E' ufficialmente iniziata l'opera di demonizzazione mediatica di quelli che saranno in tutta probabilità i vincitori delle prossime elezioni politiche in Italia, ovvero il Movimento 5 Stelle.

E quale modo migliore di demonizzarli, se non quello di farli apparire come "pericolosi amici di Putin"?

Ci ritroviamo così un articolo su La Stampa di oggi, intitolato: "Il governo Usa avverte l’Italia: “Fate attenzione. Ci sono legami Russia-M5S

Dall'articolo leggiamo: "Sono fonti governative americane a ricostruire per «La Stampa» quanto sta avvenendo, spiegando in particolare che sono preoccupate per l’influenza che la Russia sta cercando di avere sulle prossime elezioni italiane, nell’ambito di una strategia di interferenza che tocca tutta l’Europa, dopo quella adottata durante le presidenziali degli Stati Uniti."

Ma che gentili, queste "fonti governative americane", che "ricostruiscono per «La Stampa» quanto sta avvenendo". Davvero i nostri amici americani si preoccupano per il nostro futuro. Ma poi, quale sarebbe mai la "strategia di interferenza adottata durante le presidenziali degli Stati Uniti" di cui parla La Stampa?

Alla peggio - ammesso e non concesso che ciò sia davvero accaduto - i russi si sarebbero limitati a rendere pubbliche le email della Clinton che mettevano in cattiva luce lei ed il partico democratico. Ma non è che i russi queste email se le siano inventate. Queste email esistevano, e quindi il marcio esisteva già. Loro al massimo ci hanno aiutato a conoscerlo.

E da noi invece come farebbero, questi cattivoni di russi, a "condizionare" le nostre elezioni?

Ce lo spiega sempre La Stampa: "Gli obiettivi di Mosca sono tutti i Paesi dove nei prossimi mesi sono in programma le elezioni, che per la loro natura democratica consentono di infiltrare i sistemi politici e cercare di condizionarli."

Avete capito? Noi abbiamo il dono prezioso della democrazia, ma questo dono è anche una debolezza, perchè permette a chiunque di infiltrarsi. Quindi state attenti, cari 5 Stelle: se per caso vi trovate accanto uno che non avete mai visto prima, che porta il colbacco e parla con uno strano accento siberiano non dategli confidenza: potrebbe essere un uomo di Putin.

Ma a quanto pare non è soltanto l'Italia nel mirino di Putin: "Al primo posto - prosegue l'articolo - ci sono le presidenziali francesi, dove gli effetti dell’offensiva russa sono già stati pubblicamente notati, con la visita di Marine Le Pen al Cremlino ..."

In altre parole, ci dice La Stampa, una leader politica candidata a diventare presidente della Francia non avrebbe il diritto di incontrarsi con il capo di una delle nazioni più potenti del mondo, perchè altrimenti "si lascia manipolare" dall'orso cattivo.

"Nel radar degli americani però ci sono anche le presidenziali del 2 aprile in Serbia, il voto di settembre in Germania, e quello che comunque dovrà avvenire in Italia entro la primavera del 2018. "

Certo, naturalmente, è sempre l'Italia che sta tanto a cuore alla CIA, perchè siamo noi storicamente la "nazione-cerniera" fra il blocco occidentale e quello comunista.

E quindi noi dovremmo temere terribilmente i 5 Stelle "amici di Putin", solo perchè ce lo dicono i servizi di intelligence americani.

Che poi sono gli stessi servizi di intelligence che hanno raccontato al mondo che l'Iraq aveva le armi di distruzione di massa.

Disponiamo di cioccolata in grandi quantità. Qualche marmotta la vuole incartare?

Massimo Mazzucco