Già autore della interessante conferenza "La struttura nascosta del mondo", Luca Chiesi ha tenuto lo scorso novembre a Treviso la conferenza "Medicina fra scientismo ed eresia". Poichè l'audio non è dei migliori, proponiamo anche il testo completo della conferenza.

Con l'aumento della pressione da parte delle cosiddette "autorità sanitarie" nel far seguire alle persone una specifica terapia, ignorando, banalizzando, ridicolizzando o ignorando le alternative, è senz'altro aumentato il bisogno di scoprire queste numerose alternative esistenti. E di valutarle attentamente.

Ma come avviene anche in altri campi, chi non segue il "Pensiero Unico" viene bollato ed etichettato nei peggiori dei modi anche da medici un po' ...burloni, che invece di fare i medici hanno deciso di diventare giudici, promotori di leggi, opinionisti televisivi, magari dando pubblicamente e arrogantemente dei somari a chiunque la pensi diversamente da loro, solo perché hanno una fede cieca nella loro scienza medica, che vedono al di sopra di tutto.

Valuteremo assieme se questa loro fede è effettivamente ben riposta.

Un famosissimo medico americano, Robert Mendelsohn, ovviamente molto discusso per le sue opinioni peraltro supportate da un curriculum con pochi eguali, in una introduzione al libro "Medicina Macrobiotica" di Michio Kushi, approfondiva molto questo discorso della "fede nella scienza medica"
Scriveva infatti:

"In effetti, si può capire la medicina moderna sono considerandola una religione, la religione di una società laica che ha respinto i suoi sistemi di valori tradizionali.

Le medicina moderna ha almeno dieci dei componenti essenziali di una religione:
1)Un sistema di fede - la 'Scienza Medica Moderna' - che può essere altrettanto valida quanto le prove di altre chiese sull'esistenza di Dio
2) Un clero - i medici
3) Dei templi - gli ospedali
4) Chierici e vestali - infermiere, operatori sociali e personale paramedico
5) Paramenti che rispecchiano la posizione gerarchica - il colore e la lungezza dei camici dei medici indica il loro rango
6) Una classe nobiliare che mantiene la chiesa - industrie chimiche, compagnie di assicurazione e industrie di prodotti alimentari dietetici per l'infanzia
7) Un confessionale - l'anamnesi deve essere fornita al medico in tutta sincerità
8)Un'assoluzione - il colpetto rassicurante sulla spalla: 'Lei sta bene, ritorni l'anno prossimo'.
9)Vendite delle indulgenze - gli onorari oltraggiosi, in grado di abbattere questa chiesa moderna così come accadde con la chiesa del Medio Evo.
10) Similitudine di linguaggio - 'mi fido del mio idraulico', ma ' ho fede nel mio medico'; la relazione medico/paziente è 'sacra'.

Allorché la medicina viene considerata nè più nè meno di un sistema religioso, proseguiva Mendelsohn, può essere trattata come tale e paragonata ad altri sistemi di guarigione religiosa. Sfortunatamente, la religione della medicina moderna dimostra di adorare un dio che non fornisce delle risposte, che è impotente e che, in effetti, inganna.

Questa, naturalmente, è la definizione dell'idolatria e, in questo contesto, tutta la medicina moderna diventa comprensibile.

Il falso dio della medicina moderna si spinge fino a pretendere, come i suoi déi predecessori delle religioni pagane di migliaia di anni fa, il sacrificio di bambini.

L'antico Moloch di quelle idolatrie esigeva che i genitori, per assicurarsi messi abbondanti, passassero i loro figli attraverso il fuoco fisico.

Il Moloch moderno analogamente chiede ai genitori di far passare il fuoco chimico attraverso i corpi dei loro figli. Lo scopo è identico.

Vi siete mai chiesti quale sia?

Già Plinio il vecchio, intorno al 50 d.C., scriveva nella sua "Historia naturalis" tutta una serie di medicamenti e terapie mediche assurde.

Ma se pensiamo un attimo al passato recente, constatiamo che la storia della medicina è ricca di "errori" gravi, spesso fatali, che venivano accettati come verità, in genere per interessi che nulla avevano a che fare con la salute:

- L'utilizzo del talidomide, negli anni 50-60, usato come sonnifero, causò gravi malformazioni al sistema limbico dei bimbi nati da donne che assumevano tale farmaco.

