di Carlo Andrea Eremita

Alture dell'Iraq settentrionale, rifugio del Mullah Kassar, guida dell'Isis: 23 gennaio 2021.

Una guardia entra nella grotta ed annuncia: “Mullah Kassar, sembrerà strano, ma ci sono alla porta Absul e Fetih che vogliono parlare con te.”

Mullah Kassar: “Absul e Fetih? Qui? Come è possibile? Non dovevano essere in Occidente per compiere qualche attentato? Non avevano giurato di portare avanti la Jihad sacrificando persino la loro vita? Porgimi la verga e falli entrare.”

I due entrano deferenti e con il capo chino.

Kassar: “Absul, Fetih, sciagurati! Maledetti da Dio. Cosa ci fate qua? Perchè siete tornati? Due anni fa, quando siete partiti avete giurato fedelmente che vi sareste dedicati fino alla morte per la Jihad!”

Absul: “Mullah Kassar, ti prego, non ci battere con la verga! Noi non ne possiamo niente! Noi abbiamo dato tutto noi stessi per la Guerra Santa contro l'Occidente, ma è stato tutto inutile!”

Kassar: “Come tutto inutile? Mi prendete in giro? Siete partiti con tutti i crismi per terrorizzare l'Occidente, per distruggerlo, per annientarlo, per seminare panico, sgomento, morte... Cosa ci voleva a mettere una bomba? Cosa ci voleva a mitragliare su una folla festante di infedeli? Avevate mille modi per portare avanti il vostro piano, ed ora tornate con un nulla di fatto! Di certo le porte del Paradiso per voi si chiudono e si aprono per sempre quelle dell'Inferno, perchè avete contravvenuto al più solenne dei giuramenti!”

Fetih: “No! Non ci battere a questo modo con la verga, Kassar. Absul ha ragione. Noi non ne possiamo niente, abbiamo fatto tutto il possibile per la Jihad, per seminare panico tra gli infedeli, per scatenare il terrore in tutte le sue forme, ma alla fine è stato tutto inutile.”

Kassar: “Perchè? Perchè la forza morale degli Occidentali è stata così forte da non cedere alle nostre provocazioni? Gli Occidentali si sono forse convertiti spontaneamente? La polizia vi ha intercettato? La vostra mano assassina si è fermata davanti agli innocenti? Se è così vi batterò con la verga fino a farvi stramazzare al suolo perchè siete solo dei codardi!”

Absul: “No, abbassa quella verga, Kassar! Ascoltaci! Noi abbiamo dato tutto noi stessi alla Santa Causa della Jihad, non abbiamo avuto alcuna paura. Eravamo pronti a perire in ogni momento, ma è stato tutto inutile!”

Kassar: “Perchè allora, spiegatemi.”

Fetih: “Il fatto strano e del tutto inatteso è che nell'ultimo anno gli Occidentali hanno provveduto loro stessi a terrorizzarsi. La loro civiltà è in ginocchio e non si solleva! E' come un cammello azzoppato dopo essere caduto in una buca. La sua fine è certa.”

Kassar: “Come è potuto accadere questo? Non me lo spiego. Hanno fatto tutto da soli? In che buca sono caduti?”

Fetih: “Ad un certo punto hanno detto che c'è in giro c'era un demone terribile chiamato virus. Una roba tanto piccola ed invisibile, quanto pericolosa e mortale. Questo demone dicono che passa di bocca in bocca respirando e uccide togliendo tutto il respiro. Tutti gli Occidentali ci hanno creduto all'istante come ad un bambino a cui fai credere che gli hai tolto il naso con una mossa di prestigio. Da allora, da un anno a questa parte, vivono nei gorghi del più profondo terrore. Non escono di casa, e se escono lo fanno con grande paura. Non si soffermano a parlare con il vicino e se vogliono comunque farlo, lo fanno coperti con delle maschere che ne oscurano naso, bocca e talvolta anche gli occhi. Ogni amico, ogni parente, anche un bambino, anche tuo figlio o tuo nipote, anche la creatura più innocente, ora è vista nel più grande sospetto e tutti se ne stanno alla larga da tutti. E se non lo fai tu spontaneamente di stare alla larga da ogni simile, è la legge stessa che te lo impone. Ogni volta che vedi un tuo simile ti nasce il sospetto se sia stato contaminato dal virus invisibile e dentro ti sorge la terribile domanda: Mi sarà tolto il respiro e morirò soffocato da questo demone?”

Kassar: “Tutto ciò è sorprendente. Continua...”

