CAPORETTO NAJAF

Gli americani costetti a ritirarsi dalla città di Al-Sadr'.


L’avevano circondata con interi battaglioni, carri armati, elicotteri, sensori a infrarossi, mezzi di trasporto corrazzati, postazioni di visione notturna, recinzioni spinate, segnalatori elettronici, sacchetti di sabbia, palle da bowling e lattine di coca-cola. Avevano detto dateci Al–Sadr’ perchè è un cattivo e deve andare in prigione. Avevano dato ai cittadini “poco, pochissimo tempo” per ubbidire, se no sarebbe stato l’inferno.

Ma quando quelli hanno risposto con una pernacchia lunga un'ora, e hanno detto venite a prendervelo voi, se ci tenete tanto, i militari americani hanno cominciato a sospettare di non essere in un film western. Non avevano circondato infatti un qualunque villaggio di pellerossa, armati di frecce; avevano circondato una città santa dell’Islam, armata del Corano.

E infatti dopo un mese passato inutilmente ad abbaiare nella sabbia, la più potente armata del mondo...
.. ha alzato vergognosamente i tacchi, come un chihuaua col raffreddore di fronte a un pitbull da combattimento. Ma mentre il chuhaua ha almeno la dignità di andare a nascondersi sotto il divano, e non farsi più vedere per tre giorni, questi hanno ancora addosso tanta di quella arroganza da credere di poter convincere il mondo che comunque hanno vinto loro.

Abbiamo "concesso" un accordo agli insorti, ha detto l'indomito Kimmitt, e sia ben chiaro che non facciamo questo per piegarci alla volonta di Al-Sadr'.

E a dimostrazione che loro con i fuorilegge non trattano, a comandare Najaf – come già era successo a Falluja un mese fa – ci andrà un ex-boia del partito di Saddam.

Chissà quando perdono allora, che cosa succede.

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Non resta che fare una considerazione forse ancora più amara, che riguarda la storia in genere: sembra proprio confermarsi, anche in questa guerra, lo strano vizio degli americani di saper demonizzare in maniera magistrale il nemico di turno - tramite i mass-media - solo per poi metterne accuratamente in salvo gli esponenti più pericolosi, a loro possibile uso e consumo.

Era accaduto sul finire della guerra mondiale, quando Pio-XII e Washington si accordarono per il “cambio di casacca”, e mentre gli italiani festeggiavano la liberazione in corso, loro si premuravano di mettere in salvo decine e decine di criminali di guerra nazisti e ustascia (croati), incanalandoli, con la palese complicità della Croce Rossa, verso il Sudamerica, per poterli eventualmente riciclare un giorno contro Stalin. Mica ci è arrivata con la fionda, in Sudamerica, gente come Klaus Barbie. Nè è certo un caso che l’uomo che ha messo in ginocchio, come capo della NASA, la corsa allo spazio sovietica, cioè Werner Von Braun, fosse la stessa persona che pochi anni prima progettava, per conto di Hitler, le micidiali V2 che seminavano morte e distruzione nei cieli di Londra.

Era successo persino con lo stesso Saddam, nel '91, quando la poderosa avanzata verso Baghdad, che stava letteralmente macinando tutto quello che trovava sul cammnino, si arrestò misteriosamente a quaranta chilometri dalla capitale, solo per rivedere il buon Saddam tornare in sella, pochi mesi dopo, come se niente fosse successo.

E anche adesso, se ci facciamo caso, non soltanto riciclano gli uomini del "mostro", ma lui stesso, l’uomo responsabile di tutti i mali in medio oriente da Abramo in poi, è l’unico che stranamente venga trattato con guanti e controguanti, e che non si sia mai potuto toccare nemmeno con un lenzuolo umido (chessò, per chiedergli dove ha mai cacciato ‘ste benedette armi di distruzione di massa, per esempio), perchè lui “è protetto dalla convenzione di Ginevra”.

Ma lo sanno, questi neoconquistadores da cartolina, che il resto del mondo è anche capace a fare 2 + 2, volendo?

Massimo Mazzucco


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MISSIONE COMPIUTA
Un appello a tutti noi a responsabilizzarci maggiormente per quello che accade nel nostro nome in Iraq.