[Questo articolo mi è stato spedito da una ragazza che vuole restare anonima].

Hai 20 anni? Allora hai il mondo il mano, puoi fare tutto e avere tutto, sempre che tu sia ricco, se no puoi pure prendere i tuoi sogni, chiuderli in un cassetto e, per i nostalgici, aprirlo la sera quando torni dal turno di 12 ore.

Li puoi guardare un po’, i più temerari possono pure fantasticare, ma mi raccomando, alla fine richiudi il cassetto accendi la tv e addormentati per ricominciare la mattina dopo con il sorriso sulle labbra, perché il mondo è questo che richiede.

Quando siamo bambini i nostri sogni sono infiniti. Vogliamo essere astronauti, cantanti, principesse. Quando cresciamo, ma neanche troppo, già alle scuole medie, i canoni iniziano a essere più realistici. Per fare l’astronauta sei nato nel posto, nella famiglia e spesso nel corpo sbagliato, quindi scendi di un gradino e inizi a voler essere dottore, poliziotto, veterinario. Sogni concessi finché non hai finito le superiori. A questo punto vieni catapultato sul pianeta terra, e tutte le bugie sui grandi sogni che potevi avere scompaiono. Perché se non puoi fare l’università, perché sei nato nella famiglia sbagliata, puoi dire addio a tutta una serie di lavori che ti piacerebbero immensamente, ma poi pensi che potresti almeno raggiungere ruoli di potere. E no invece, perché senza quel foglio in mano e senza spintarelle per arrivare anche solo vicino al podio ci vogliono anni e anni di lavoro, poi forse qualcuno dall’alto del suo potere si accorgerà di te, della tua propensione a spaccare il mondo, dei tuoi sacrificio del tuo atteggiamento entusiasta, proattivo e sempre propenso al miglioramento.

A quel punto, chi si sarà accorto di te ti guarderà con un po’ di compatimento, allungherà la mano al figlio dell’amico e tu potrai sprofondare di nuovo nel tuo angolino e ricacciare nel cassetto quegli ultimi sogni che ti erano rimasti.

Perché diciamocelo, se sei nato in basso e senza conoscenze, tu rimarrai lì e sono pochi i miracoli che si avverano. Perché sei nato nel posto, nella famiglia e nel corpo sbagliati. Ci sono poi i sogni comuni, quelli che sono scartati a priori perché non ci danno da mangiare. Perché le tele dei quadri, a meno che tu non sia il figlio di, non ti riempiono lo stomaco. L’inchiostro sulla carta è quasi un miracolo che qualcuno ancora lo legga, sempre che non siano scritti vuoti e senz’anima - in quel caso saranno best-seller. Quindi apri il cassetto, infila dentro e scendi di un gradino. Perché sei nato nel posto, nella famiglia e nel corpo sbagliati.

Poi ci sono i sogni più vicini, quelli più palpabili. Bene, proviamo. Selezioni infinite, piene di incompetenti raccomandati da uomini potenti. Quindi scendi un gradino, bravo. Se ti selezionano, devi andare lontano da casa a fare corsi infiniti, senza la promessa di assunzione. Ma tu sei sicuro di poterti permettere di allontanarti da casa, sei nato nella famiglia sbagliata e sai che questo non è possibile, perché tu servi vicino a loro. E poi non è così scontato poter passare mesi senza stipendio o quasi. Ma facciamo anche il caso che riescano a fare a meno di te e a casa tua si passi a pane e acqua per un po’, e dopo? Dopo, se tutto va bene e nessuno viene piazzato più in alto di te per meriti che non ha, vieni dislocato in parti d’Italia che non si avvicinano neanche a casa tua. Eh ma la mobilità. Eh ma glielo spieghi tu alla mia famiglia, che dipende da me che sono a 300km da casa, come fa per anni? Sei nato nella famiglia sbagliata.

Quindi scendi di un gradino e appoggia pure i piedi per terra, questo è il mondo vero. L’ultimo spiraglio per cercare di saltare di nuovo qualche gradino più su è l’estero. Ti sei scordato della tua famiglia? Non a tutti è concesso il lusso di poterla abbandonare e andare dall’altra parte del mondo a cercare fortuna. Perché i giovani devono essere indipendenti e rompere i legami famigliari. Quindi per il mondo non è concepito che a volte i legami famigliari siano indissolubili? Non è sempre scontato potersi allontanare e non per scelta, per stare a casa con mamma, ma per maturità. Quella che ti dice quali sono le responsabilità che hai nei loro confronti.

Ma qui non si cercano giovani responsabili, ma giovani flessibili senza sogni e legami.

Scendiamo ancora,a questo punto siamo ormai schiacciati per terra, senza possibilità di salti in avanti, cercando di evitare di grattare il fondo ma poco ci manca. Lavori basilari necessitano di attestati di conoscenza, di patenti speciali e chi ne ha più ne metta. Tu, ormai disperato, accetteresti qualsiasi cosa ma ALT. Lo hai l’attestato che ti certifica? No, guardi sono disposto a prenderlo e a studiare ma i soldi per il corso o per la patente proprio non li ho. Perfetto, avanti il prossimo.

Ridimensioniamo ancora i nostri standard, e iniziamo a grattare il fondo con le unghiee con i denti. A questo punto si sbatte contro uno dei vetri che non si potrà mai più spostare. Il voto di maturità. Perché, cosa che non ti era stata ben spiegata - e anche se lo fosse stata, tu eri solo un ragazzino immaturo - quel voto ti dà l’accesso a una serie di lavori in cui chiunque potrebbe fare bene, università, corsi e bonus, che in caso contrario potrai continuare a sognare tutta la vita, perché quel numero insignificante che ti caratterizza come essere umano è stampato sulla carta pergamena e lo sarà per tutta la vita. Non si potrà cambiare mai più.

A questo punto ti rassegni, lavori 12 ore al giorno in un posto che odi per uno stipendio che non ti permette di arrivare a fine mese. Però dentro di te la scintilla rimane accesa perché tu la sera quel cassetto lo apri e ricominci a sognare. Ormai tu vivi per quei 5 minuti al giorno che ti permettono di continuare ad andare avanti. La tua vita andrà avanti, ma tu lentamente morirai dentro, finché un giorno sarai vecchio e cercherai di migliorare almeno la vita dei tuoi figli, dargli ciò che tu non hai avuto, ma il ciclo si ripete, prima tu poi loro e tutto ricomincia.

Perché il mondo ci racconta tutti i giorni che chiunque può diventare qualunque cosa, ma omettono di raccontare che l’importante è che tu sia nato nel posto, nella famiglia e nel corpo giusti.