamia dei mercenari travestiti da crocerossine?
Com’è
possibile scendere in piazza al fianco dei lavoratori e poi voltar loro
le spalle contribuendo a far fallire il referendum sull’estensione
dell’articolo 18 e condannando vergognosamente la sacrosanta protesta
degli autoferrotranvieri?

Purtroppo i risultati di un simile
disimpegno qualunquista vissuto all’insegna dell’utilitarismo spicciolo
sono sotto gli occhi di tutti.
L’occupazione del suolo iracheno
continuerà ed i “signori della guerra”, siano essi seduti fra i banchi
della maggioranza o fra quelli delle marionette che pensano di essere
state elette con lo scopo precipuo di poter sventolare le proprie
schede di voto, hanno deciso che il nostro paese continui ad essere
invasore e prevaricatore, contravvenendo ai principi basilari di quella
costituzione la cui valenza è ormai paragonabile a quella della carta
straccia.

Il 20 Marzo il movimento pacifista, che non ha padroni
né colore sfilerà ancora una volta nelle strade, per ribadire il
proprio no alla guerra, all’imperialismo americano e ad ogni
occupazione militare e sfileranno anche gli amici di Romano Prodi,
insieme alle loro schede di voto intonse; perché non afferrare al volo
un refolo di coerenza ed astenersi anche quel giorno, dando prova di
avere almeno un minimo di dignità?










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