[img align=right]library/bkali240.jpg[/img][b]CATTURATO KHALED AL-HARBI, il 37° BRACCIO DESTRO DI BIN LADEN[/b] 13.07.04 - Forse Al-Queda ha voluto un pò strafare, ingrandendosi su scala mondiale come se fosse una multinazionale di conigli col tovagliolo in testa. La loro coordinazione internazionale infatti comincia ora a traballare: mentre bin Laden lancia il suo terrificante ultimatum all’Europa – e all’Italia in particolare – in Arabia Saudita il governo lancia a sua volta un ultimatum ai terroristi, offrendo pene leggere a quelli che si consegnassero entro e non oltre i tre giorni alle autorità. E così, indeciso su quale ultimatum fosse più credibile, il temibilissimo Khaled Al-Harbi – ennesimo “braccio destro di bin Laden” - ha scelto ... di costituirsi alle autorità saudite. Ovvero, la sua parte è terminata, grazie per la collaborazione, è stato un piacere averla fra noi come apparizione speciale. Ci sono ancora da girare i primi piani del finto processo, ma poi stia tranquillo che non la disturbiamo più. [lib align=left]video180.jpg[/img]Ricordate infatti quell’uomo sulla sedia a rotelle, che durante la guerra, e nonostante il suo vistoso handicap, aveva affrontato “un viaggio pericoloso e massacrante” dall’Iran per venire (in Afghanistan) a trovare bin Laden? E che una volta sedutosi nella grotta con lui (almeno, con uno che assomigliava in qualche modo a lui) gli permise di esprimere le sue più sincere opinioni sul fattaccio delle torri? Era lui, Khaled Al-Harbi. In quell’audio, che sulla barba parlante avrei potuto sincronizzare anch’io senza smettere di leggere la Gazzetta, si udirono queste parole: Al-Harbi: "Hundreds of people used to doubt you and few only would follow you until this huge event happened. Now hundreds of people are coming out to join you." Centinaia di persone non credevano in te, e soltanto pochi ti seguivano, finchè è successa questa cosa enorme [delle Torri]. E ora centinaia di persone si fanno avanti per unirsi a te. Bin Laden: "I was the most optimistic of them all," bin Laden said. "Due to my experience in this field, I was thinking that the fire from the gas in the plane would melt the iron structure of the building and collapse the area where the plane hit and all the floors above it only. This is all that we had hoped for" Io ero il più ottimista di tutti. Grazie alla mia esperienza in questo settore [ingegneria delle costruzioni] pensavo che l’incendio del combustibile degli aerei avrebbe disciolto la struttura metallica dell’edificio e avrebbe fatto crollare solo la zona colpita dagi aerei e i piani sovrastanti. Questo era il massimo in cui avevamo sperato. Due commenti a latere, a proposito della nostra discussione sul crollo delle torri: se la sua “esperienza nel settore” lo ha portato a pensare che la struttura “metallica” si sarebbe disciolta, confondendo così platealmente l'acciaio ultratemperato col banalissimo “ferro” usato da Uri Geller, deve essere più o meno quella che ho io nella caccia alla balena con arpione. Diventa invece interessante leggere quella frase come messaggio in codice, fra qualcuno (che ha fatto il video) e qualcun altro (che lo avrebbe visto in TV), all’interno della vasta cricca dei cospiratori. Per esempio: "Bei fetenti che siete, mica me l’avevate detto che le buttavate giù. Eravamo d’accordo per danneggiarle soltanto". Continuiamo l'articolo. Fu così che, per aver perso poi distrattamente quella cassetta, il mondo venne asapere in qualche modo quello che Osama si era dimenticato di dire, la sera dell’11 Settembre, quando – dopo anni di paziente lavoro per preparare gli attentati - i riflettori erano tutti puntati su di lui. Anzi, pensate, egli è così modesto che quella sera disse addirittura “Oh, ragazzi, non guardate di qua perchè io non c’entro niente! Per fare quelle cose ci vogliono come minimo i servizi segreti.” Ma poi, grazie al fortunoso ritrovamento di quella cassetta, seppimo che ci aveva mentito. Ecco, ora che al-Harbi si è consegnato, il ruolo di Campanini è esaurito, e questo significa che non udremo più la famosa frase di apertura per Walter Osama, “Vieni avanti, cretino”. Anzi, apro addirittura qui il borsino delle scommesse, e punto tutto quello che ho sul fatto che entro Settembre verremo a sapere che il cretino era morto già da almeno un anno. Massimo Mazzucco