Due giorni fa ho assistito a mezz'ora di televisione da puro voltastomaco: Sky-TG24 ha infatti dedicato uno speciale a Lorenzo Orsetti, il miliziano morto di recente in Siria.

Il programma si è svolto come se fosse la commemorazione di un eroe del risorgimento. Orsetti è stato trattato alla stregua di un Carlo Pisacane, oppure uno dei fratelli Bandiera, o un Martire di Belfiore, tutta gente che ha immolato la propria esistenza per la giusta causa della libertà d'Italia.

Ora sia ben chiaro: chiunque ha il pieno diritto di arruolarsi ed andare a combattere per chi vuole. La vita era la sua, e nessuno deve decidere cosa farne se non lui.

Quello che stupiva invece nel servizio di Sky era proprio la reiterazione del concetto che Orsetti era sì un miliziano, ma "che combatteva dalla parte dei giusti". Perchè nella logica del mainstream gli americani, gli occidentali (e in questo caso i poveri curdi) sono i "buoni", mentre quelli dell'Isis naturalmente sono i cattivi.

Quindi basta combattere l'Isis per ritrovarsi "dalla parte dei giusti".

Una tale semplificazione, per chi sia minimamente informato sui fatti reali, è una vera e proprio offesa alla logica, ma risponde naturalmente ai principi della propaganda occidentale, e quindi ci può stare.

La domanda che resta da porsi è questa: ma Orsetti almeno lo sapeva che stava combattendo un fantasma? Una entità creata a tavolino dall'alleanza fra Stati Uniti e Arabia Saudita, messa in piedi per fare il lavoro sporco di rovesciare Bashar Al-Assad per conto di USA e Israele? E se lo avesse saputo, si sarebbe comunque sentito dalla parte dei giusti, o forse se ne sarebbe tornato a casa schifato, per essere stato usato dai suoi eroi americani - i paladini della libertà e della giustizia - come la pedina inconsapevole di un gioco molto più grosso di lui?

Massimo Mazzucco