- La lobotomia, oggi considerata una pratica barbara e non etica,  veniva usata per la schizofrenia, la depressione, la psicosi e altri disturbi dovuti all'ansia, ed era stata ideata dal neurologo portoghese Moniz, che per questo lavoro vinse persino il premio Nobel per la medicina nel '49.

- Lo scirioppo alla morfina, usato in gran bretagna e regno unito fino al 1930 per i bambini iperattivi che non riuscivano ad addormentarsi

- Le radiazioni, utilizzate per la cura di tonsilliti o dell'ipertrofia delle ghiandole linfatiche o del timo, prima che i medici si accordassero sul fatto che l'esposizione a radiazioni può causare alterazioni genetiche e cancro.

- Il Dietil Stil Bestrolo  (DES), un ormone sintetico somministrato alle donne incinte negli anni '50, salvo poi scoprire che causava cancro alla cervice e sterilità nelle figlie di donne che lo avevano assunto.
 
Com'è stato possibile?

Una possibile risposta è che è dipeso dal livello di giudizio delle persone coinvolte in tutti questi disastri. E dal livello di evoluzione delle scienza medica in questione.

Cosa si intende per giudizio? La capacità di giudicare per poi prendere delle decisioni appropriate.

In oriente è noto che il giudizio segue delle tappe ben precise per evolversi e farci passare dal bimbo appena nato bisognoso di tuto al maestro illuminato di cui le persone parleranno per millenni.

Come si sviluppa il giudizio? Georges Ohsawa, la persona che reputo in assoluto lo «sconosciuto» più straordinario del mondo, lo ha spiegato in varie occasioni, perché lo sviluppo del giudizio dell'individuo fino al raggiungimento del massimo livello era lo scopo unico di tutta la scienza e tutta la filosofia antica d'Estremo Oriente.

Ecco come Ohsawa lo descrive brevemente:

"Al momento della nascita e per qualche ora, non possiamo giudicare. Poi il giudizio fisico, o meccanico, il più elementare, si desta.
Dopo qualche giorno, il giudizio sensoriale comincia a funzionare e a percepire i due poli del nostro mondo relativo: il freddo e il caldo. Si sviluppa di giorno in giorno e distingue poco a poco tutta la gamma e i gradi situati tra queste due estremità: il colore, la forma, la temperatura, il gusto piacevole o spiacevole, la simpatia o l'ostilità; tutto questo in qualche settimana.

Dopo qualche mese, arriviamo al giudizio affettivo, o sentimentale. Distinguiamo ciò che ci attira affettuosamente e ciò che ci fa paura o male, ecc.

Alla quarta tappa, il giudizio sviluppa in noi la vera concezione delle due categorie antagoniste: il bene e il male, il bello e il brutto, l'utile e l'inutile, il giusto e l'ingiusto, così come tutti i concetti naturali o scientifici, fisici, ecc.

Alla quinta tappa, il giudizio diventa sociale. Percepisce un orizzonte più vasto di prima: l'economia e la moralità.

Infine, alla sesta tappa, si sviluppa l'ideologia (dualismo, materialismo, spiritualismo, affermazione o negazione della vita, ecc.)

E' alla settima tappa, l'ultima, che il nostro giudizio arriva alla costituzione-concezione della vita e dell'universo, dove possiamo abbracciare tutti gli opposti per stabilire la grandiosa unificazione universale.
Il nostro giudizio diventa una concezione cosmologica.

Mentre rifletteva su due ideogrammi giapponesi che significano entrambi pensare, Ohsawa spiegava

"se i vostri pensieri sono sentimentali, avete colonizzato un piccolo spazio attorno al vostro corpo, facendo perno su voi stessi.

Se siete intellettuali, i vostri pensieri penetrano solamente le cose finite, relative ed effimere.

Se vivete in una società più grande, i vostri pensieri possono abbracciare il mondo.

Se siete ideologici, vivete nel mondo dell'uomo, non solo nel presente ma anche nel passato e nel futuro.

Se siete un pensatore dell'infinito, nell'assoluto, in eterno, il vostro cervello è l'infinito stesso. Solo allora potrete avere fiducia in voi stessi, nella vostra coscienza. Voi siete in DIO e niente vi è impossibile".

Qual è il vostro attuale livello di giudizio?

Ogni giudizio impiega la forza per esprimersi, tranne il settimo.

