di Giorgio Mattiuzzo [i]Tutti i bambini nati in eccesso rispetto a ciò che sarebbe necessario al mantenimento della popolazione a questo livello debbono necessariamente perire, a meno che per loro non sia fatto posto dalla morte di persone adulte[/i] Thomas Robert Malthus [i]La licenza di avere dei bambini a piacimento è un qualcosa che mi ha preoccupato per molto tempo, a tal punto da suggerire [...] una restrizione al diritto di avere un figlio.[/i] Maurice Strong Tra chi indaga i fatti mondiali cercando di vedere al di là del velo delle apparenze, ve ne sono alcuni che ritengono sia in atto da parte di importanti organizzazioni internazionali una strategia a lungo termine che ha come scopo la modifica delle attuali strutture politiche ed economiche globali, che starebbero portando l'intero pianeta verso la distruzione ecologica. Alla base delle questioni ambientaliste vi sarebbe il rapporto che il genere umano ha con l'ambiente che lo ospita, e quindi secondo queste visioni ecologiste l'umanità andrebbe drasticamente ridotta di numero per mezzo di politiche statali e sovranazionali di controllo delle nascite. Non mancano in realtà le testimonianze di importanti personalità della scena mondiale a favore di una decrescita del numero di esseri umani sulla Terra, a favore di un rinnovato equilibrio tra Gaia (così viene definito il nostro pianeta, riprendendo un termine della mitologia classica), l'Uomo e le risorse naturali. Va da sé che per ridurre la popolazione umana si può operare soltanto in due modi. Aumentanto la mortalità o diminuendo la natalità. Per avere una riduzione sensibile della popolazione mondiale, è inutile dire che si può operare ... ... in uno dei due modi, o entrambi. O si provoca la morte di milioni di persone, o si impedisce la nascita di milioni di bambini. Genocidio o eugenetica. La storia ci insegna che il genocidio e l'eugenetica non sono metodologie sconosciute a chi governa, e che il numero di nati e morti ha sempre esercitato un fascino perverso su certi governanti. Mussolini chiedeva agli italiani di fare figli, tanti figli, per poter un giorno schierare un milione di baionette sul campo di battaglia. Hitler era più linneiano, amava classificare gli individui in base ai tratti somatici, e aveva costruito il suo successo politico predicando la liberazione del suolo germanico dalla razza ebraica e la creazione di una pura razza ariana attraverso la selezione eugenetica. In Cina, ai giorni nostri, lo Stato impone alle donne di avere un solo figlio. E per chi trasgredisce non c'è pietà. Tuttavia questi sono casi di dittature, di governi totalitari che si fondano sulla violenza e sulla coercizione. Queste cose non possono accadere anche da noi. Ma in Inghilterra sì. Il quotidiano britannico [i]The Guardian[/i] ha pubblicato una notizia quasi irreale. Secondo il giornale, lo [i]Optimum Population Trust[/i] avverte che il Regno Unito ha assoluta necessità di diminuire il suo tasso di natalità e di portare le famiglie ad avere un massimo di due figli per evitare un futuro disastro ecologico. Infatti, secondo questo gruppo di studio, ogni frugoletto che nasce in Inghilterra costituisce un peso non sostenibile per l'ambiente. Andando a visitare il sito di questo [i]Optimum Population Trust[/i] scopriamo che è una associazione senza scopo di lucro, apartitica e apolitica, che non riceve finanziamenti dal governo ed ha sede in Inghilterra. Da quello che si può leggere nelle pagine del sito, si scopre che esso è “il più importante [i]think tank[/i] del Regno Unito impegnato a studiare l'impatto sull'ambiente della crescita della popolazione” e che intende “promuovere ed incoraggiare la ricerca per determinare quali siano i livelli di popolazione umana ottimali ed ecologicamente sostenibili”. L'articolo del Guardian ci informa di politiche di presa di coscienza da parte della cittadinanza riguardo a questi temi, e si focalizza sul problema delle giovani adolescenti che hanno bambini senza volerlo. Ma il comunicato stampa dell'[i]Optimum Population Trust[/i] dice qualcosa di profondamente diverso: “I Governi possono essere obblicati ad introdurre limiti obbligatori alla grandezza delle famiglie se non si intraprendono azioni urgenti per fermare la crescita della popolazione attraverso una pianificazione familiare volontaria”. Come esempio di politiche efficaci vengono portate quelle dell'Iran e quelle della Cina. Il rischio sarebbe molto alto. “Una combinazione di elevata popolazione e aumento dei livelli dei consumi significa che l'umanità attualmente sta eccedendo la capacità biologica della Terra del 25% ogni anno. Entro il 2050, quando si stima che la popolazione mondiale sarà di 9,2 miliardi – un incremento del di 2,7 miliardi rispetto agli attuali 6,7 – gli umani sfrutteranno la biocapacità di due Terre.” “Senza prendere l'iniziativa, l'[i]eccesso[/i] di umani – la prima causa di tutte le [i]carenze[/i] di risorse – potrebbe far diventare alcune parti del pianeta inabitabili, con i governi spinti a misure di controllo della popolazione coercitive, come un male deplorevole ma minore rispetto a conflitti e sofferenza senza precedenti.” Riportiamo alcune conclusione del rapporto del Trust: [i]*Ogni nazione, Regno Unito incluso, necessita di un politica della popolazione. *Il Governo dovrebbe introdurre delle linee guida per le coppie perché si fermino a due bambini o perché abbiano un figlio di meno [/i][“have one child less” in inglese][i], e che vengano appoggiate dalle scuole, dai media e dai gruppi ambientalisti. *Le pressioni politiche ed economiche per aumentare il tassi di natalità sono “semplicistiche senza speranza” e dovrebbero essere ostacolate. “Ben lontani dalla paura di “mancanza di bambini”, quasi tutte le nazioni possono accogliere tassi di fertilità al livello zero o inferiore”.[/i] Sui libri di storia ci indignamo quando sentiamo parlare di politiche eugenetiche dei regimi fascisti. Al telegiornale ci indignamo quando sentiamo parlare di aborti obbligatori inflitti dalle autorità cinesi sulle donne. Ma quando queste cose avvengono in casa nostra, come reagiamo? E soprattutto, è sufficiente affermare che lo si fa per il bene dell'ambiente per accettare senza riserve un siffatta visione del mondo? Giorgio Mattiuzzo (Pausania) [b][i]Fonti:[/i][/b] [url=http://society.guardian.co.uk/children/story/0,,2123344,00.html?gusrc=rss&feed=networkfront]UK needs a two-child limit, says population report[/url], The Guardian Unlimited, 11/7/2007. [url=http://www.optimumpopulation.org/opt.release11Jul07.htm]Compulsory limits on births “may become unavoidable”[/url], OPT News Release, 11/7/2007. J. Gillebaude, [url=http://www.optimumpopulation.org/Youthquake.pdf]Youthquake. Population, fertility and environment in the 21st Century[/url], OPT 2007. Per chi volesse approfondire la questione segnaliamo la discussione in corso su Luogocomune.net a questo link: [url=http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2620&viewmode=flat&order=DESC&start=180]Con la scusa dell'ambientalismo: progetti di sterminio.[/url]