Non conosco una sola persona, vaccinata o meno che sia, che non abbia almeno storto la bocca, se non espresso sincero disgusto, per il video dei “tre tenori” in camice bianco.

Talmente orripilante era l’idea che quel video fosse reale, che io la prima volta che l’ho guardato cercavo disperatamente gli indizi di un deep fake. Mi dicevo: “Ma che bravi, sono riusciti ad imitare le voci alla perfezione”.

Poi ho capito che il video era vero. Avevo di fronte tre “onorati professionisti” dell’arte medica, che compaiono regolarmente in tutti gli show televisivi, che si sono prestati ad una pagliacciata degna di “Scherzi a parte”.

La mia vera domanda a quel punto è diventata “Ma chi glielo ha fatto fare?”. Come sono riusciti a convincere questi tre a fare una cosa del genere? E chi è, soprattutto, quel genio incompreso che non solo ha concepito l’operazione, ma poi è riuscito a metterla in pratica? Su cosa devono aver fatto leva, per convincere i tre babbei che la loro sarebbe stata una operazione utile a promuovere la campagna vaccinale?

Qualcuno dirà “i soldi” . Come sappiamo, pecunia non olet. Ma è davvero sufficiente offrire dei soldi a dei professionisti (che comunque già non soffrono la fame) per convincerli a coprirsi di ridicolo in questo modo? O c’è forse sotto qualcosa di diverso?

Secondo me c’è qualcosa di diverso, e questo qualcosa deve essere una forma di superiorità intrinseca talmente radicata in questi personaggi, che costoro hanno pensato di dare seriamente un messaggio positivo con la loro canzoncina per bambini. In altre parole, questi tre tenori mancati devono essere così convinti di essere superiori, e di avere davanti una popolazione di imbecilli, che hanno scelto il linguaggio dei bambini per rivolgersi ad essa.

Facendo invece loro la figura dei bambini imbecilli, con una operazione che è destinata a restare per sempre negli annali dell’idiozia umana.

Massimo Mazzucco