Fetih: “Stando così le cose puoi immaginare in che stato vivono. Gli Occidentali, per questo terrore onnipresente che si è generato, non possono più riunirsi, non possono stare insieme, divertirsi, fare musica, ballare. Per avere salva la vita, hanno rinunciato a tutte le loro libertà. Niente è più concesso! Anche un pranzo con gli amici, proibito. Far giocare un bambino su un altalena, proibito. Fare due passi al sole, proibito. Tutto è vietato. Anche lavorare, proibito. Perchè il virus è dappertutto e tutto può essere foriero del demone della morte per soffocamento. E se lo fai lo stesso, arriva la polizia e ti batte con la verga.”

Mullah Kassar a questo punto, ripone la verga d'un canto e sfoggia un sorriso compiaciuto. Quindi afferma: “Ma tutto ciò è perfetto. E' quello che volevamo. Instillare il terrore più viscerale, togliere la vita a questi infedeli, far nascere dentro le loro anime il più crudo e freddo senso della morte. Distruggere la loro vita sociale, distruggere la loro economia, la loro gioia di vivere, annichilire il loro senso del piacere, è questo che volevamo. Pensavamo che avremmo dovuto farlo noi, con le nostre eroiche ed ispirate azioni, invece l'hanno fatto loro stessi! E l'hanno fatto in modo geniale. Hanno gettato il sospetto su quanto vi è di più santo e vitale, su quanto ci è più vicino e ci appartiene: quel respiro umano che ci contraddistingue e ci lega direttamente allo spirito di Dio.”

Absul: “E' proprio così.”

Kassar: “Quello che non comprendo, è come sia stato possibile tutto ciò. Chi ha avuto la forza di instillare tanto terrore? Una nuova forza morale nata in seno all'Occidente? Una nuova religione? Per arrivare a paralizzare dalla paura tutto l'Occidente nello spazio di un anno ci vuole una grandissima forza ed autorità. Come è stato possibile?”

Absul: “Chi ha sparso questo terrore sono degli uomini che sanno tutto del corpo dell'uomo occidentale. Sono visti con grande considerazione. In questo momento in Occidente non c'è autorità più alta. Appaiono sempre con una tipica uniforme bianca. La loro autorità è tale che tutti gli uomini credono a loro ciecamente. Hanno detto che c'era questo virus, hanno detto che grande, grandissimo era il pericolo. Gli altri uomini che non hanno l'uniforme bianca, ascoltano, stanno zitti ed obbediscono col capo chino.”

Kassar: “Cos'hanno di così speciale queste uniformi bianche da poter essere presi in considerazione alla lettera? Cosa ha dato loro tale potere di terrorizzare?”

Fetih: “Dicono di sé che hanno studiato tanto su dei libri molto spessi, dicono che hanno visto questo virus nei corpi. Hanno visto chiaramente che se c'è uccide. Ne hanno dato anche delle immagini.”

Kassar: “Come appare questo?”

Fetih: “Appare come una bomba. Per quanto piccolo, appare come una bomba. Tipo una palla, con tanti raggi che si aprono in tutte le direzioni come quelli del sole, ma che appena ne tocchi uno, il virus scoppia diffondendo la sua morte togliendo il respiro. Quell'immagine è dappertutto, sui giornali, alla televisione, nei libri e soprattutto nella mente degli Occidentali che ora non se la possono togliere più dalla mente. Si alzano la mattina e ce l'hanno davanti agli occhi, vanno a letto la sera e ce l'hanno davanti agli occhi. E quando è buio quel demone li rincorre anche nei sogni, come una iena rincorre l'agnello perduto nel cuore della notte.”

Kassar: “Meglio di così non poteva prendere forma. A forma di bomba! E' geniale. Di certo gli occidentali sono degli infedeli da annientare, ma bisogna ammettere che hanno un lato geniale, probabilmente ispirato da Lucifero in persona.”

Absul: “Così è Kassar. Ora comprendi la nostra posizione. Noi non ne possiamo nulla se abbiamo fallito. Abbiamo fallito solo perchè gli Occidentali hanno fatto tutto da soli. E l'hanno fatto meglio di chiunque altro. Per quanto detto, a noi non resta che prendere atto di essere dei rozzi principianti o dei modestissimi terroristi rubagalline. E' triste doverlo affermare, ma è così.”

Kassar: “Ora comprendo...”

