FINALMENTE A CASA SUA

George W. Bush ha potuto finalmente essere se stesso. Dopo anni di rigido protocollo, di strette di mano formali, di tappeti rossi e di camminate impettite. ha ritrovato il gusto di una sana zuffa da saloon, nel perfetto stile dei migliori film western.

Come forse non tutti sanno, in Cile è in corso il summit economico panasiatico, e la faccenda deve essere abbastanza importante da aver meritato la presenza del presidente americano. Come invece quasi tutti sanno, il Cile è anche l'unico stato socialista di tutto il Sudamerica. Ed in particolare il presidente Lagos, oltre che socialista, era anche ministro già nel governo dell'altro socialista mai eletto democraticamente in Cile, Salvador Allende, che fu rovesciato ed ucciso dai militari di Pinochet con il supporto della CIA, nel 1973.

E visto quello che passarono i cileni durante la dittatura militare, non c'è troppo da stupirsi per il fatto ... ... che non fossero particolarmente elettrizzati dall'arrivo del presidente "conquistador". Il malumore popolare si deve essere in qualche modo trasferito fra le fila degli organizzatori, e chi ne ha fatto le spese ieri è stata una delle guardie del corpo di Bush, che si è visto rifiutare l'ingresso al salone dove il suo boss era invitato, per una cena col Presidente Lagos. Come si intuisce chiaramente dalle foto, gli accordi dovevano essere per due uomini del servizio di sicurezza e non uno di più. Come dire, qui bastiamo noi.

Ma Bush non ci è stato, e quando si è accorto del trambusto che montava alle sua spalle, ha fatto dietro front ed è andato subito a prendersi il suo cane da guardia, spintonando e sacramentando come un ubriacone qualunque.

Chi osava dire di no al suo pupillo? E sopratutto, chi osava contraddire lui, Bush il grande, il supremo, l'unico vero e assoluto padrone del mondo? Poco importa se non siamo a casa nostra - avrà pensato - se questa non lo è, lo diventerà fra poco. E così, fra uno spintone e una bestemmia, con una frase del tipo "il ragazzo è con me, lasciatelo passare", Bush l'ha avuta vinta, e l'imbucato ha potuto riunirsi al suo amatissimo padrone.

E' andata ancora bene che non abbia detto "lei non sa chi sono io", ma pare che ci sia andato vicino.

E' bello sapere che il futuro del mondo è in mano a leaders di questo stampo, di questa levatura, di questo carisma. Leaders che se ne fanno un baffo della diplomazia, della buona educazione, del savoir faire. A che servono, se il più forte tanto sei tu? O buoni, o cattivi. O tutti, o nessuno. O con lui, o contro di lui. Il ragazzo era con lui, e non si poteva non farlo passare!

Ve lo immaginate uno Chirac, che in una situazione simile fa una scenata del genere?

Massimo Mazzucco