Una nuova ricerca scientifica ha seguito 1037 cittadini della Nuova Zelanda per 38 anni, e ha stabilito che l'unica conseguenza negativa sulla salute nell'uso della marijuana sia un danno alle gengive e alle ossa che reggono i denti.

In questa ricerca gli scienziati hanno utilizzato sia delle "misurazioni scientifiche della salute fisica", sia le autocertificazioni dei partecipanti sulla propria salute. Gli scienziati hanno anche integrato nella ricerca la situazione socioeconomica, la salute durante l'infanzia, ed il fatto che i soggetti facessero anche uso di tabacco.

Mentre gli utilizzatori di cannabis mostravano una scarsa salute dei denti, avevano anche un indice più basso della massa corporea, una vita più snella e un miglior livello di lipoproteina ad alta densità (HDL), ovvero il colesterolo buono. Questi risultati inducono i ricercatori a pensare che la cannabis possa avere un impatto sul metabolismo. D'altra parte, i fumatori di tabacco [secondo gruppo] avevano un metabolismo peggiore, salute più scarsa dei polmoni e uno stato di infiammazione più alto [del primo gruppo].

Un'altra ricerca, che ha esaminato dei fumatori di marijuana per 15 anni, ha stabilito che non c'è stato nessun incremento del livello di mortalità rispetto a quelli che non la fumano.

Il dottor Kevin Hill, aiuto-professore di psichiatria della Harvard Medical School, ha così commentato la ricerca di JAMA Psychiatry: "Le risposte sulla marijuana non sono esattamente quello che ci aspettavamo, e questa ricerca è un esempio eclatante. Bisogna essere disposti a cambiare opinione su questi argomenti."

Maddài! Diggiùro!

Traduzione di Massimo Mazzucco per luogocomune.net

Fonte: Science.Mic