Il giudizio supremo, infatti, "agisce senza agire", come dicevano i cinesi, "Wu Wei". Vince senza combattere, realizza senza fare, trasforma i nemici in amici invece di sconfiggerli, perché è la cosiddetta "espansione infinita" che agisce attraverso di lui, che possiamo immaginare come il "motore immobile" di Aristotele, cioè la causa ultima del divenire dell'intero Universo.

La forza del giudizio ideologico è ad esempio la violenza asfissiante del Comunismo, o i dogmi inumani del Capitalismo terminale in cui stiamo vivendo.

La forza del giudizio sociale è ad esempio quella della Legge, come quella che può portare le persone al suicidio per aver voluto essere e rimanere oneste, oppure come quella di chi impone trattamenti sanitari obbligatori senza che ce ne sia necessità.

La forza del giudizio intellettuale è il risultato delle scoperte scientifiche, ad esempio la bomba atomica, con cui gli Stati Uniti hanno devastato per decenni un popolo che si era già militarmente arreso.

La forza del giudizio sentimentale è la violenza emotiva, per esempio quella con cui molti mariti tengono soggiogate le mogli dietro la facciata di una famiglia "normale", oppure quella con cui certi dottori ti investono per farti prendere la decisione di fare chemioterapia, o di vaccinare i tuoi figli in ogni caso, come se fosse l'unica alternativa possibile.

La forza del giudizio sensoriale è la gelosia e ogni altro sentimento dovuto alla brama o al desiderio di qualcosa o qualcuno, che magari si manifesta con urla o comportamenti esagerati o inconsulti.

La forza del giudizio meccanico o cieco, infine, è la violenza fisica, di cui abbiamo infiniti esempi attorno a noi.

Per chiarire meglio questo concetto di "evoluzione" del giudizio in varie tappe, facciamo alcuni esempi tratti dalla nostra vita. Partiamo da qualcosa di cui tutti siamo esperti, ovvero il modo di alimentarsi!
Il giudizio supremo si rivela in chi mangia e beve ciò che vuole, ma rigorosamente secondo l'ordine dell'Universo.

Il giudizio ideologico si rivela in chi segue una dietetica, oppure una alimentazione basata su precetti religiosi.

Il giudizio sociale si rivela in chi mangia in modo conformista, adattandosi a ciò che l'ambiente attorno a lui o gli altri gli offrono

Il giudizio intellettuale si rivela in chi mangia secondo le teorie nutrizionistiche alla moda, magari qualcosa di nicchia estremamente particolare, o semplicemente basandosi su grassi proteine e carboidrati

Il giudizio sentimentale si rivela in chi è un buongustaio, per esempio perché conosce in profondità ciò che mangia e quindi lo apprezza particolarmente, oppure in chi sceglie i cibi sulla base delle emozioni che essi scatenano.

Il giudizio sensoriale si rivela in chi è goloso e avido di certi cibi che gli stuzzicano i sensi.

Il giudizio meccanico o cieco si rivela in chi si ciba solo in base alla fame o alla sete, per esempio chi mangia solo per riempirsi la pancia o beve fino a scoppiare.

Anche il nostro approccio alla conoscenza può darci indicazioni sul nostro livello del giudizio.

Il giudizio supremo si rivela attraverso il cosiddetto "Satori", attraverso una comprensione intuitiva della realtà, ovvero una coscienza cosmica, un istinto - intuizione perfetto, in grado di vedere con la stessa chiarezza il presente, il passato e il futuro.

Il giudizio ideologico si rivela attraverso la filosofia (l'antroposofia di Steiner, la logica dialettica basata sul Principio Unico di Ohsawa, l'idealismo di Platone, ecc.) o la teologia (come gli scritti di Dottori della Chiesa come S. Agostino o S. Tommaso d'Aquino) o una cosmogonia (come quella induista, o quella cinese, o molte altre, antiche e moderne).

Il giudizio sociale si rivela nell'economia, nella morale e nell'etica.

Il giudizio intellettuale si rivela principalmente nella scienza e in alcune arti. Nella nostra società sembra avere un particolare valore la conoscenza scientifica, ma non è stato sempre così, anzi…

Il giudizio sentimentale si rivela nella letteratura, nel teatro e in molte arti.

Il giudizio sensoriale si rivela nella ginnastica, nella danza, nelle tecniche basate su riflessi condizionati.

Il giudizio meccanico o cieco si rivela in ciò che è un riflesso incondizionato, istintivo.


