La “notiziona” del giorno è la scoperta che già dal 2017 si allevavano pipistrelli nel laboratorio di Wuhan, da utilizzare nei famosi esperimenti di Gain of Function sul virus da loro estratto.

Lo scoop è stato fatto da un canale televisivo australiano, e ha fatto il giro del mondo. Questo sarebbe, secondo la vulgata del mainstream, la “prova provata” che i cinesi siano responsabili della diffusione del virus nel mondo. E naturalmente, tutte le testate più importanti del mondo si sono buttate su questa notizia, perché fa comodo a tutti accusare i cinesi per la diffusione del virus.

Ci si dimentica ovviamente dei finanziamenti della Echo Alliance americana al laboratorio cinese, il che significa chiaramente che gli esperimenti di Wuhan potevano tecnicamente essere fatti dai cinesi, ma non necessariamente per i cinesi. Non si è mai visto, d’altronde, gli americani finanziare assolutamente nulla “a fondo perduto”.

Nè hanno fatto più di tanto scalpore le palesi contraddizioni di Peter Daszak, il presidende della Echo Alliance, che l’anno scorso negava categoricamente la presenza di pipistrelli nel laboratotrio di Wuhan, mentre oggi viene smentito in modo irrefutabile dal filmato in questione.

Nulla di tutto questo ha importanza. L’unica priorità dei media occidentali è di capitalizzare al massimo sulla presenza dei pipistrelli per “dare la colpa” ai cinesi, e mettere così a tacere verità ben più scomode

Verità che comunque, prima o poi, sono destinate a venire alla luce.

Massimo Mazzucco