[img align=right]library/coup-o.jpg[/img]Webster Tarpley è il principale propugnatore della teoria che vede Barack Obama come un prodotto di laboratorio, coltivato per lunghi anni dal gruppo politico di Zbigniew Brezinsky, e ora impostoci alla Casa Bianca con una sofisticata operazione di “marketing ideologico”, in cui la facciata del “cambiamento” serve solo a coprire una realtà di aggressione imperialista ancora peggiore di quella che abbiamo vissuto negli ultimi otto anni. Sotto Obama – secondo Tarpley – l’America riporterà in auge quella politica di destabilizzazione globale il cui scopo ultimo è demolire una volta per tutte l’impero russo. Non potendo attaccarlo militarmente, questa strategia prevede inizialmente la frantumazione del Pakistan – alleato-chiave della Cina in Asia – e poi la riduzione dell’afflusso di petrolio africano verso la Cina, per obbligare quest’ultima a rivolgersi ai territori siberiani, alla ricerca di petrolio, trovandosi così in conflitto diretto con la Russia. In questa intervista Tarpley spiega anche che la chiave di volta di tutta l’operazione è quella di riuscire a mettere l’Iran contro la Russia stessa, attraverso un’alleanza di cui farebbe le spese Israele, … … che finirebbe per ritrovarsi fortemente ridimensionato sullo scacchiere medio-orientale. Massimo Mazzucco L’intervista è liberamente riproducibile in rete, purchè resti intatta dall’inizio alla fine, e ne venga citata la fonte. Scarica [url=http://www.luogocomune.net/site/modules/mydownloads/library/audio/tarpley24GEN09.mp3]QUI [/url]l’intervista completa (60 min. - mp3 - 115 mb).