Anche la professione o l'attività di una persona è molto indicativa del suo livello di giudizio.

Per Ohsawa, il giudizio supremo si rivela nella persona che realizza tutti i suoi sogni, uno dopo l'altro, per tutta la vita, divertendosi.

ll giudizio ideologico si rivela invece nell'attività di pensatore, di filosofo, di ricercatore del vero.

Il giudizio sociale si rivela nell'attività di organizzatore, cioè di qualcuno che si prende l'incarico di gestire altre persone per uno scopo che va oltre l'interesse del singolo.

Il giudizio intellettuale si rivela nel vendere delle conoscenze, oppure delle tecniche.

Il giudizio sentimentale si rivela nel vendere emozioni.

Il giudizio sensoriale si rivela nel vendere piaceri fisici (come le prostitute, ma anche i commercianti, o i romanzieri, o certi attori)

Il giudizio meccanico o cieco si rivela nel vendere la propria vita (come gli schiavi, ma anche come i salariati che vengono il loro tempo per denaro, secondo Ohsawa).

Nelle lingue occidentali si usa la parola "amore" con molti significati diversi e quindi c'è una grandissima confusione attorno al concetto di "amore"; nella lingua giapponese, molto più evoluta, vi sono invece almeno una decina di parole completamente diverse per descrivere ogni specifico significato dell'amore.

L'amore di livello supremo è quello che abbraccia tutto, quello per cui non c'è nulla di intollerabile e che porta alla realizzazione del Se', alla felicità e alla pace
L'amore di livello ideologico è l'amore spirituale, che si rivela con lo stupore e all'autocritica.
L'amore di livello sociale è quello dell'uomo per i suoi simili
L'amore di livello intellettuale è l'amore scientifico, la ricerca di conoscenze
L'amore di livello sentimentale è l'amore psicologico, emotivo
L'amore di livello sensoriale è l'amore fisico, fisiologico, l'amore erotico.
L'amore di livello meccanico o cieco è quello istintivo, sessuale.
Capite bene che quando a prendere le decisioni sono la superstizione, o la paura, o gli interessi personali, o le informazioni false, o il potere economico e politico di qualcuno, o una ideologia malata, il risultato non può che essere disastroso.

Ma perché è così difficile parlare di queste cose liberamente, magari discuterne serenamente?

Perché spesso non riusciamo a fare capire agli altri le nostre idee, le nostre motivazioni, le nostre conoscenze, oppure non riusciamo ad accettare quelle degli altri?

Nella maggior parte dei casi perché siamo su "livelli" di giudizio diversi, che hanno quindi ben pochi rapporti tra loro.

Sono infatti come due trasmissioni radio, che occupano lo stesso spazio nello stesso momento, ma che non riescono ad interagire proprio perché vibrano su frequenze diverse.

O meglio, chi ha maturato un giudizio più alto, nella scala da 1 a 7, riesce a capire il mondo che vedono e vivono quelli di livello più basso, ha in un certo senso una visione più ampia. Ma il giudizio basso non riesce a comprendere ciò che sta sopra di lui.

Anche chi ha maturato lo stesso livello può faticare molto a capirsi e comunicare perché - pensiamo per esempio al livello intellettuale - si ha accesso in genere a ricordi o informazioni differenti e quindi non si riesce a trovare un modo di conciliare le apparenti divergenze che ne nascono. Per conciliare idee opposte serve infatti sempre qualcosa che ne vada la complementarietà e che riesca a trascenderle entrambe.

Come può aiutarci questa conoscenza dei 7 livelli del giudizio nella nostra ricerca della migliore scelta terapeutica per noi?

Proviamo a rispondere, introducendo il tutto con 5 righe tratte da Ohsawa.

«Nei primi giorni di primavera, la campagna è tutto un brulicare di vegetazione. Sono i nuovi semi! Alcuni di questi semi si trasformano in erba e la loro vita si esaurisce nel giro di pochi mesi. Altri diventano degli arbusti che muoiono in pochi anni. Ve ne sono poi altri, in verità pochi, che sono destinati a diventare degli alberi imponenti che vivranno centinaia o migliaia di anni. Così è anche per la medicina. La maggior parte dei sistemi medici sono come l'erba»

