Quali percentuali avrebbe oggi nei sondaggi il Movimento 5 Stelle, se non combinassero un casino alla settimana?

Non era ancora finita l'imbarazzante faccenda di Grillo che sfugge alle responsabilità del blog, nascondendosi dietro a quisquilie legali, che arriva la notizia del "siluramento" della neocandidata a sindaco di Genova, eletta dalla rete e subito dopo sconfessata da Grillo in persona.

"A coloro che non capiscono questa mossa - ha detto Grillo - chiedo di fidarsi di me".

Va bene Beppe ci fidiamo, di sicuro tu saprai qualcosa che noi non sappiamo. Ma allora scusa, perchè non l'avete sfiduciata prima del voto online? Perchè dare luogo alla procedura delle comunarie on-line, solo per cancellarne il risultato 24 ore dopo?

Va bene dare inconsapevolmente delle armi al nemico, ma qui si tratta di spararsi direttamente nei genitali una volta alla settimana.

E nonostante questo il 5 Stelle rimane il primo partito nei sondaggi. Non si scolla però da quel fatidico 30%, che fino ad oggi rappresenta la soglia massima mai raggiunta dai 5 Stelle in Italia.

Ma quali percentuali avrebbe oggi - torno a domandarmi - se tutti questi errori madornali potessero essere evitati? Con una scena raccapricciante come quella di Minzolini che viene abbracciato dai suoi compagni di merenda in parlamento, il 5 Stelle avrebbe dovuto fare un balzo netto di 2 o 3 punti di percentuale in due soli giorni, senza fare la minima fatica.

E invece sono lì a doversi arrampicare sui vetri per la questione della responsabilità del blog, oppure per la candidata sindaca prima eletta e poi immediatamente sfiduciata.

Quanto durerà ancora il vento a favore dei 5 Stelle, prima che la gente cominci a stufarsi di dargli fiducia al buio?

Guardate che non è una domanda stupida da porsi, visto che l'obiettivo dichiarato è quello di arrivare  40%.

Davvero ci vuole così tanto a dare una vera regolata ai meccanismi interni dei 5 Stelle, per cominciare finalmente a guardare seriamente al nostro futuro?

Massimo Mazzucco