I giornalisti italiani ormai sono senza vergogna. Sentite questo articolo de "La Stampa", intitolato : "Mosca ha fatto operazioni di disinformazione anche in Catalogna".

Mamma mia, a leggere il titolo ti vengono i brividi. Che cosa avranno fatto mai i russi cattivi, questa volta? Si saranno infiltrati fra le fila dei nazionalisti, dicendo loro che se votavano "no" sarebbero stati espulsi dalla regione catalana? Oppure si sono infiltrati fra quelle dei secessionisti, dicendo loro che avrebbero avuto la nazionalità russa se avessero votato "sì"?

Nulla di tutto questo, a quanto pare: il peccato più grave commesso da Sputnik News e di RT, secondo la ricerca di DFRLab citata dall'articolo, sarebbe stato quello di distorcere il significato di una frase di Juncker: il presidente della UE ha detto "rispetteremo l'opinione dei catalani", mentre i russi maledetti hanno tradotto "rispetteremo la scelta dei catalani".

Un altro "peccato mortale" di cui vengono accusate le due testate russe è "un gioco di rimandi in cui le due fonti si autoaccreditano, e si rilanciano" a vicenda. Come se riprendere un articolo postato da una testata simile alla tua fosse diventato una eresia internazionale.

La Stampa invece parla di "episodi di disinformation e deception per fomentare il caos e descrivere scenari di guerra civile in Spagna sono stati pilotati e sfruttati dal Cremlino, sostengono questi lavori, anche con l’uso di una potente amplificazione automatizzata sui social network." Per poi concludere: "La Catalogna è insomma l’attuale teatro di operazioni russe nella sfera della information war di Putin."

Addirittura.

Come vedete, l'articolo è talmente ridicolo che si commenta da solo.

Fra l'altro, se si va a vedere la famosa ricerca citata da La Stampa, si scopre che "The main source for the claims is leading Spanish daily El País." Ovvero, "la fonte principale delle affermazioni [contro Putin] è il primo quotidiano spagnolo, El Paìs."

Abbiamo quindi La Stampa - uno dei maggiori quotidiani italiani al servizio dei poteri forti - che riprende le affermazioni del maggiore quotidiano spagnolo al servizio dei poteri forti, e si lamenta che gli altri si citino a vicenda.

Com'era la storia della pagliuzza e della trave?

A questo punto ci manca solo un'informazione, per completare il "ragionamento" di El Paìs replicato da La Stampa: come avrebbero fatto gli articoli "deviati" di Sputnik News e RT ad "influenzare" effettivamente il voto in Catalogna? Forse qualcuno crede che i catalani vadano ad informarsi su Sputnik News, prime di decidere cosa votare?

Questa gente viene da 70 anni di ostilità ininterrotta con il governo di Madrid, ostilità che risale ancora ai tempi della guerra civile. E secondo loro i catalani vanno a consultare il sitarello russo, prima di scegliere di mettere sì o no su una scheda da cui dipende il loro intero futuro?

"Ocazz, non sapèm que votàr! Andèm a veder quel que disen i russ..."

Massimo Mazzucco