di Gianluca Ferrara

Gianroberto Casaleggio è morto. Migliaia di simpatizzanti e attivisti piangono la sua prematura dipartita. Aveva 61 anni. Senza di lui i tanti meet up ramificati in tutto il Paese, le tante passioni e la tanta rabbia sociale non avrebbero trovato un luogo dove sperare e lottare. Casaleggio e con lui Beppe Grillo, hanno dato una speranza a tanti italiani e tante italiane stufi del degrado morale e culturale che i cittadini hanno ereditato da una partitocrazia marcia, al servizio dei potentati economico finanziari. Gianroberto Casaleggio, a prescindere da come la si pensi, è stato un uomo che ha avuto una visione politica e sociale completamente alternativa a quella vigente. Il principale dramma odierno è proprio la perdita di visione, di un sogno da rendere reale. Nell’odierna tecnocrazia economica, i sogni sono stati soppressi è stato vietato il diritto a sognare come sosteneva il grande Edoardo Galeano.

Casaleggio ha avuto il coraggio di sognare un mondo diverso, distante dagli schemi e dalle prigioni sociali in cui sempre più persone sono rinchiuse. Nel suo libro Vieni vidi web, scrive: “Molti ospedali e produttori di farmaci hanno chiuso i battenti da quando sono diminuite le malattie ambientali. Gli ipermercati sono stati rasi al suolo ovunque. I beni alimentari prodotti e consumati a chilometro zero sono stati defiscalizzati...

Le imprese di costruzione sono state riconvertite in imprese di decostruzione. Distruggono edifici e infrastrutture inutili. La decostruzione è diventata in pochi anni uno dei principali business del pianeta insieme alle opere di bonifica. In Italia le statue di Garibaldi sono state sostituite da statue di Gandhi. Nei fiumi si è tornati a fare il bagno la domenica con la famiglia. Chi è sorpreso a inquinare è condannato alla raccolta differenziata a vita nel proprio comune. Non si possono possedere complessivamente mobili e immobili per un valore superiore a cinque milioni di euro. Ogni euro in più deve andare a favore della comunità (…) . La proprietà delle aziende appartiene a chi ci lavora. Le multinazionali, dopo la Seconda Rivoluzione Americana, sono state dichiarate illegali in tutto il mondo e quindi sciolte: dalla Monsanto alla Nestlè alla McDonald’s. I lavori pesanti sono fatti dai robot e non nobilitano più l’uomo”.

Oggi il grave errore della politica è stato quello di limitarsi a tamponare le falle del sistema, scendere a patti con esso e non immaginarne uno del tutto alternativo e battersi per esso. La vera sfida del M5S è quella di non cadere nella ragnatela dove sono finite le istanze di tanti che in passato volevano un cambiamento radicale. Sarebbe il tradimento del sogno di Casaleggio. Casaleggio, lo si sarà potuto amare o odiare, ma senza anche al suo contributo in Italia non si sarebbe avuto un dibattito forte su argomenti fondamentali. Non si sarebbe ipotizzato un Paese dove a prevalere dovrebbero essere le energie rinnovabili invece che gli inceneritori, l‘acqua pubblica invece che quella venduta da multinazionali per non parlare della richiesta di una pulizia di una classe politica senza più etica avvinta sempre più al malaffare.

Il merito principale di Casaleggio, a mio avviso, è stato quello di porre al centro dell’attenzione il malessere della democrazia della rappresentanza e soprattutto tentare di veicolare il vero significato della democrazia. La democrazia nata ad Atene nel V secolo a.C. era quella diretta, quella della partecipazione. Una realtà non facilmente realizzabile specie in grandi realtà. Casaleggio riteneva che, oggi, Internet può essere uno strumento che può dar voce ai cittadini e realizzare una democrazia diretta. Una democrazia diretta che però è osteggiata perché farebbe saltare quella rete di interessi che si celano dietro la facciata della politica. Una politica ostaggio dei partiti che negli ultimi decenni sono diventati dei veri e propri grumi di potere che non permettono il fluire democratico.

Queste idee sono state all’origine dei tanti appellativi e attacchi che gli sono stati rivolti. Oggi, il solo ipotizzare un sistema alternativo a quello del pensiero unico è un reato. Non importano le idee contenute. Se sono errate o credibili, ciò che non è permesso è immaginare e sognare altro. Oggi ai cittadini non è permesso sognare, ma avere solo bisogni perché quest’ultimi, a differenza dei primi che sono sovversivi, sono controllabili. La vera eredità di Casaleggio è proprio l’invito a continuare a sognare un mondo diverso, un’eredità che ad oggi è stata accolta da quasi 10 milioni di persone.

Come ho già avuto modo di scrivere il M5S è destinato a diventare forza di governo. Lo diventerà a prescindere dai meriti o demeriti, basterà attendere la palese autodistruzione di quell’idea di società oramai defunta a cui viene detto ai partiti di continuare a veicolare. Anche se Casaleggio non potrà vedere il M5S al governo un grande merito sarà da attribuire al suo sogno diventato realtà.

Gianluca Ferrara (Fonte)