[img align=right]library/bushfingo.jpg[/img]Nel giornalismo americano vigono regole leggermente diverse dalle nostre. Per un reporter del New York Times, come del Chattanooga Gazette, è lecito dire "una fonte che preferisce rimanere anonima, ad alto livello governativo, mi ha rivelato che…". Se ci provi in Italia, ti ridono dietro per un mese. Ma negli Stati Uniti è una specie di codice d'onore, e c'è sempre il direttore del giornale che garantisce per te. Se per caso vieni smentito, tu non scriverai mai più una riga in tutta la tua vita, e il direttore viene con te a comperarsi una bella canna da pesca. In Internet le cose non sono così, ma ormai anche qui i siti di una certa reputaziona si stanno allineando, permettendosi di fare citazioni "anonime" basate sulla loro presunta credibilità. (Noi stessi, nel nostro piccolo, staremmo ben attenti a pubblicare una sola informazione non verificata sull'11 settembre, ad esempio. Ne basta una sbagliata, e hai chiuso). Questa lunga premessa è per poter dare il giusto valore alla notizia che riportiamo, che appare appunto non su carta stampata, ma su un sito di una certa credibilità, Capitol Hills Blue. A giudicare dai contenuti, peraltro, non si fa nessuna fatica a credere che il dialogo riportato fra Bush e i suoi collaboratori sia assolutamente genuino. Nell'Ufficio Ovale si sta discutendo il rinnovo del Patriot Act, che i falchi vogliono … … far approvare a tutti i costi (più restrizioni ai diritti del cittadino, più armi, più soldi, più impunità e meno obblighi di trasparenza per loro), ma che gli stessi repubblicani moderati sconsigliano, per evitare un prevedibile "ritorno di fiamma" nell' elettorato centrista, il prossimo autunno. Bush dimostra ancora una volta di essere chiaramente ostaggio della destra, oltre che della sua intelligenza molto particolare. Al suggerimento di un collaboratore che il rinnovo dal Patriot Act possa risultare impopolare, Bush risponde: [i]“I don’t give a goddamn, I’m the President and the Commander-in-Chief. Do it my way.”[/i] [Traduciamo con l'equivalente parlato, non letterale] "Non me ne fotte un cazzo, io sono il Presidente e il Comandante in Capo. Qui si fa come dico io". [i]“Mr. President,” one aide in the meeting said. “There is a valid case that the provisions in this law undermine the Constitution.”[/i] Signor Presidente" ha detto un assistente "Ci sono buoni motivi per sostenere che i provvedimenti della nuova legge vadano contro la Costituzione. [i]“Stop throwing the Constitution in my face,” Bush screamed back. “It’s just a goddamned piece of paper!”[/i] "Piantatela di sbattermi sotto il naso la Costituzione" ha urlato Bush in risposta. "E' solo un maledetto pezzo di carta!" L'autore dell'articolo sostiene di aver interpellato tre diverse persone, presenti alla riunione, che avrebbero tutte confermato questo scambio. Terrificante, da una parte, pensare che costui sia oggi la persona più potente al mondo, tutt'altro che sorprendente, dall'altra, sentirselo confermare. Purtroppo. Quelli che dicevano che Kerry o Bush sarebbe stata la stessa cosa, davano voce ad un'amarezza di fondo, ad una sfiducia in genere nel sistema democratico, sicuramente condivisibili. Ma non sarà per caso che anche quelle piccole sfumature, alla fine facciano tutta la differenza di questo mondo? Massimo Mazzucco [url=http://www.capitolhillblue.com/artman/publish/article_7779.shtml]Capitol Hiills Blue[/url]