Fetih: “Il confronto con il loro modo di fare terrorismo non può essere neanche lontanamente paragonato al nostro. Quando mettiamo una bomba e li sterminiamo, instilliamo terrore, ma questo terrore, dopo qualche tempo svanisce e bisogna mettere un'altra bomba o fare un altro eroico attentato. Invece gli Occidentali hanno fatto scoppiare una bomba che si alimenta da sé. Dopo un anno, il terrore non è scemato, anzi è cresciuto genialmente in tutte le direzioni e assume forme sempre diverse che mai ti saresti aspettato all'inizio. Ormai gli Occidentali sono così terrorizzati che ubbidiscono alle più terribile leggi, come lo stare a casa quando c'è un sole splendente, non mostrare mai il volto in pubblico. Tutti ora vestono una sorta di Burka, anche gli uomini e i bambini! E la cosa più straordinaria è che quando gli Occidentali ritrovano un po' di libertà, subito dopo, sono pervasi da infiniti sensi di colpa, il senso del peccato li avvolge con le sue spire e chiedono quindi a gran voce di tornare a rinchiudersi a casa per potersi pentire al sicuro per quello che hanno commesso.”

Kassar: “Tutto ciò è davvero strano, ma se concorre a distruggere l'Occidente, che sia il benvenuto!”

Ora Absul e Fetih si mettono a piangere e lacrime grosse come diamanti, scendono copiose dagli occhi.

Kassar: “Perchè ora questo pianto, figlioli? Se l'Occidente è sulla via della distruzione completa dovreste essere felici e dovreste saltare dalla gioia.”

Absul: “Piangiamo perchè a questo punto, cosa possiamo fare delle nostre vite? Noi abbiamo fatto il giuramento che avremmo dato la nostra vita per la Guerra Santa contro l'Occidente. Ma adesso che è tutto completamente terrorizzato, cosa ci resta da terrorizzare? E' il più profondo senso del fallimento che stiamo provando.”

Kassar: “Figli miei, il lavoro di terrorizzare l'Occidente può continuare certamente in qualche altro modo. Un sistema deve pur esserci. Per esempio, potevate restare in Occidente e diventare anche voi degli uomini in uniforme bianca. Potevate fare le loro scuole, imparare questa strana arte terroristica e continuare così in modo non convenzionale la Jihad. Questo potevate farlo!”

Fetih: “Oh, naturalmente questa idea ci è venuta e abbiamo provato a fare queste scuole per diventare anche noi degli uomini con l'uniforme che spargono terrore, ma quando abbiamo visto quanti sono gli Occidentali che ambiscono e frequentano queste scuole che sono molto complesse per noi che siamo dei semplici, abbiamo rinunciato. Infatti ci è parso chiaro che due medici in uniforme in più non avrebbero cambiato il corso delle cose. Il flusso di quelli che vogliono avere l'uniforme è grandissimo, sia tra gli uomini che tra le donne.”

Kassar: “Anche tra le donne? Stai scherzando?”

Absul: “Certo. Anche le donne quando mettono l'uniforme bianca, assumono una grandissima autorità e sottomettono tutti, compresi degli altri uomini senza uniforme.”

Kassar: “E' la fine del mondo!”

Absul: “Quando una donna in uniforme bianca ti vede per strada senza maschera, anche se sei un uomo, ti obbliga a metterla!”

Kassar: “Una donna che fa mettere il Burka ad un uomo! E' proprio un segno della fine imminente dell'Occidente.”

Ancora lacrime amare sgorgano copiose dagli occhi dei due giovani.

Fetih: ”Kassar, nostra guida, cosa ci resta da fare ora? La nostra vita di jihadisti è andata in pezzi. Chi sarà ora il nostro nemico, quando il nostro nemico si è distrutto con le sue stesse forze?”

Kassar: “Dai, non vi preoccupate. Di sicuro prima o poi la situazione in Occidente tornerà normale, il demone che toglie il respiro si estinguerà e voi potrete serenamente tornare a seminare morte e terrore convenzionale.”

Absul: “No, Ata Kassar. Devo contraddirti. L'Occidente è perduto. Non ne usciranno. Qualsiasi azione terroristica possiamo noi ideare, sarà sempre irrilevante rispetto a quello che l'Occidente miscredente riuscirà a fare a se stesso. Quel demone che hanno sollevato, ha risvegliato tutta la sua stirpe dormiente e frotte di questi satanassi si sono sparsi per ogni dove, come uno sciame di calabroni inferociti dopo che si è preso a sassate il nido.”

Kassar allora cambia tono e dopo essersi asciugato al fronte grondante per l'emozione afferma: “Cari Absul e Fetih, anime compassionevole e sante, stando così le cose, non ci resta che pregare l'Altissimo perchè l'uomo occidentale possa serenamente giungere all'agognata fine senza eccessivi patimenti, come il cammello azzoppato caduto nella fossa per il quale si invoca sempre una subitanea fine. Per questo stasera non mangeremo, ma faremo una veglia di preghiera fino a domattina, per tutte le anime perdute dell'Occidente.”

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