Tucker Carlson è stato licenziato dalla Fox. Nonostante la sua trasmissione fosse la più vista in assoluto sul canale di Rupert Murdoch, il magnate australiano ha deciso che la pressione per liberarsi di Carlson fosse troppo forte per continuare ad opporsi.

Come scusa ufficiale è stata usata la questione Dominion, la società che costruisce le macchinette per il voto elettronico, che aveva denunciato la Fox per diffamazione (diversi personaggi nelle trasmissioni della Fox avevano sostenuto che le macchinette Dominion fossero “truccate”, per favorire Biden nell’elezione del 2020). Fox ha dovuto patteggiare con Dominion una somma di oltre 700 milioni di dollari per evitare di finire sotto processo.

Anche se una sola delle venti affermazioni diffamatorie contro la Dominion era venuta da Tucker Carlson in persona, questo è bastato per addossare a lui tutta la colpa della causa legale, e dei relativi danni subiti.

In realtà, Carlson stava cominciando a dare fastidio all’establishment di Washington per mille motivi diversi: basta leggere cosa ha scritto la CNN (voce profonda del Deep State) contro di lui, per avere la misura del problema che Carlson stesse rappresentando per loro: “La Fox News e Tucker Carlson, l’estremista di destra che usava il suo podio di prima serata per esercitare il suo fermo controllo sul partito repubblicano, hanno chiuso i loro rapporti.

Nello stesso articolo, la CNN non tralascia di ricordare a tutti come Carlson fosse un commentatore “misogino, sessista e omofobo”, che aveva instaurato nel suo entourage un’atmosfera impossibile per il mondo femminile. La solita giornalista “me too” pescata per l’occasione ha addirittura dichiarato che “le molestie sessuali erano tali che aveva pensato di suicidarsi”. (Licenziarsi no, naturalmente. Uno pensa subito al suicidio).

Carlson viene anche accusato di essere un “complottista che ha propagandato infondate teorie del complotto sul Covid e sul vaccini”.

Insomma, tutto l’arsenale del pensiero unico si è scatenato istantaneamente contro di lui, e in un modo o nell’altro il granello fastidioso che stava inceppando la narrazione mainstream è stato eliminato.

Per ora Carlson non ha rilasciato dichiarazioni, ma è difficile pensare che uno come lui, dopo il successo raggiunto con la sua audience, si rassegnerà a scomparire nel nulla.

(La butto là, come una scommessa: se Trump vincerà le elezioni, Carlson diventerà il portavoce della Casa Bianca).

Massimo Mazzucco