La giornata di ieri è stata cruciale per la questione vaccini. In mattinata si era diffusa la notizia che il Piemonte aveva sospeso un altro lotto di AstraZeneca, dopo la morte del professore di musica di Biella.

Alle tre del pomeriggio la Germania ha annunciato che sospendeva l’uso di AstraZeneca in tutto il territorio nazionale. Due ore dopo la Francia faceva lo stesso annuncio. Alle sei di sera anche l’Italia annunciava la sospensione in tutto il territorio, è in chiusura di giornata si accodava anche la Spagna.

Ora sono tutti in attesa del fatidico “verdetto” che la EMA dovrà emettere il prossimo giovedì, nel quale ci diranno se AstraZeneca può tornare ad essere utilizzato oppure no. Ma qualunque sia questo verdetto, ormai il giocattolo si è rotto.

Il meraviglioso giocattolo creato dalla propaganda di Big Pharma, che ci raccontava come i vaccini possano essere la soluzione a qualunque male, ha cominciato ad incrinarsi.

Ormai la gente ha capito: i vaccini possono essere pericolosi. E questo comporterà, purtroppo, un furibondo irrigidimento delle strategie pro-vax, perchè ovviamente nessuno vuole rinunciare alla gallina dalla uova d’oro. Ciò che non è stato accettato per vie naturali, si cercherà di farlo accettare con l’obbligo, con il ricatto sempre più esasperato, e con un martellamento ancora più accanito della propaganda.

Già oggi Facebook ha annunciato che aggiungeranno, ad ogni post che parla di vaccini, una dicitura che ci ricorda che “I vaccini vengono sottoposti a una lunga serie di test per garantire la sicurezza prima di essere messi in commercio”.

Curiosa forma di propaganda, proprio nel momento in cui la grande certezza inizia a barcollare.

In TV ci seppelliranno di esperti e virologi che ci raccontano come la sicurezza sia assoluta, e come chi non si fida sia un Neanderthal nemico della scienza. Ma tutto questo non farà che aumentare la diffidenza della gente, che capisce intuitivamente come questa propaganda sia in realtà frutto della disperazione.

Sarà una battaglia durissima, perchè le armi per comunicare le hanno in mano tutte loro. Dalla nostra parte rimane solo il buon senso della gente. Ma io penso che alla fine sarà quest’ultimo a prevalere.

Massimo Mazzucco