L'omeopatia, l'allopatia, la naturopatia, l'agopuntura, l'osteopatia, la chiropatia, la medicina yogica, la medicina antroposofica, il massaggio, i fiori di Bach, la pranoterapia, la medicina antroposofica, la nuova medicina germanica, ecc. sono solo alcuni dei tanti sistemi medici esistenti: alcuni di questi sono simili all'erba o a bassi arbusti, che dobbiamo imparare a distinguere da quelli che invece si stagliano alti nel cielo -  e che corrispondono per Ohsawa all'antica medicina ayurvedica (che data almeno 5000 anni) e alla antica medicina cinese (che data almeno 4000 anni), di fatto oggi quasi scomparse perché "europeizzate" e perché si sono appesantite con superstizioni, misticismo e pratiche professionali. Nonostante i 5000 anni di storia e di successi, anche questi sistemi medici monumentali sono caduti in disuso, perché tutto ciò che ha un inizio ha una fine.

La medicina moderna, al cospetto di questi sistemi monumentali, fa la figura di un giovane senz'altro capace dal punto di vista manuale e pratico, ma anche molto immaturo, con poca esperienza e soprattutto molta arroganza. Arroganza dovuta senz'altro alla giovane età (pochi decenni, diciamo da metà' 800 in poi). Arroganza che caratterizza purtroppo anche molti suoi praticanti.

Come si possono analizzare sistemi medici così differenti?

Anche ciascuno di questi sistemi, come tutto ciò che evolve in natura, dagli atomi alle civiltà, ha uno sviluppo progressivo, che possiamo confrontare con lo sviluppo del nostro giudizio come essere umani, che abbiamo visto in precedenza.

Sviluppo che può essere già in atto, o ancora solo in potenza, ma che potrebbe anche non verificarsi mai.
 
Il primo livello, meccanico o cieco, è quello di una medicina sintomatica, cioè l'intervenire sui sintomi con rimedi o farmaci, spesso con effetti straordinari, ma che di fatto sono solo palliativi. Spesso le cause delle malattie sono ignote, nondimeno ci sono tecniche, medicinali, protocolli, diete o teorie in grado di rimuovere i sintomi.

Il secondo livello, sensoriale, è quello di una medicina di profilassi, cioè che interviene per prevenire le malattie; nella medicina occidentale troviamo misure come le vaccinazioni, gli antibiotici, l'isolamento, ecc. in quella orientale troviamo invece trattamenti esterni, alimenti specifici, ecc.

Il terzo livello è quello di un'arte della salute, cioè un insieme di tecniche, metodi o indicazioni per mantenere la salute anche dal punto psicologico ed emotivo, per esempio tramite danza, disegno, meditazione, musica, lettura, recitazione, buone abitudini di vita, ecc. cioè tutte attività che agiscono anche sul corpo fisico, ma anche a livelli più sottili. Nell'antico Giappone tradizionale, per esempio, per la futura mamma era previsto un rigoroso insieme di prescrizioni e divieti, al fine di dare al nascituro e alla mamma la massima salute possibile.
 
Il quarto livello è quello di un'arte del ringiovanimento e della longevità, una medicina olistica, che analizza scientificamente cause e sintomi e li mette in relazione con l'intera vita del soggetto e con tutto il suo essere. E' un'arte pragmatica, basata sull'esperienza (ed in particolare sulla propria esperienza personale) e guidata dalla logica più ferrea. La medicina macrobiotica ne è un esempio.
 
Il quinto livello è quello di una medicina sociale, morale ed educativa, come poteva essere ad esempio la filosofia di Confucio su cui si è strutturata ed è prosperata la Cina. E' una medicina della società, non del singolo individuo. Una medicina che è in grado di affermare la salute, la libertà e la giustizia della società.

Il sesto livello è quello di una medicina filosofica, ovvero una medicina del pensiero e del giudizio.

Ohsawa ricordava per esempio il fondatore della casa Seityo, chiamato Taniguti, uno dei massimo esperti della filosofia orientale alcuni decenni orsono, che aveva pubblicato più di un centinaio di libri: egli aveva salvato per esempio numerosissimi malati cosiddetti "incurabili", compresi malati di cancro e allergie, attraverso un insegnamento morale, filosofico e concettuale. Niente affatto sintomatico.

Tale insegnamento era basato sul convincere che si è liberi, saggi e felici per nascita, in caso contrario la responsabilità è nostra; che nascendo si deve stabilire da se stessi e per se stessi la propria libertà, considerando che l'uomo è il figlio di Dio, il figlio dell'Infinito-Assoluto.

