Da quando c'è Salvini al governo i giornalisti hanno scoperto che "l'Italia è razzista".

Avrete notato tutti la travolgente sequela di episodi razzisti riportati negli ultimi giorni dai giornali. C'è quello che spara piombini ai piccioni e colpisce "per sbaglio" un nero che lavorava su un'impalcatura. C'è il nero che si presenta alla ASL ma viene cacciato con la feroce battuta "vattene, questo non è il veterinario". C'è il senegalese che viene picchiato dal branco solo perchè è nero di pelle.

Per finire con l'apoteosi di ieri sera, dove la notizia di un uovo tirato in faccia alla campionessa nera di atletica ha fatto il giro dei telegiornali, delle testate online e infine dei talk show.

Sia chiaro, questo sono tutti episodi di razzismo, senza se e senza ma.

Il problema è che adesso che c'è Salvini al governo, tutti i media affiliati alla sinistra buonista ci raccontano che c'è l' "allarme razzismo". Come se prima in Italia il razzismo non fosse mai esistito.

Quando intere curve dello stadio venivano chiuse per cori razzisti, quello non era allarme razzismo. Era solo un "problema di ignoranza".

In realtà, gli episodi di intolleranza razziale nel passato dell'Italia non si contano, ma allora venivano trattati sempre come casi isolati. Da riportare certamente, ma mai da inglobare in un problema più ampio e complesso.

Oggi invece anche un uovo in faccia diventa un simbolo epocale. Renzi parla addirittura di "emergenza culturale". E così in poche ore il caso diventa una scusa meravigliosa per dare addosso al "Salvini razzista" - e quindi a concludere che la sua sia una politica fallimentare.

Ovviamente i salti logici sono tali e tanti che non stiamo nemmeno a commentarli.

Resta il fatto, curioso, che gli stessi che hanno causato il problema dell'immigrazione selvaggia oggi siano i primi a cercare di approfittare politicamente delle conseguenze nefaste che questa immigrazione ha creato.

Chissà se sta accadendo tutto per caso, oppure se c'era un disegno preciso fin dall'inizio?

Massimo Mazzucco