Educata, composta e silenziosa, Giorgia Meloni sta rapidamente scalando le classifiche di gradimento degli italiani. Ogni settimana che passa, lei si porta a casa mezzo punto percentuale nei sondaggi nazionali. Solo un anno fa Fratelli d’Italia stava al 4%, mentre oggi, secondo gli ultimi sondaggi, è arrivata oltre l’11%. E Giorgia Meloni fa tutto questo con costanza e con tenacia, senza sbraitare e senza fare rumore.

Come ben sappiamo, anche Salvini ha avuto una crescita vertiginosa, fra le elezioni del 2018 e oggi. Ma lui lo ha fatto stando al governo, come ministro degli interni, intestandosi ogni giorno le battaglie sull’immigrazione in diretta sui telegiornali. Mentre Meloni non ha nessun palcoscenico pubblico, non è mai stata ministro, e tutto ciò che ha a disposizione sono le sue apparizioni nei talk-show.

Ma a furia di reiterare le sue posizioni in modo chiaro e senza ambiguità, sta costruendo una popolarità basata su un piedistallo molto più solido di quello di Salvini. I sostenitori di Salvini infatti sono sostenitori di tipo emotivo, mentre quelli della Meloni sono di tipo razionale. E le emozioni, come sappiamo, vanno e vengono in un battibaleno, mentre i ragionamenti razionali sono destinati a durare nel tempo.

Prepariamoci quindi ad assistere ad una vera battaglia per la leadership della destra, che non sarà più fra Salvini e Berlusconi, ma eventualmente fra Salvini e Meloni.

E a questo punto, quando arriverà il momento di andare alle elezioni, c'è addirittura la possibilità di vedere alla guida del paese una destra razionale, basata su concetti chiari e trasparenti, anzichè una destra da osteria, fatta di monosillabi, di luoghi comuni e di rosari agitati al vento.

Io personalmente non sono mai stato di destra, ma devo onestamente dire che fra i due preferirei mille volte vedere Giorgia Meloni al governo del nostro paese, che non Matteo Salvini.

Massimo Mazzucco