Ohsawa, nel suo libretto "Zen Macrobiotics", scriveva: "Se l'uomo fosse superiore agli animali, dovrebbe potersi curare meglio di qualunque animale. Un uomo che non è capace di guarirsi da solo e di trovare la propria libertà, la propria felicità e la sua giustizia, da sé, senza l'aiuto di altri o di strumenti fabbricati, è creato per essere sfruttato e divorato dagli altri, per nutrire vermi e microbi. Non ha bisogno di andare all'inferno dopo la sua morte, egli vi si trova ora che è in vita".

Una medicina filosofica è una medicina educativa e responsabilizzante, pertanto non ha bisogno di strumenti particolari, se non i pensieri, le parole e i significati.

Il settimo livello è quello della medicina suprema, ovvero una tecnica formativa, biologica, fisiologica e dialettica in base alla quale l'ammalato scopre da solo la costituzione del mondo e della vita, il cosiddetto "Ordine dell'Universo".
 
Con questa medicina suprema si possono curare tutte le malattie presenti e future, ma anche prevenire gli incidenti, in modo definitivo. La guarigione è totale. La si può applicare in ogni tempo, in ogni luogo, ad ogni età. E' più educativa che curativa ed è interamente affidata alla propria intelligenza, alla propria volontà e al proprio giudizio.

E' una via che conduce al cosiddetto Satori, cioè alla liberazione, alla realizzazione del proprio "Sé"'.

Ma è anche una strada che si deve percorrere da soli, perché la salute e la felicità che provengono da altri sono incomplete, perché vi fanno perdere la vostra indipendenza e la vostra libertà e vi creano degli obblighi e dei "debiti" che prima o poi bisognerà pagare.

Ohsawa scriveva: "la terra rende 10.000 chicchi per un solo chicco, "uno per diecimila" è la legge di questo mondo e il misero che la viola non può vivere felice e si troverà chiuso nella prigione invisibile chiamata malattia, miseria, difficoltà".

Il settimo livello della medicina è l'obiettivo più alto a cui puntare nel corso della propria vita e quindi nessuno dovrebbe permettersi di giudicare chi prova ad incamminarsi su  questa strada, caratterizzata dalla indipendenza, dallo sforzo personale, dallo sviluppo del proprio giudizio, dal diventare davvero medici e maestri di se stessi.

Ora che avete una idea del tipo di sviluppo che può avere ciascun sistema medico secondo la filosofia d'estremo oriente, potete valutare meglio se uno di essi è solo un seme, oppure un germoglio, oppure un piccolo arbusto, oppure un albero centenario coperto di foglie e ricolmo di frutti.

Non do giudizi di valore, ovviamente, non è detto che una medicina sintomatica non possa essere quella su misura per noi, in una certa fase della nostra vita, ma spero sia evidente a tutti che la sparizione dei sintomi, oppure la guarigione dalla malattia, o una ottima salute ma fine a se stessa sono ben piccoli obiettivi, rispetto ad altri che un essere umano dovrebbe porsi, prima o poi nel corso della sua vita.

Per la filosofia e medicina d'Estremo Oriente tutte le terapeutiche esistenti si possono classificare in realtà in 3 sole categorie:

1) Guarigione dei sintomi, cioè la guarigione clinica attraverso medicine, operazioni, alimenti, ma anche preghiere, ipnotismo o qualunque altro metodo
2) Scomparsa della causa della malattia, cioè fare il malato il suo proprio medico, insegnandogli una corretta concezione del mondo; è una medicina dell'educazione, in cui si ricerca lo sviluppo del giudizio che permette all'uomo di padroneggiare la propria salute.
3) Guarigione preventiva di tutti i mali e tutte le infelicità, sviluppando il giudizio supremo dei malati. Guarigione dello spirito, oltre che del corpo e della mente. E' la guarigione o la liberazione dell'uomo e ci è stata raccontata nel corso della storia attraverso la vita di molte persone cosiddette "Illuminate", ma anche e soprattutto da molte più persone normali ma "sante". E' una terapeutica che consiste nel vivere senza paura, senza ansia, in libertà e nella giustizia, ovvero realizzare il proprio Sé. E' una guarigione creativa. Si può persino fabbricare la propria malattia e poi farla scomparire facilmente, come fece per esempio Ohsawa con le ulcere tropicali che si provocò e che poi si guarì, per dimostrare al dottor Schweitzer l'efficacia del metodo macrobiotico.

