Terrificante: il morbillo uccide in pochi giorni. Lo dice il Fatto Quotidiano. L’articolo si intitola: “Hostess contrae il morbillo in volo: muore a 43 anni qualche giorno dopo”. C’è veramente da farsela sotto.

Nel testo dell’articolo c'è la conferma: “Ha contratto il morbillo da un passeggero mentre stava lavorando su un volo partito da New York e diretto a Tel Aviv ed è morta pochi giorni dopo”. Terrificante, questa malattia. Solo l’infarto e il curaro agiscono più rapidamente. Bisogna fare veramente attenzione a questo morbillo, dobbiamo correre tutti a vaccinarci (due volte, mi raccomando, non una, perchè “dagli accertamenti è emerso che la donna aveva fatto solo una dose del vaccino, invece delle due prescritte”).

Poi, se uno solo si prende la briga di andare a cercare la fonte originale, scopre che le cose stanno un po' diversamente.

È vero, la hostess ha contratto il morbillo, ma non è morta in modo fulminante “qualche giorno dopo”. Si è prima ammalata di meningoencefalite, una complicanza fortunatamente molto rara (che comporta una doppia infiammazione sia del cervello che delle meningi) ed è morta dopo quattro mesi di ospedale.

La sostanza è la stessa: si può certamente affermare che questa hostess sia morta “a causa del morbillo”. Ma una cosa è descrivere il fatto come se fosse una conseguenza fulminante che ti può portare alla tomba entro pochi giorni, ben altra è descrivere nel dettaglio la complicanza che l’ha colpita, l'iter della sua malattia, ed il tempo effettivo che ci ha messo a morire. A livello emotivo è una cosa completamente diversa.

Eppure, al giornalista del Fatto Quotidiano sarebbe bastato andare a cercarsi la fonte originale, visto che l’informazione dei “quattro mesi” sta proprio nel titolo del “Times of Israel”.

Ma evidentemente ai giornalisti del Fatto Quotidiano sta molto più a cuore fare del sano terrorismo mediatico che non fare della corretta informazione.

Massimo Mazzucco