Ricordate il tormentone dei media occidentali che "Assad usa le armi chimiche contro il suo popolo"? E' andato avanti per mesi, l'anno scorso, finchè è intervenuto Putin che ha definitivamente staccato la spina a questo fastidioso mantra mediatico.

Ora invece salta fuori che sono stati proprio i famosi "ribelli moderati" (quelli finanziati da Washington e supportati dalla Turchia) ad usare armi chimiche proibite, nei giorni scorsi, contro le milizie curde che combattono ad Aleppo.

Lo ha riconosciuto lo stesso gruppo Jaysh al-Islam, dicendo che "durante gli scontri uno dei capi delle nostre brigate ha usato armi che sono proibite in questo tipo di confronti", senza specificare però di quali "armi proibite" si trattasse.

Ma a chiarirlo ci ha pensato la croce rossa curda, che ha dichiarato: “I sintomi delle persone colpite dagli attacchi, come il soffocamento, ci permettono di affermare che sono state avvelenate come conseguenza dell'uso di gas velenosi proibiti, come il cloro o agenti simili".

La cosa curiosa è che il gruppo Jaysh al-Islam è stato ammesso come rappresentante dell'opposizione siriana agli incontri di Ginevra, mentre i curdi (nemici giurati di Erdogan) non vi possono partecipare.

Sai com'è, a furia di esportare democrazia, prima o poi si finisce per fare un pò di confusione.

Massimo Mazzucco