Ciascuno può scegliere un qualunque sistema medico in base al proprio giudizio, tutto è permesso e tutto è possibile.

Ma alla fine non si dovrà forse arrivare alla terza categoria di guarigione?

La medicina moderna, come tutte le scienze, si situa apparentemente al quarto livello di giudizio, cioè quello intellettuale e concettuale; essa è basata su altre scienze ancora più fondamentali, come la chimica e la fisica. Ma tali scienze, periodicamente, subiscono dei veri cambi di paradigma, come li chiamava Thomas Kuhn nella sua opera "la struttura delle rivoluzioni scientifiche".

Cambiamenti che spesso trasformano le nozioni comuni in obsolete, oppure trasformano le vecchie idee eretiche in conoscenza comune e accettata.

Come si può fidarsi ciecamente dello "stato attuale" di una scienza che molto presto, inevitabilmente, non potrà che cambiare profondamente e radicalmente?

La semplice ed incontestabile esistenza di quei fenomeni chiamati reazioni nucleari a debole energia, su cui ho fatto la mia tesi di laurea di ingegneria e da cui ho tratto il mio saggio "La struttura nascosta del mondo", è già di per sé un elemento che ovviamente scatenerà uno dei prossimi cambi di paradigma nella chimica, nella fisica e quindi anche in medicina; e sarà un cambiamento che aprirà molte porte che ora sono sprangate per la medicina moderna.

Ritengo necessario riportare a questo punto un avvertimento di Ohsawa che può evitarci una intera di errori inutili, oltre a spiegare come sviluppare il nostro giudizio:

«Il desiderio comune a tutti è la libertà e la felicità, ovvero la salute e la pace. Per realizzarle, ciascuno sceglie il proprio cammino, secondo il suo giudizio. Ma dei sette livelli, quelli delle prime sei tappe portano sempre, a dispetto dell'intenzione e degli sforzi, al polo opposto (cioè all'asservimento e all'infelicità, alla malattia e all'ostilità).

Solo colui che ha raggiunto il settimo giudizio, dopo aver attraversato tutte le tappe giungerà, per la prima volta, al mondo della Libertà, della Pace e della Giustizia.

La bussola per attraversare questo sviluppo è stata scoperta da degli uomini liberi d'Estremo Oriente, migliaia di anni fa.

Ne hanno fatto uno strumento semplice e pratico che chiunque, in ogni momento e in ogni luogo, possa utilizzarlo facilmente: è la dialettica Yin / Yang, anche chiamata Logica Universale.»

Sapete di cosa si tratta, questa Logica Universale?

Allora andiamo verso la conclusione.

Nessuno, che io sappia, mette oggi in discussione la logica stessa con cui sono state costruite le scienze.

Tra i principi della logica classica, base di tutte le scienze, ci sono questi 3:

1) il principio di non contraddizione (come diceva Aristotele: "Il più fermo di tutti i principi è che è impossibile per lo stesso attributo appartenere e non appartenere allo stesso soggetto dallo stesso punto di vista")

2) il principio di identità (ogni cosa è uguale a sé stessa)

3) il principio del terzo escluso (ogni proposizione dotata di significato è vera o falsa)

Tutti diamo per scontato che questi principi SIANO «veri»…

Ebbene.. in realtà, essendo principi, li si ASSUME per veri, ma non è possibile dimostrare che siano veri.

Prova ne è che nel corso del tempo sono nate molte logiche "non classiche", che non soddisfano uno o più dei principi della logica classica; ciononostante, anche queste hanno la loro utilità per spiegare certi aspetti del mondo.

Pensiamo per esempio alla logica quantistica, che nega il principio di non contraddizione, o alla logica sfumata, o "fuzzy logic", che nega il principio del terzo escluso e che si usa per eventi che si verificano in una certa misura.

Perchè una scienza basata sulla logica classica dovrebbe essere più "valida" di una scienza basata su altre logiche?

Dall'apparizione della logica formale, nessun sistema filosofico ha rimesso in discussione le strutture della nostra società e del nostro pensiero. Anche le scoperte scientifiche dell'ultimo secolo, generatrici di nuove leggi che sfuggono alla logica formale, pensiamo alla fisica quantistica, non sono mai state applicate seriamente ai settori della vita corrente, come la medicina o l'arte della salute. Perché?

