Sembra che nel mondo ultimamente si sia diffuso uno strano vizio, quello delle elezioni politiche vinte per un soffio. Evidentemente vincere con un netto margine non è più di moda, e se non c'è l'elemento suspense la vittoria non interessa più a nessuno.

Già la storica Florida del 2000 aveva tenuto tutti col fiato sospeso, con una differenza al conteggio manuale talmente risibile, che ci volle la Corte Suprema a dare una mano al partito repubblicano, chiaramente sconfitto dal voto popolare. Situazione praticamente identica con il voto dell'Ohio del 2004, dove nuovamente gli exit-polls venivano clamorosamente smentiti in favore di Bush, ed in barba ad una delle più precise scienze che l'uomo abbia mai conosciuto, quella statistica.

Anche da noi, come tutti ricordiamo, il melodramma Prodi-Berlusconi, con relativo strascico mediatico (e probabilmente non soltanto), fu notevole. E ora ci si mette pure il Messico, che vorrebbe attribuire la vittoria, per qualche migliaio di voti, al conservatore Felipe Calderòn, mentre i sostenitori dello sconfitto Lopez Obradòr gridano alla frode elettronica, e chiedono a loro volta il conteggio manuale dei voti.

Nel frattempo Clinton Curtis, la "gola profonda" che l'anno scorso accusò sotto giuramento i repubblicani di avergli ordinato il software per vincere le elezioni americane, ha voluto mostrare al mondo quanto sia complicato farlo, ...


(continua...)

... nel mondo iper-digitalizzato di oggi, dove si tende ormai chiaramente a far scomparire ogni possibile traccia cartacea, che permetta in qualunque modo di effettuare verifiche "tangibili" a posteriori.

E poi si domandano perchè la gente stia perdendo la voglia di votare.

Massimo Mazzucco

QUI potete scaricare il programma messo in rete da Clinton Curtis, che è facilmente installabile su qualunque computer che usi Windows.