Questa sera un amico ha mandato queste riflessioni per la trasmissione di contro.tv. Ve le ripropongo, perchè mi piacerebbe sentire anche la vostra opinione.

di Manlio Dorigo

Vorrei proporvi un breve riflessione (anzi due) post euforia Europea. La prima riguarda la sfera emotiva nella quale ognuno riversa le più diverse motivazioni: personalmente ho provato una grande soddisfazione nel vedere sconfitto un Paese che da secoli ci hanno spiegato essere dalla parte giusta della Storia e che quasi sempre è abituato a vincere e a dominare (anche perchè scrive o detta le regole del "Gioco"), aspettandosi poi dagli altri il fair play e il rispetto che si deve al più forte.

La seconda è più "politica": vedere le scene di autentico entusiasmo popolare e di partecipazione per un evento calcistico consente forse di illudersi e comunque di impegnarsi per costruire un sentimento collettivo anche per i grandi temi sociali che ci attendono nei prossimi decenni, senza avere atteggiamenti di superiorità intellettuale rispetto all'emotività di massa.

Utopia? Può darsi ma, per citare Vittorio Sermonti, ".. dalla rapa del calcio a volte si può trarre qualcosa di più e di meglio che un succo amaro .."