(L’articolo originale è in svedese e parla dal punto di vista della Svezia. Ylva Johansson è il commissario europeo responsabile della proposta).

La Commissione Europea vuole introdurre la sorveglianza digitale, il cui equivalente può essere trovato solo in stati totalitari come la Cina. Perché quasi nessuno ne parla?

In questo momento, la Commissione europea sta lavorando intensamente su un disegno di legge che significa che tutti i cittadini dell'UE avranno le loro comunicazioni monitorate e controllate. La legge si chiama Chat Control e comprende davvero tutte le comunicazioni: tutte le tue telefonate, ogni volta che chiami in modalità video, tutti i tuoi sms, ogni singola riga che scrivi nelle diverse app di messaggistica (anche servizi criptati), le tue email - tutto potrà essere filtrato in tempo reale e potenzialmente bloccato per una revisione più approfondita. Questo vale anche per le immagini e i video che salvi nei servizi cloud, ovvero praticamente tutto ciò che fai con il tuo smartphone. In altre parole: la tua vita privata è completamente esposta al controllo del governo. Perché nessuno ne parla?

Questo tipo di disegno di legge, che incide e invade in maniera totale la vita delle persone - il cui equivalente si può trovare solo in stati totalitari come la Cina - dovrebbe essere oggetto di dibattito su ogni telegiornale, dovrebbe essere denunciato a nove colonne nelle pagine editoriali. Ylva Johansson è il commissario europeo responsabile della proposta. Perché i giornalisti non la interrogano? Perché non chiedono spiegazioni ai governi?

Quando la cosiddetta legge sullo spionaggio è stata recentemente introdotta, ha richiesto un emendamento alla costituzione. Non è qualcosa che dovrebbe essere fatto alla leggera, le costituzioni devono essere approvate da due diversi parlamenti in modo che i giornalisti abbiano il tempo di sollevare la questione e la gente abbia la possibilità di formarsi un'opinione e far sentire la propria voce. Ma dove sono le discussioni? In questo caso, il corpo collettivo dei giornalisti svedesi si è svegliato troppo tardi. Il “quarto potere” è uno dei nostri capisaldi democratici, e il Chat Control rischia di rendere il suo lavoro più difficile nel lungo periodo. Speriamo che i giornalisti si sveglino prima questa volta e e agiscano in modo efficace, ma il tempo sta per scadere.

I politici che propongono questa legge affermano di farlo per il bene dei bambini. Lo scopo ufficiale di Chat Control è per rilevare la pedopornografia e l'adescamento dei minori. È forse il presunto fine la ragione per cui non stiamo discutendo i mezzi? Almeno la retorica di Ylva Johansson dà questa impressione. Quando parla di questo disegno di legge, parla solo dei bambini. Non dell'effetto che la sorveglianza totalitaria ha sulla società. Non su come influisce sui diritti fondamentali delle persone. Non su altre misure di applicazione della legge più efficaci. Ylva Johansson, perché non può discutere degli strumenti e delle loro conseguenze, invece di nascondersi dietro ai bambini?

In una conferenza dell'UE a gennaio, Ylva Johansson ha affermato che sarà necessaria un'ordinanza del tribunale per il monitoraggio. Ma il disegno di legge non è concepito in questo modo. O Ylva Johansson, in qualità di commissario UE responsabile, sta presentando un'immagine totalmente falsata ai suoi colleghi UE, oppure non ha idea di come sia stata scritta la sua proposta. In passato ha anche affermato che è possibile effettuare questo tipo di sorveglianza di massa e proteggere comunque la privacy delle persone. Ma non è così che funziona la tecnologia. Ylva Johansson, come può presentare un disegno di legge che mette il commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite contro la Convenzione europea e la Carta dei diritti dell'UE? E come può garantire che un sistema come questo non verrà mai utilizzato per nessun altro tipo di sorveglianza?

Questo della sorveglianza di massa è un grosso problema e dovrebbe interessare non da ultimo i giornalisti. Una volta messo in atto un enorme sistema per monitorare le nostre comunicazioni, infatti, è facile sostituire il filtro in qualsiasi momento. Si fa più in fretta che a pronunciare la parola ‘costituzione’. I giornalisti che proteggono le loro fonti anonime, per esempio, dovrebbero essere molto preoccupati.

Facciamo chiarezza su questo. Anche introducendo la legge nel suo stato attuale, sarebbe una grave violazione dei diritti alla privacy di tutti i cittadini UE. Questi sistemi di intelligenza artificiale sono molto imprecisi, e selezioneranno le foto delle vacanze di famiglia sulla spiaggia, le videochiamate con medici online, i messaggi di testo intimi tra i partner e le conversazioni dalle app di incontri romantici. Da un lato si rischia di annegare la polizia nello smistamento del lavoro e nel sottrarre risorse alla caccia di chi crea questo tipo di materiale, dall'altro c'è il rischio evidente che le immagini più intime (anche se del tutto legali) delle persone finiscano nelle mani sbagliate.

Tuttavia, il problema più grande non sono le conseguenze dirette; è quello che ci aspetta dietro l'angolo. Inizieremo ad autocensurarci: in primo luogo, ciò riguarderà materiale che riteniamo possa rimanere intrappolato in questo filtro. Quando c'è un cambiamento in ciò che è monitorato di massa, quando possiamo solo indovinare chi sta monitorando le nostre comunicazioni e con quale agenda, cambieremo il nostro comportamento in base a quello. È così che si logorano le funzioni democratiche di una società. Se installiamo questi tipi di backdoor, quello è il punto in cui la nostra libertà comincia a scivolar via. Se non vogliamo provare a richiuderle su una tempesta furiosa, è meglio che non apriamo del tutto queste porte.

L’articolo è stato leggermente ridotto. Qui la versione in inglese e l’originale in svedese.