La grande sceneggiata del vaccino covid prevedeva tre passaggi fondamentali. 1) La dispersione di un virus altamente contagioso ma relativamente poco letale, che fosse in grado di mettere in crisi i sistemi sanitari dei vari paesi, diffondendo il panico nelle varie popolazioni. 2) Una serie infinita di restrizioni, che andavano dal lockdown integrale a misure relativamente più lievi, in modo da abituare la popolazione dei vari paesi alla “dittatura del virus”. Si trattava cioè di condizionare intere popolazioni all’idea che ora fosse il virus a decidere ciò che noi possiamo fare e non fare nella nostra vita, abituandoci progressivamente a rinunciare in modo permanente ai nostri diritti costituzionali. 3) La soppressione, l’oscuramento, e il rifiuto sistematico di qualunque eventuale cura a basso costo che potesse emergere nel frattempo (v. plasmaferesi, idrossiclorochina, eccetera), in modo da condizionare la popolazione a pensare che il vaccino potrà essere l’unica via di salvezza per tornare ad una vita normale.

Una volta ottenuto tutto ciò (mentre nel frattempo le case farmaceutiche lavoravano a testa bassa per impostare la produzione di miliardi di fiale da distribuire nel mondo) ora manca soltanto un ultimo passaggio perchè la sceneggiata si concluda: l’approvazione del vaccino, che deve essere ritenuto “sicuro ed efficace” dalle varie agenzie del farmaco nazionali e internazionali.

Naturalmente, sappiamo tutti benissimo che la fase dell’approvazione è solo una sceneggiata all’interno della sceneggiata: nessun può veramente credere che le agenzie del farmaco avrebbero in qualunque modo fatto da ostacolo alla approvazione dei vaccini, visto che sono le stesse case farmaceutiche che controllano la FDA, l’EMA, l’AIFA eccetera.

Fino ad ora il vaccino della Pfitzer è stato approvato dalla agenzia del farmaco del Regno Unito e dalla FDA americana. Ora tocca appunto alla EMA, l’agenzia europea, che porrà il suo sigillo di garanzia entro la prossima settimana.

Naturalmente, nessuno all’interno della EMA potrà essere ritenuto responsabile in caso di reazioni avverse, anche letali, al vaccino. Né tantomeno potranno essere ritenute responsabili le varie case farmaceutiche che lo mettono sul mercato.

Gli unici “responsabili” per quello che ci accadrà saremo noi, che saremmo obbligati a vaccinarci sotto ricatto, e che saremo poi obbligati a “ricompensarci” con i nostri stessi soldi (quelli delle tasse) nel caso dovessimo restare menomati dalle vaccinazioni stesse.

Ed è qui che la grande sceneggiata rischia di trasformarsi in grande tragedia.

Massimo Mazzucco