Eppure, nonostante per quasi 2000 anni tutti abbiano dato per scontato il quinto postulato di Euclide, l'averlo poi negato non ha fatto altro che ampliare a dismisura la geometria.

E se fosse così anche per la medicina?

Ohsawa utilizzava e spiegava una logica che non era quella classica, perché basata su principi diversi da quelli della logica classica, in certi casi opposti.

Principi universali, tuttavia, che sono certo nessuno di voi qui presenti potrebbe dire che non siano veri.

Ad esempio:
1) Il principio di inversione, ovvero "Ciò che inizia, finisce"
2) Il principio di non identità, ovvero "Nulla è esattamente uguale a qualcos'altro"
3) Il principio di complementarietà ovvero "Ciò che ha un diritto, ha un rovescio"
4) Il principio dell'equilibrio, ovvero "Più grande e largo il diritto, più grande e largo il rovescio"

Ohsawa si riferiva alla logica basata su quei principi chiamandola "logica universale", perché in grado di spiegare sia i fenomeni di questo mondo relativo, sia quelli del mondo assoluto, il mondo spirituale.


La differenza principale con la logica classica è che si tratta di una logica dinamica, che quindi introduce il movimento, che è cambiamento. La logica formale, invece è statica.

Per la chimica moderna, basata sulla logica formale che è statica, un atomo rimane uguale a se stesso.
Per la chimica basata sulla logica universale, che è dinamica, un atomo prima o poi diventerà necessariamente un altro atomo.

Quale delle due opzioni è più vicina alla realtà? Lascio giudicare a voi.

Capite ora come ha fatto Ohsawa, senza nessuna particolare preparazione scientifica ma armato di questa sua logica universale dinamica, a trasformare un atomo in un altro?
Il sodio in potassio, il carbonio in ferro, il magnesio in calcio, il silicio in ferro?

Sapeva che doveva essere possibile, perché quella del mutamento è una legge universale.

Legge che dovevano conoscere bene anche parecchi alchimisti medievali, visto che la procedura con cui l'astrofisico bolognese Roberto Monti ha trasmutato a temperatura ambiente il mercurio in oro deriva proprio da una rilettura in chiave moderna dei loro testi alchemici.

Pensate ora alla medicina.

La medicina moderna, basata sulla logica formale che è statica, vi dice per esempio che esistono stati che non possono essere modificati, ovvero malattie incurabili.

Una medicina basata su una logica universale, che è dinamica, pensate davvero che vi dirà che esistono malattie incurabili?

E pensate davvero che non abbia numerosi modi per modificare questi stati apparentemente immodificabili?

La buona notizia è che questa medicina esiste già. E tutte le altre scienze basate su tale logica universale hanno l'enorme pregio non solo di spiegare il «come» delle cose, ma soprattutto il «perché».

Mi permetto pertanto di consigliarvi di approfondire questa logica universale, e i sette livelli del giudizio che ne sono una delle più interessanti conseguenze, così come la medicina basata su tale logica e sul principio del mutamento; medicina che guarda caso è stata la prima a riconoscere l'esistenza delle trasmutazioni degli elementi anche all'interno delle nostre cellule e la cui conoscenza

Con alcuni amici, radunati tramite la Rete e per un strano scherzo del destino, stiamo da alcune settimane traducendo dal francese, per pubblicarlo in italiano, un monumentale ed inedito libro sui principali temi trattati da Ohsawa, che ci auguriamo possa essere lo strumento principale per riuscire a comprendere meglio questa logica universale e tutto ciò che ne deriva.

Così da poter comunicare meglio con gli altri, valutare con maggiore consapevolezza i pregi e i difetti di ciascun sistema medico, scegliere con maggiore responsabilità a chi o a cosa affidare la nostra vita e quella dei nostri figli.

Sul mio sito, lucachiesi.com, nella sezione del blog, nelle prossime settimane troverete articoli di approfondimento sui temi accennati in questo intervento, che spero vi possa aver lasciato almeno UNA informazione significativa.

Anche sulla pagina Facebook che ho appena aperto metterò materiale a mio giudizio molto interessante.

Ringrazio Francesca Salvador per la fiducia che mi ha accordato e per l'onore di essere stato invitato a dare il mio piccolo contributo a questo convegno.

Ringrazio voi tutti e gli amici a casa per la pazienza che avete dimostrato. Spero di non avervi annoiato.

Grazie!