In un solo colpo, in un solo giorno, con una sola frase, Matteo Salvini è riuscito a svelare tutta l'ipocrisia di cui è imbevuta la sua persona.

Aveva a portata di mano la possibilità di fare un grande gesto - quello di dare la cittadinanza italiana a Rami, il ragazzo egiziano che ha salvato tutti i suoi compagni - ma se l'è bruciata con l'infelice uscita "Si faccia eleggere, e poi cambierà le leggi come vuole lui".

Certo, è vero che Rami ha chiesto la cittadinanza per sè ed anche per i suoi famigliari, ma almeno a lui Salvini poteva concederla. Poteva dire "intanto diamola a lui, poi per gli altri vedremo". Invece gli ha detto di no, e pure in modo arrogante e spocchioso.

Ma non era Salvini quello che diceva di non volere gli immigrati clandestini, ma di rispettare tutti quelli che sono integrati, e vivono qui legalmente?

Ebbene, il caso di Rami rappresentava proprio una splendida oppurtunità per dimostrare che Salvini crede in quello che dice: Rami vive qui legalmente, e di certo si sarebbe meritato un gesto di riconoscimento come la cittadinanza italiana.

Ma Salvini si è tradito, rivelando di essere solo un ipocrita travestito da nobiluomo. Il fatto stesso che Rami sia egiziano impedisce a Salvini di volergli concedere la cittadinanza, nonostante il ragazzo viva qui legalmente, e nonostante il fatto che grazie a lui oggi non ci ritroviamo qui a piangere 51 bambini bruciati vivi.

Massimo Mazzucco