[img align=right]library/riccao.jpg[/img][b]TROPPO FACILE INDIGNARSI[/b] La notizia ha già fatto il giro dei siti "cult" in rete, è come una chicca da non lasciarsi scappare: Piero Ricca, l'eroe della moderna Resistenza democratica (fa tanto rima con Pietro Micca) che diede del "buffone" a Berlusconi nei corridoi del Palazzo di Giustizia, un paio di anni fa, è stato fermato senza motivo dalla polizia al Palazzo delle Stelline di Milano, dove Berlusconi stava per tenere un discorso, ed allontanato preventivamente per impedirgli di arrecare disturbo alla quiete pubblica (leggi, trattenuto in Questura a far nulla per tre ore). Al suo rilascio, è stato poi "diffidato a ritornare al Palazzo delle Stelline" dalla d.ssa Pagani della Questura, ... ...in quanto "lei ha precedenti di ordine pubblico". Giustamente indignato, Piero Ricca - che è un libero cittadino a tutti gli effetti - si è subito rivolto ai vari organi di stampa e di informazione in rete. Sul sito centomovimenti.com è apparsa, sotto il titolo "Nell'Italia del Cavaliere c'è solo il diritto all'applauso" la sua dettagliata denuncia autografa, che è stata ripresa poi da l'Unità per la carta stampata. Facile, indignarsi per questo, troppo facile. Talmente facile da obbligare ad un pensiero in più: se è vero che gli ordini illegali "sono venuti dall'alto", è anche vero che questi sono stati eseguiti "dal basso", e senza fiatare. Ed è anche vero che, mentre Ricca accusava apertamente i poliziotti che lo portavano via di violare la legge, e li minacciava di successiva denuncia, nessuno di questi pare abbia fatto una piega. Anzi, Ricca racconta di aver passato tre ore in questura "in compagnia di un simpatico agente di polizia da trent'anni in servizio a Milano, che si dice costernato quanto me." Ovvero, di un poliziotto stagionato che accetta lui per primo che chi è al potere ne abusi a piacimento, ed a cui non passa minimamente per la testa invece di chiedere chiarimenti ad un suo superiore per tale fragrante violazione in corso. Non si può, infatti, fermare un cittadino senza un valido motivo - il diritto sacro ed inviolabile della persona è sancito a chiare lettere nella nostra Costituzione - ed il fatto che Ricca fosse su una presunta "lista nera" di ignote origini non è certamente un motivo sufficiente. Il vero problema sta quindi nella supina accettazione che il cittadino in genere ha degli abusi da parte del potere, e non nella patetica visione personalizzata del potere stesso che Berlusconi ha mostrato diramando la lista preventiva degli indesiderati. Non dimentichiamo che questo paese è lo stesso che nella legislatura precedente ha tollerato senza fare un verso il licenziamento di Forattini da "Repubblica", quando l'allora Primo Ministro d' Alema rimase infastidito da alcune sue vignette satiriche pubblicate dal quotidiano progressista. Che prima le pubblica, ma poi non ha il coraggio di difendere il proprio autore - ed il suo sacrosanto diritto alla libertà di espressione - di fronte all'isterica arroganza del potere, di destra o di sinistra che sia. Il problema non è in alto, è qui fra di noi. Massimo Mazzucco SU ARCOIRIS TV: Intervista di Piero Ricca, che racconta dettagliatamente la sua vicenda giudiziaria seguita al caso "buffone". Molto interessante. DSL (Real Player) http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=18&ext=_big.ram DSL (Media Player) http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=18&ext=_big.wmv Modem 56k (Real Player) http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=18&ext=_lit.ram Modem 56k (Media Player) http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=18&ext=_lit.wmv